La I Commissione consiliare “Affari istituzionali”, nella seduta del 10 novembre presieduta dal vice presidente Nicola Paciotti, ha avviato l’esame della proposta di modifica del regolamento sull’imposta di soggiorno presentata dal gruppo consiliare Progetto Perugia. L’atto, illustrato dal capogruppo Francesco Vignaroli, ha la finalità di rendere più trasparente, chiaro e mirato l’utilizzo dei proventi dell’imposta di soggiorno (circa un milione di euro all’anno). Il regolamento attuale – ha detto il capogruppo – riprende genericamente la normativa nazionale, disciplina il prelievo ma non individua finalità specifiche per la destinazione dei proventi. Il turismo – ha proseguito – è un settore molto importante dell’economia anche perché genera un grande indotto (ristorazione, trasporto pubblico, etc.): la proposta mira quindi a rafforzare tale settore e le sue ricadute positive tramite gli introiti dell’imposta di soggiorno.
Più in dettaglio – si legge nell’atto – l’articolo 4, comma 1, d. lgs. 14 marzo 2011, n. 23, dispone che: “I comuni capoluogo di provincia, le unioni di comuni nonché i comuni inclusi negli elenchi regionali delle località turistiche o città d’arte possono istituire, con deliberazione del consiglio, un’imposta di soggiorno a carico di coloro che alloggiano nelle strutture ricettive situate sul proprio territorio, da applicare, secondo criteri di gradualità in proporzione al prezzo, sino a 5 euro per notte di soggiorno. Il relativo gettito è destinato a finanziare interventi in materia di turismo, ivi compresi quelli a sostegno delle strutture ricettive, nonché interventi di manutenzione, fruizione e recupero dei beni culturali e ambientali locali, nonché dei relativi servizi pubblici locali”.
Per la Corte dei Conti si tratta di un’imposta di scopo i cui gettiti, per l’effetto, non possono essere impiegati per finanziare la spesa pubblica.
Il Comune di Perugia ha istituito l’imposta, disciplinandola con apposito regolamento nel 2012, salvo successive modifiche.
All’articolo 2 del predetto si stabilisce che “il relativo gettito è destinato a finanziare gli interventi, previsti nel bilancio di previsione del Comune di Perugia, per il turismo, ivi compresi quelli a sostegno della promozione turistica e culturale della città e a sostegno delle strutture ricettive, per interventi di manutenzione, fruizione e recupero dei beni culturali ed ambientali, nonché dei relativi servizi pubblici locali”.
Gli obiettivi specifici da introdurre nel regolamento comunale, traducendo le finalità generali della norma nazionale, in base alla proposta dovrebbero essere: tutelare e valorizzare il centro storico, che costituisce di gran lunga il principale attrattore turistico di Perugia; promuovere la conoscenza e l’immagine della città come meta turistica; accogliere in modo adeguato i visitatori e informarli sul patrimonio storico-artistico-architettonico e sui servizi turistici locali; sostenere le manifestazioni di carattere nazionale e internazionale che attraggono un significativo flusso turistico nelle strutture ricettive e apportano un concreto beneficio al tessuto economico.
Per rendere più chiara la destinazione del gettito dell’imposta, la proposta presentata in commissione chiede dunque di modificare l’articolo 4 (Misura dell’imposta) del vigente regolamento inserendo il comma 1-bis al fine di disciplinare la destinazione annuale, sia in sede di bilancio di previsione e sia in sede di rendiconto di gestione, dei proventi dell’imposta di soggiorno, secondo la seguente formulazione:
comma 1 bis. La Giunta comunale, con deliberazione da adottare in sede di bilancio di previsione, destina i proventi dell’imposta di soggiorno come segue:
-una quota non inferiore al 40% per interventi di manutenzione, fruizione e recupero dei beni culturali della città e per il decoro del centro storico;
-una quota non inferiore al 20% per interventi e servizi di informazione, accoglienza e promozione turistica;
-una quota non superiore al 30% per interventi di sostegno alle strutture ricettive attraverso contributi all’organizzazione degli eventi culturali, festival e manifestazioni di carattere nazionale e internazionale;
-una quota non superiore al 10% per interventi di finanziamento di iniziative culturali di carattere locale.
