La I commissione Affari Istituzionali e la II commissione Bilancio, nella seduta congiunta del 24 marzo, presieduta da Michele Nannarone, hanno trattato due pratiche:
-Preconsiliare n. 2120 del 14.12.2023: Approvazione modifiche al Regolamento di disciplina della tassa sui rifiuti (TARI)
-Preconsiliare n. 2126 del 14/03/2023: Regolamento per la definizione agevolata delle controversie tributarie pendenti ai sensi dell’articolo n. 1 commi 186 – 205 della Legge 29/12/2022 n. 197. Approvazione.
La prima pratica è stata approvata in prima commissione con 8 voti favorevoli e 5 astenuti e in seconda commissione con 9 voti favorevoli e 5 astenuti.
La seconda pratica è stata approvata in prima commissione con 9 voti favorevoli e 3 astenuti e in seconda commissione con 9 voti favorevoli e 3 astenuti.
Ospiti in commissione Annalisa Maccarelli dell’Ufficio Tari di Gesenu e il dirigente Unità operativa Servizio finanziario del Comune di Perugia, Stefano Baldoni.
Le modifiche al regolamento Tari, che avranno vigore dal primo gennaio 2023, tengono conto del Testo unico approvato da Arera nel 2022 per la regolazione della qualità del servizio di gestione dei rifiuti urbani, ovvero di ciascuno dei singoli servizi che lo compongono. Esso prevede l’introduzione di un set di obblighi di qualità contrattuale e tecnica, minimi e omogenei per tutte le gestioni. Tali obblighi di servizio sono entrati in vigore il primo gennaio 2023, di qui la necessità di un adeguamento. Altre modifiche sono previste alla luce dell’evoluzione giurisprudenziale e di esigenze di carattere operativo, oltre che per ragioni di carattere formale. Tra gli adeguamenti per recepire modifiche normative, in particolare, c’è la previsione di nuove scadenze per il pagamento a rate della tassa. In base al nuovo art. 8, il pagamento dell’importo annuo dovuto deve essere effettuato in quattro rate alle seguenti scadenze: 31 maggio (anziché 31 marzo), 31 luglio (anziché 31 maggio), 30 settembre (anziché 31 luglio) e 2 dicembre (come in precedenza). La scadenza per il pagamento in unica soluzione resta immutata (16 giugno).
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La seconda proposta di deliberazione al Consiglio riguarda l’applicazione dell’istituto della definizione agevolata alle controversie attribuite alla giurisdizione tributaria in cui è parte il Comune o i suoi enti strumentali e l’approvazione del Regolamento comunale disciplinante la definizione agevolata delle controversie tributarie.
Quanto agli enti strumentali interessati si tratta di:
-GEST Srl per quanto attiene alla Tassa sui Rifiuti (TARI);
-DOGRE Srl – per quanto attiene all’Imposta Comunale sulla Pubblicità e il Diritto sulle Pubbliche affissioni, e alle controversie relative alla componente pubblicitaria del canone di concessione, autorizzazione o esposizione pubblicitaria incardinate;
-ETRURIA SERVIZI Spa – per quanto attiene alle controversie relative all’Imposta Comunale sugli Immobili (ICI) riferite agli anni di affidamento della riscossione coattiva, ai sensi della convenzione raccolta 17/2020 del 2/04/2020.
La definizione agevolata delle controversie tributarie pendenti – è stato spiegato – è disciplinato dalla legge n. 197/1997; in base alla legge n. 197/2022, poi, ciascun ente territoriale entro il 31 marzo 2023 può estendere l’applicazione delle relative disposizioni alle controversie attribuite alla giurisdizione tributaria in cui è parte il medesimo ente o un suo ente strumentale. Per la precisione, la definizione agevolata riguarda le controversie in cui il ricorso in primo grado è stato notificato alla controparte entro la data di entrata in vigore della legge n. 197/2022 e per le quali alla data della presentazione della domanda il processo non si sia concluso con pronuncia definitiva, comprese quelle pendenti davanti alla Corte di Cassazione.
L’adesione alla definizione agevolata comporta l’esclusione delle sanzioni e degli interessi ed il pagamento in una percentuale variabile dal 100% al 5% del valore della controversia (di norma l’imposta), in funzione dello stato del contenzioso e dell’esito delle sentenze emesse alla data del 1/1/2023.
La definizione agevolata – si legge nella proposta di delibera consiliare – rappresenta un’opportunità sia per il Comune, in quanto consente di ridurre il contenzioso in essere, sia per il debitore, considerata la possibilità di ottenere anche una riduzione significativa del debito grazie all’esclusione delle sanzioni, degli interessi, oltre che di una quota dell’imposta, a seconda dello stato dei giudizi e dell’esito delle sentenze che risultavano depositate alla data del 01/01/2023, data di entrata in vigore della legge n. 197/2022.
LINK alla seduta: https://www.youtube.com/watch?v=Loe3KkiHhN4.