Sul tema dell’’impianto di irrigazione dei parchi della Pescaia e del Vittime delle Foibe sono state presentate due interrogazioni, cui è stata fornita unica risposta, la prima di Croce (Ipp), la seconda del PD.
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Croce ha riferito che nel 2020 l’amministrazione si è dotata di un nuovo aggiornato impianto di irrigazione per servire, oltre ad altre aree verdi cittadine, il Parco Vittime delle foibe.
Nel 2022 a seguito della riscontrata carenza di pressione ai fini dell’incanalamento dell’acqua nell’impianto, si è dovuti ricorrere ad un nuovo significativo intervento, anche sotto il profilo economico, di manutenzione dello stesso.
Ciononostante per tutta l’estate 2023 il soggetto gestore ha dovuto ricorrere costantemente all’uso di autobotti per assolvere al lavoro di irrigazione dell’area verde in questione, con effetti deleteri sotto il profilo ambientale, ma anche gestionale.
Per tali ragioni Croce chiede di sapere se l’Amministrazione preveda interventi che possano sanare definitivamente il problema, anche alla luce degli ingenti investimenti effettuati sull’area e sull’impianto malfunzionante.
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Con la seconda interrogazione Sarah Bistocchi ha riferito che in data 01/07/2020 veniva inaugurato l’impianto di recupero delle acque per l’irrigazione delle aree verdi del Parco della Pescaia e del Parco Vittime delle Foibe.
A poco più di soli due anni dall’inaugurazione dell’impianto in questione, è emerso come la pressione dell’acqua destinata all’irrigazione fosse insufficiente per raggiungere varie bocchette dislocate nei su indicati parchi.
Ad agosto 2022 sono stati effettuati ulteriori lavori per ovviare all’inconveniente della pressione dell’acqua, con un ulteriore costo di € 100.000,00;
Nonostante tale ultimo intervento, la situazione di insufficiente pressione dell’acqua per l’irrigazione dei suddetti parchi non è affatto migliorata, tanto che, come riferito anche da organi di stampa su indicazione di associazioni ambientaliste, l’Agenzia Forestale Regionale (AFOR) deve far ricorso alle autobotti per irrigare il Parco Vittime delle Foibe;
Inoltre, del sistema di irrigazione “goccia a goccia” (considerato il “fiore all’occhiello” dell’intervento) non si vede alcun effetto, dato che da esso non sgorga alcunché.
Per questo il PD chiede all’Amministrazione di sapere:
-se la situazione descritta in premessa sia a sua conoscenza;
-quali iniziative intenda intraprendere per portare a pieno (e corretto) regime l’impianto di recupero delle acque per l’irrigazione delle aree verdi del Parco della Pescaia e del Parco Vittime delle Foibe, in particolare per ciò che concerne la capacità dello stesso di fornire adeguatamente di acqua i due parchi.
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L’assessore all’ambiente Otello Numerini ha spiegato che, all’interno dell’intervento di riqualificazione dell’area di Fontivegge, ricadeva il “Progetto per il riutilizzo a fini irrigui delle acque del sistema di drenaggi della frana di Fontivegge”, acque smaltite fino al 2020 in fognatura. Il progetto esecutivo, per una spesa complessiva di circa 200mila euro, ha previsto di captare le acque dei due pozzi drenanti (il primo situato in Via Cortonese nei pressi dell’edificio che ospita la palestra “Corpus”, il secondo posizionato in Via Mario Angeloni nei pressi dell’edificio che ospita le Poste Italiane) e di farle confluire in cisterne interrate che alimentano, tramite un sistema di pompaggio a controllo manuale, un vascone a cielo aperto che si trova nella parte più alta del Parco della Pescaia. Da qui partono due condutture; la prima preesistente per l’irrigazione delle aiuole del Parco della Pescaia lungo via XX Settembre; la seconda tubazione porta, per caduta, l’acqua fino a Via Martiri dei Lager, nei due punti di presa previsti per alimentare l’impianto di irrigazione del Parco Vittime delle Foibe. Con il “Progetto di riqualificazione del Parco Vittime delle Foibe”, ultimato ad ottobre 2021, è stato realizzato anche un impianto di irrigazione manuale, costituito da condutture e punti di presa a baionetta per l’allaccio dei tubi per l’irrigazione.
Poiché l’impianto di irrigazione capta l’acqua di drenaggio di una frana, che per definizione non ha caratteristiche costanti, è stato necessario progettare e realizzare un sistema di accumulo e pompaggio all’interno del parco Vittime delle Foibe, al fine di garantire una pressione costante in tutto l’anello di distribuzione (spesa complessiva pari a circa € 97.000,00). Le relative opere sono state ultimate e a breve verranno prese in carico formalmente dall’ente. Tale opera è stata finanziata con un contributo a fondo perduto concesso dall’AURI (circa 87.000 €) e da fondi comunali (circa 10.000 €). Ciò consentirà di avere pressione costante ai punti presa del parco.
Nel frattempo l’Amministrazione si è attivata su più fronti cercando nuovi finanziamenti per ottimizzare e migliorare il sistema di irrigazione del Parco Vittime delle Foibe. I progetti sono due: il primo, completato, per 10mila euro per un sistema a goccia nell’area del campetto; il secondo (in fase di approvazione) per 85mila euro per automazione impianto di recupero delle acque di Fontivegge nonché l’integrazione e l’automazione dell’impianto di irrigazione realizzato nel Parco.