La II commissione, presieduta da Alessio Fioroni, ha espresso parere favorevole, con 10 voti favorevoli, 3 contrari (Zuccherini, Borghesi, Tizi) e un’astensione (Mori), sulla proposta di delibera consiliare n. 7701 del 20 settembre 2023 avente il seguente oggetto: “Variazione al Bilancio di Previsione 2023 – 2025, ai sensi dell’art. 175, comma 2, del D. Lgs. n. 267/2000 (Applicazione avanzo vincolato e accantonato rendiconto 2022, ai sensi dell’art. 187 del D Lgs. n. 267/2000), variazione del Documento Unico di Programmazione 2023 – 2025, del Programma triennale dei lavori pubblici 2023 – 2025 e del Piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari (PAVI) 2023 – 2025”.
Hanno partecipato alla seduta l’assessore al bilancio Cristina Bertinelli, il dirigente dell’Unità operativa Acquisti e Patrimonio PierLuigi Zampolini e il dirigente dell’Unità operativa Servizio finanziario Stefano Baldoni. L’illustrazione della pratica era iniziata nella seduta del 27 settembre.
Si tratta di una variazione ordinaria di competenza consiliare, senza natura di urgenza, e che interviene su diverse poste di bilancio.
Anzitutto vengono applicate al bilancio di previsione alcune quote del risultato di amministrazione risultante dal rendiconto 2022, in particolare: una quota dell’avanzo accantonato relativo al Fondo contenzioso per 3.300 euro da destinare alla copertura di oneri derivanti da sentenze esecutive (il riconoscimento della legittimità dei relativi debiti fuori bilancio sarà presto sottoposto al Consiglio comunale) e quote di avanzo vincolato (risorse con destinazione vincolata, accertate o incassate negli esercizi precedenti) per un importo di 852.382,78 euro. Riguardo queste ultime (per lo più relative al settore sociale), ecco l’elenco: avanzo del fondo sociale regionale per servizi e interventi nell’area dell’esclusione sociale applicato per 8.897,65 euro; l’avanzo del Fondo nazionale e regionale per la non autosufficienza per progetti di vita indipendente applicato per 170.563,68 euro; avanzo derivante da trasferimenti regionali, sempre per la non autosufficienza, nella fattispecie per interventi domiciliari e centri diurni socio-sanitari, per 150mila euro; avanzo derivante dal contributo ministeriale progetto “lgnet” per 350.611,80 euro; avanzo originato dalle quote di natura sociale del Fondo di solidarietà comunale destinato al pagamento delle rette di minori nelle comunità educative per 112.937,57 e, infine, avanzo relativo alle quote vincolate dei proventi da permessi a costruire da destinare in favore della diocesi per 59.372,08 euro.
Al bilancio di previsione 2023-25, pertanto, vengono applicate quote accantonate e vincolate del risultato di amministrazione 2022 per l’importo complessivo di 855.682,78 euro (di cui 796.310,70 per la parte corrente e 59.372,08 per la parte capitale).
Nella proposta di delibera consiliare viene evidenziato che l’applicazione dell’avanzo è possibile perché l’ente non si trova in anticipazione di tesoreria e risultano rispettati tutti gli altri limiti di legge.
Accanto all’applicazione dell’avanzo, ci sono una serie di variazioni in parte entrate e in parte spesa che complessivamente ammontano a 3.994.612,69 euro per l’anno 2023, a 1.141.200 euro per il 2024, 1.012.748 euro per il 2025.
La variazione, che ha ricevuto parere favorevole dell’organo di revisione, rispetta tutti gli equilibri e i tetti di spesa per il personale; essa comporta anche una modifica al programma triennale dei lavori pubblici e al piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari.
Le variazioni al programma triennale delle opere pubbliche, più in dettaglio, riguardano l’adeguamento delle somme che finanziano tre interventi per Ponte San Giovanni, previsti nell’ambito del Pinqua, a fronte degli ulteriori contributi assegnati dal Mef (pari al 20% di quelli già assegnati) a valere sul Fondo opere indifferibili a fronte del caro-materiali. Questi gli interventi interessati: riqualificazione alloggi Ers comunali distribuiti in tre immobili (lo stanziamento è adeguato a 1.220.399,94 euro); asse delle centralità (stanziamento adeguato a 4.200.000 euro); accessibilità stazione Fs (stanziamento adeguato a 959.496 euro euro).
La consigliera Emanuela Mori (Italia Viva), riguardo al Pavi, ha chiesto approfondimenti riguardo all’assegnazione diretta di una porzione di terreno a Pian di Massiano, in adiacenza al parcheggio intermodale.
Il dirigente Zampolini ha spiegato che la cessione ha ad oggetto uno spazio inglobato nell’area di corte di un fabbricato di proprietà privata. Nel 2014 fu esperita un’asta pubblica non andata però a buon fine. A gennaio 2023 il nuovo proprietario dell’edificio ha chiesto la cessione della parte di terreno; dopo i pareri positivi degli uffici competenti, trattandosi di un’area che il Comune non utilizza e al servizio della palazzina, si è deciso di procedere con la cessione che, nel caso di specie, è possibile con trattativa privata.