La Giunta comunale, in sede di rendiconto di gestione, adotta la deliberazione con la quale relaziona e rendiconta l’utilizzo dei proventi derivanti dall’imposta di soggiorno secondo i vincoli di destinazione stabiliti in sede di bilancio preventivo”.
Vignaroli ha insistito, in particolare, sull’esigenza di tutelare il centro storico e ha fatto esempi di interventi che potrebbero essere finanziati dall’imposta di soggiorno in questa parte della città (lavori strutturali per la Rocca Paolina, punto di accesso all’acropoli e monumento di primaria rilevanza, e la ripavimentazione di Corso Vannucci).
Alessio Fioroni (FI) ha definito l’odg concreto e ben fatto: l’imposta di soggiorno, a suo avviso, va sostenuta nella misura in cui sia davvero un’imposta di scopo, tanto più in un Paese e in una regione caratterizzati da una straordinaria ricchezza del patrimonio artistico e architettonico. Il consigliere ha anche concordato sulla ripartizione dei proventi così come prospettata nell’atto e sull’attenzione da porre alla Rocca Paolina, pur richiamando anche la questione dell’assenza di bagni pubblici in centro.
Anche Francesco Zuccherini (Pd) ha detto di condividere la proposta. Il consigliere ha ricordato che, nel programmare investimenti a fronte degli introiti previsti in bilancio, bisognerebbe considerare che interventi a favore del centro storico e delle manifestazioni possono rientrare a pieno titolo nell’ambito dell’imposta di soggiorno. Tema serio – ha detto – è in particolare quello della pavimentazione di corso Vannucci e delle manutenzioni in centro, oltre alla Rocca Paolina. A suo avviso, va affrontato il tema più generale della gestione del centro, per cui ha auspicato una politica di rottura rispetto al passato anche per quel che riguarda la congestione di mezzi che si registra nelle prime ore del mattino per il carico e scarico di merci.
Emanuela Mori (Italia Viva), esprimendo la sua posizione favorevole sull’atto, ha ricordato che il tema dell’imposta di soggiorno è annoso (risale al 2016 un suo odg in materia). La consigliera ha ribadito che la presenza di ponteggi alla Rocca Paolina da diversi anni non è un buon biglietto da visita per la città: una questione da lei stessa sollevata nell’ultima sessione di bilancio auspicando il reperimento di risorse Pnrr per preservare il monumento. Mori ha invitato a riflettere anche sul tema del livello delle tariffe applicate, che può incidere sulla scelta di un territorio da parte dei turisti, e su quello degli omessi o ritardati versamenti delle strutture ricettive in qualità di agenti contabili.
Lorenzo Mattioni (Lega) ha espresso favore per l’odg perché parte da un principio generale a suo avviso corretto (quando il cittadino sa come sono utilizzati i suoi soldi è più incline ad adempiere alle obbligazioni fiscali). Mattioni ha anche proposto ai consiglieri di riflettere sulla possibilità di aumentare l’imposta visto che, pur incidendo poco sui turisti, può avere effetti molto positivi per la città.
Francesca Renda (Tppu) si è detta favorevole alla finalità generale dell’odg di rafforzare il turismo ricordando che anche la Umbria Film Commission, pur nata da poco, ha già prodotto numerosi frutti dando visibilità al territorio.
Vignaroli ha concordato sull’utilità dell’Umbria Film Commission, visto che il cinema è un importante veicolo di comunicazione e la principale forma d’arte della contemporaneità.
La prossima seduta sarà dedicata alle audizioni degli assessori e tecnici comunali competenti.