La I commissione consiliare Affari Istituzionali, presieduta da Michele Nannarone e Nicola Paciotti, ha ripreso, nel corso della seduta del 15 settembre la discussione sulle proposte di modifiche regolamentari a seguito della delibera avente ad oggetto: “Individuazione degli Organismi collegiali indispensabili per l’anno 2023 (art. 96 D. Lgs 267/2000)” relative alla Consulta dei Consumatori ed Utenti e alla Consulta Studentesca.
***
In merito al regolamento sulla consulta dei consumatori ed utenti, le modifiche proposte dagli uffici (anche sulla base delle indicazioni dei consiglieri avanzate nel corso della seduta dell’8 settembre) riguardano gli articoli 1 (finalità ed oggetto), 2 (piano annuale interventi per la promozione dei diritti dei consumatori ed utenti) con proposta di abrogazione, 3 (consulta) con modifiche in merito alla composizione e ad alcuni aspetti procedurali. Il comma 3, nello specifico, viene così riscritto nella proposta: “La Consulta è composta dal Sindaco o da un suo delegato, che la presiede, da un consigliere rappresentante della maggioranza, da un consigliere rappresentante dell’opposizione presente in Consiglio comunale, e dai rappresentanti delle Associazioni inserite nel Registro regionale delle Associazioni di cui alla Legge Regionale 1 ottobre 2014, n. 17 “Norme per la tutela dei consumatori e degli utenti” e delle Associazioni cittadine, che dimostrino di avere strutture operanti nel territorio comunale, da rappresentanti di altre associazioni di carattere locale che nel proprio atto costitutivo prevedevano espressamente tra le finalità dell’associazione la promozione e difesa dei diritti dei consumatori e degli utenti ed una base associativa non inferiore all’1 per mille della popolazione residente del Comune di Perugia. Il ruolo di Vice Presidente spetta ad uno dei rappresentanti delle predette Associazioni. Comma 4: All’inizio di ogni consiliatura il Sindaco, entro 60 giorni dal proprio insediamento, pubblica sull’Albo Pretorio un avviso per la costituzione della Consulta, cui è allegato il modello di istanza di partecipazione. Al predetto avviso viene data la massima diffusione mediante tutti i canali di comunicazione del Comune, compresi i social networks. Entro 45 giorni dalla pubblicazione, le Associazioni di cui al precedente comma 3 dovranno far pervenire al Sindaco la propria istanza di partecipazione, corredata dalla documentazione attestante il possesso dei requisiti di cui al medesimo comma 3 e dal curriculum del soggetto che verrà contestualmente indicato quale rappresentante delle associazioni o quale membro in seno alla Consulta.
Comma 5: Ove, successivamente alla conclusione del procedimento di cui al comma 4, pervengano all’Amministrazione Comunale domande di Associazioni che chiedano di assumere il ruolo di componenti la Consulta, dette istanze saranno esaminate per accertarne il possesso dei requisiti di cui al comma 3; in casi di riscontro positivo, le Associazioni medesime saranno annoverate fra quelle componenti la Consulta.
Art 4 (sportello del consumatore): rispetto ad una ipotesi di abrogazione dell’articolo (che fa riferimento nella versione vigente allo sportello della Regione), la commissione (con Borghesi e Casaioli in particolare) ha chiesto di procedere con modifiche inserendo il riferimento agli sportelli delle associazioni di consumatori ed indicando che è la consulta e non il Comune a potersi avvalere degli sportelli.
L’art. 5 (modalità di formazione della consulta) è da abrogare.
La commissione al termine del dibattito ha dato mandato al dirigente di formulare una nuova proposta che tenga conto delle proposte condivise durante la seduta.
***
In merito al regolamento sulla consulta studentesca, le proposte di modifiche attengono all’articolo 2 (finalità e scopi) con eliminazione della possibilità per la consulta di proporre odg e mozioni al Consiglio comunale (modifica accolta dalla commissione).
Altre modifiche ipotizzate dagli uffici riguardano l’art. 3 (composizione): in particolare: “La Consulta è composta dall’assessore competente per materia, che la presiede, da un consigliere comunale in rappresentanza della maggioranza e un consigliere comunale in rappresentanza della minoranza. Fanno parte della Consulta, inoltre, il presidente della commissione Controllo studenti dell’Adisu, il presidente del Consiglio degli studenti, il presidente della Consulta provinciale degli studenti; l’art 4 (il presidente) è da abrogare, modificati gli artt. 5 (convocazione della consulta), 6 (verbali).
Zuccherini (PD) ha ribadito la necessità di modificare l’art. 3 (composizione) inserendo i rappresentanti delle associazioni studentesche, nonché di modificare la previsione dell’attribuzione della presidenza all’assessore competente.
Tizi (M5S) ha chiesto di audire gli studenti al fine di conoscere le proposte degli stessi sulle modifiche al regolamento ed ha comunque avanzato proposte di modifica sulla composizione. Mori (IV) ha espresso perplessità circa l’eliminazione del presidente del Consiglio comunale dalla composizione della Consulta.
Dal punto di vista procedurale, Casaioli (Progetto Perugia) ha sostenuto la necessità di presentare un testo della commissione da sottoporre all’esame delle associazioni studentesche e non il contrario in linea con quanto deciso per le modifiche al regolamento della consulta consumatori ed utenti. Casaioli ha chiesto, in ogni caso, di uniformare i due regolamenti evitando impostazioni confliggenti: tra gli esempi la possibile presenza del sindaco quale componente. Inoltre ha ipotizzato di estendere il lotto delle associazioni studentesche da inserire tra i partecipanti alla consulta.
Mattioni ha ipotizzato di valutare l’attribuzione della presidenza ad una figura politica, magari non sindaco o assessore, ma uno dei consiglieri comunali.
Ha ribadito la necessità, poi, di trovare una formula che consenta a qualsiasi studente, anche non facente parte di un’associazione, di poter entrare a far parte della consulta.
Croce ha ricordato quanto avviene nell’ambito dell’osservatorio dei rifiuti (presidenza ad un soggetto membro delle associazioni e non alla parte politica) ed ha sostenuto che le consulte normalmente non sono aperte a qualsiasi componente (es. studenti singoli) se non in qualità di meri uditori.
Molteplici consiglieri (tra cui Zuccherini, Mattioni e Casaccia) hanno sostenuto l’opportunità di creare una sorta di sottocommissione per individuare proposte condivise di modifiche al regolamento evitando l’eccessivo spezzettamento e conseguenti difficoltà procedurali.
La commissione ha quindi deciso di individuare un gruppo di lavoro onde presentare un testo condiviso.