La II commissione, presieduta da Alessio Fioroni, ha approvato all’unanimità (15 voti favorevoli) l’ordine del giorno presentato dal consigliere Francesco Zuccherini per il gruppo Partito Democratico su “Struttura comunale dove sorge il Centro salute mentale Bellocchio. Richiesta di interventi urgenti sull’immobile”. Il presidente ha ricordato che alla trattazione sono state dedicate altre due sedute, una delle quali consistita in una visita al Csm risultata utile per prendere coscienza delle problematiche esistenti (link alla seduta in cui è stato presentato l’atto: https://perugiacomunica.comune.perugia.it/consiglio-comunica/ii-commissione-avviata-la-discussione-sullodg-struttura-comunale-dove-sorge-il-csm-bellocchio-richiesta-di-interventi-urgenti-sullimmobile/).
Nella seduta odierna (30 agosto, ndr) sono stati sentiti il direttore del Dipartimento Salute mentale facente funzioni Marco Grignani, il responsabile del Csm Bellocchio Ermes Giuseppe Forlin, l’assessore al bilancio del Comune di Perugia Cristina Bertinelli e il dirigente dell’Unità operativa Acquisti e patrimonio Pierluigi Zampolini.
Zuccherini ha brevemente ricordato che l’intento dell’ordine del giorno è trovare una soluzione adatta per entrambi gli enti coinvolti e, soprattutto, nell’interesse della città tutta e degli utenti del servizio. A suo avviso è opportuno che il Comune sia protagonista di tale percorso, sia perché proprietario della struttura sia perché si impone un intervento di governo del territorio in un’area che soffrirebbe per l’eventuale venir meno di un presidio come il Csm. Per Zuccherini, attraverso la presentazione di possibili soluzioni da parte del dirigente Zampolini nel corso della prima seduta, è emersa la volontà del Comune di individuare una soluzione condivisa di riqualificazione dell’immobile. Il consigliere si è anche detto aperto a eventuali modifiche o integrazioni dell’atto suggerite dalla maggioranza anticipando comunque di voler cassare l’ultima parte del dispositivo (cioè la possibilità che, in alternativa alla riqualificazione dell’immobile, si proceda a individuare una nuova struttura).
Il direttore Marco Grignani, a proposito del suo intervento in commissione, ha anzitutto precisato di non avere diritto di rappresentanza della Usl, spettando la stessa, e quindi l’interlocuzione diretta con il Comune, al direttore generale. Ha tuttavia voluto ribadire l’importanza dell’attività svolta dal servizio di salute mentale, molto intensa soprattutto dopo il Covid, anche per i giovani e gli adolescenti che stanno evidenziando sofferenze molto significative, come già illustrato da Forlin nella prima seduta della commissione. Il direttore ritiene che l’odg fotografi correttamente la situazione dell’immobile in parola, su cui urge un intervento.
Forlin ha ancora una volta ricordato che l’immobile è idoneo a ospitare il servizio purché si intervenga sulle situazioni di degrado, da tempo segnalate dagli stessi utenti, risolvendo l’annosa questione delle competenze. Ha anche espresso soddisfazione per la visita in cui i consiglieri hanno potuto prendere atto dello stato della struttura e in cui è emerso che i lavori necessari potrebbero essere fatti in modo graduale. Per Forlin va accolto con favore l’impegno di tutte le forze politiche presenti in commissione e il segnale dato a tutela di un luogo importante di cui vanno curate accessibilità, funzionalità e sicurezza a vantaggio di tutti.
Il dirigente Zampolini ha ricordato di aver già delineato nella prima seduta della commissione la storia dell’immobile, oggetto di un intervento normativo nel 1978 e, a seguito dei cambiamenti normativi degli anni Novanta, rimasto come altri in una situazione di stallo. Per questo oggi ci sono immobili utilizzati dalla Usl senza titolo giuridico. Ha ribadito anche la posizione dell’ufficio in merito alle soluzioni possibili: si potrebbe optare per una cessione o comunque per la costituzione in capo alla Usl di un diritto reale di lungo periodo (usufrutto, diritto d’uso, ecc.) che permetta ad essa di intervenire sull’immobile. È stata nel frattempo inviata una nota all’ente interessato per sollecitare un incontro o acquisire proposte. Nel documento unico di programmazione era stato peraltro inserito come obiettivo la definizione dei rapporti patrimoniali con la Usl relativamente al complesso degli immobili dalla stessa detenuti “di fatto” a causa della situazione normativa lacunosa. La soluzione da individuare per il Bellocchio potrebbe quindi essere applicata anche in altri casi.
L’assessore Bertinelli ha ripercorso quanto fatto dall’amministrazione Romizi sin dal suo insediamento, quando si è preso atto della situazione di immobili destinati ad attività sanitarie e bisognosi di manutenzione anche straordinaria. Sono subito state avviate trattive con l’allora referente della Usl per cedere l’immobile di Madonna Alta, in quanto non utilizzato per i fini istituzionali dell’ente locale; l’iter si è concluso nel 2019. Nel dup è stato inoltre previsto di attuare una sistemazione di tutti gli immobili di fatto utilizzati da un’altra istituzione. Bertinelli ha quindi espresso condivisione per quanto emerso in commissione: è necessario proseguire con la sistemazione della restante parte del patrimonio immobiliare e riattivare quanto prima il dialogo con la Usl per addivenire a soluzioni soddisfacenti che garantiscano le manutenzioni. Si cercherà di dare seguito – ha concluso -, per quanto di competenza, agli intendimenti già riportati nei documenti strategici di bilancio.
Fabrizio Croce (Idee Persone Perugia) ha rimarcato che è stato importante aver trattato il tema in commissione. La questione della salute mentale – ha detto – riguarda infatti l’intera comunità, non solo le autorità sanitarie; tutti devono essere consapevoli anche dell’importanza degli spazi preposti allo svolgimento di certe funzioni. Il consigliere ha concluso auspicando che il servizio sia restituito al massimo della sua efficienza e della sua capacità di accoglienza in modo che gli utenti possano sentirsi a loro agio e protetti.