La III commissione consiliare urbanistica, presieduta da Cristiana Casaioli, ha esaminato due atti.
E’ stata approvata con 9 voti a favore e 5 astenuti voti la proposta per il Consiglio Comunale n. 2196 del 11/03/2024 avente come oggetto l’accettazione di una eredità con beneficio di inventario.
A illustrare la pratica è stato il dirigente comunale Pierluigi Zampolini (Unità operativa Acquisti e Patrimonio).
Alla data del decesso, il cittadino che ha indicato il Comune di Perugia come suo erede universale risultava intestatario di alcuni beni immobili. L’onere testamentario imposto a carico del Comune di Perugia si concretizza nell’esporre a piacimento dell’amministrazione alcune opere del de cuius, che ha frequentato l’Accademia di Belle Arti Pietro Vannucci ed è stato attivo nel panorama artistico cittadino sin dagli anni ’70.
Ai sensi dell’art. 473 del Codice Civile l’accettazione dell’eredità da parte di una persona giuridica deve essere fatta col beneficio d’inventario: tale tipologia consente di distinguere il patrimonio del defunto da quello dell’erede; in questo modo l’erede risponderà di eventuali debiti del defunto soltanto con il patrimonio ereditato. L’accettazione col beneficio d’inventario non crea quindi alcun pregiudizio al patrimonio dell’Ente in quanto, se il passivo risulterà superiore all’attivo, il Comune non è comunque tenuto al pagamento dei debiti del defunto, mentre se l’attivo è superiore al passivo il Comune acquisisce l’eredità ad esso destinata.
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Successivamente è stato illustrato l’ordine del giorno presentato dai consiglieri Sarah Bistocchi e Francesco Zuccherini del gruppo Partito Democratico avente come oggetto: “Realizzazione nuova infrastruttura per le telecomunicazioni a Monte Bagnolo-Richiesta di chiarimenti e di eventuali interventi”. Alla seduta hanno partecipato anche l’assessore Gabriele Giottoli e il dirigente comunale Gabriele De Micheli.
Illustrando l’atto, il consigliere Zuccherini, ha riferito che le zone di Montelaguardia e Monte Bagnolo, in direzione Valbiancara, sono tra i territori più affascinanti di Perugia, una zona di pregio in cui sono presenti numerosi terreni agricoli e alcune piccole aziende di produzione agro-alimentare e di piccoli allevamenti.
Nei giorni passati è partita una petizione da parte dei cittadini residenti, allarmati dalla notizia dell’installazione di un’antenna per le telecomunicazioni, da posizionare all’apice della collina di Monte Bagnolo, particolarmente invasiva del territorio e impattante a livello paesaggistico. Tale antenna, alta 34 metri, dovrebbe essere posta all’interno di un terreno agricolo. Le preoccupazioni dei cittadini hanno avuto conferma a seguito della notifica da parte del Comune di Perugia ai proprietari confinanti con questa nuova infrastruttura, dell’inizio del procedimento amministrativo al fine di concedere l’autorizzazione all’installazione.
Nella petizione i cittadini hanno sottolineato che la preoccupazione e la conseguente richiesta di valutare la rinuncia al progetto non discendono dalla volontà di bloccare il progresso tecnologico o di avere zone in ombra per quanto riguarda il segnale emanato, ma discendono dalla condivisa idea che questa infrastruttura, posta all’apice di uno dei paesaggi più belli di Perugia, possa deturpare un territorio incontaminato e ricco di vegetazione e fauna.
In ragione di ciò gli istanti intendono impegnare l’Amministrazione:
-a fare chiarezza sul progetto in oggetto, dando comunicazione al Consiglio comunale e alla città delle richieste avanzate dall’azienda installatrice e delle intenzioni del Comune di Perugia in merito al progetto stesso;
-a valutare la possibilità di riconsiderare il posizionamento dell’antenna di Montelaguradia e Monte Bagnolo in posizione distante da quel territorio, ricco di flora e fauna, che va protetto e mantenuto, cercando altre zone idonee al fine di garantire la copertura richiesta senza compromettere il paesaggio della nostra città, così come richiesto dai cittadini con la petizione che hanno promosso;
-a prendere, ai fini su esposti, contatti con la Regione Umbria, la quale, per il tramite dell’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale (Arpa), è competente ad esprimere un parere tecnico in materia di vigilanza ambientale con riferimento alle procedure di installazione degli impianti in questione (art. 16, legge regionale n. 31/2013).
Zuccherini ha preannunciato un emendamento finalizzato a esplicitare meglio l’impegno finale. Il consigliere ha infatti spiegato che la legge regionale n. 31/2013 prevedeva un pre-requisito per le autorizzazioni, cioè la presentazione di piani di rete, un obbligo eliminato nel 2021. A suo avviso, anche alla luce della rapidità dell’evoluzione tecnologica e per esigenze di tutela del territorio, appare necessario attivarsi per reintrodurre tale previsione. Ciò al fine di creare una mappatura in grado di orientare l’installazione degli impianti. Il preannunciato emendamento, dunque, contemplerà un impegno da parte del Comune di Perugia a chiedere la modifica della legge regionale.
L’assessore Giottoli ha ricordato che le competenze degli enti locali in materia sono molto limitate e non riguardano in nessun caso le valutazioni sull’impatto delle emissioni radio sul piano sanitario. Ha poi dato atto che, ogni volta che i comitati hanno interpellato l’amministrazione comunale, questa si è subito attivata per capire le effettive esigenze dei cittadini, rilevando che spesso il problema è rappresentato dallo specifico posizionamento proposto dalle società. In tali casi, è stata avviata una interlocuzione con le stesse per trovare in via bonaria eventuali soluzioni alternative ed è stata riscontrata una disponibilità al dialogo.
Fabrizio Croce (Idee Persone Perugia) ha ricordato che tre anni fa un odg da lui presentato aveva chiesto di introdurre un principio di precauzione nei processi di transizione digitale in atto, con riferimento anche all’installazione di ripetitori e antenne. L’odg dell’epoca, approvato con una serie di emendamenti, chiedeva anche di tenere aggiornata la mappatura delle antenne per evitare una eccessiva concentrazione in alcune aree. Croce ha pertanto espresso pieno sostegno all’atto in discussione.
Sarah Bistocchi (Pd) ha sottolineato che il tema in esame è privo di connotazioni politiche ed è definibile, invece, come strettamente cittadino. Nella petizione richiamata da Zuccherini – ha anche precisato – c’è la richiesta di valutare la rinuncia tout court al progetto per non deturpare un territorio ancora incontaminato e di cambiare luogo. La consigliera ha chiesto di aggiornare la seduta per avere ulteriori informazioni sull’iter in atto e anche per sentire i cittadini che hanno promosso la petizione.
Zuccherini, in conclusione, ha chiesto di proseguire successivamente la discussione confermando la volontà di introdurre un emendamento.