E’ stata Sarah Bistocchi ad illustrare l’interrogazione del gruppo PD sulla chiusura della filiale della banca Centro Umbria Toscana a Fontignano, con mantenimento del solo servizio automatica ATM, senza dunque alcuna interazione con il personale.
Tale episodio è solo l’ultimo di una non irrilevante serie di chiusure di istituti di credito avvenute nelle frazioni perugine. Queste scelte- continua xxx – per la loro drasticità, sono, innanzitutto, foriere di pesanti conseguenze per quella parte di comunità più fragile, rappresentata, ad esempio, dagli anziani con difficoltà nello spostamento e nell’utilizzo delle tecnologie digitali. Allo stesso modo, le attività economiche del territorio (attività produttive, artigiani, commercianti) subiranno un notevole disagio.
Ritenendo che la presenza fisica del personale nel comparto bancario sia fondamentale per la popolazione, con l’interrogazione il gruppo Pd chiede di sapere:
-se l’Amministrazione sia a conoscenza della vicenda e quali iniziative intenda intraprendere per ovviare al disagio che la decisione qui illustrata comporterà per gli abitanti dell’intero territorio di Fontignano.
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L’assessore allo sviluppo economico Gabriele Giottoli ha riferito che si tratta di un tema su cui l’Amministrazione comunale ha a disposizione pochi strumenti, se non l’interlocuzione con i soggetti privati, nella fattispecie le banche, che hanno diritto alla fine di assumere le scelte che ritengono più opportune.
Per far comprendere lo stato dell’arte a livello nazionale, Giottoli ha fornito dati concreti: dal 2018 al 2022 sono stati chiusi in Italia oltre 4400 sportelli bancari (meno 17%) tanto che il 6,8% della popolazione vive in Comuni sprovvisti di banca. I comuni che oggi possono contare su una banca sono 583 in meno (meno 10,9%).
Si tratta quindi di una situazione generalizzata e grave su cui occorre fare fronte comune. Se è vero infatti che nel 2022 i profitti delle banche sono stati in fortissima crescita, dall’atro lato si continua ad assistere alla chiusura delle filiali. Questo è un tema, dunque, su cui va sollecitata l’attenzione politica da parte delle istituzioni nazionali.
Non avendo come Amministrazione strumenti concreti per incidere sul tema, dunque, Giottoli ha chiesto al Consiglio comunale di valutare la possibilità di approvare un odg unanime di sensibilizzazione sul tema.