Di seguito il comunicato trasmesso dal consigliere Francesco Zuccherini (Pd) a firma anche del consigliere regionale Tommaso Bori (Pd).
“Cosa sta succedendo al volo Perugia-Bergamo (Milano), operato dalla compagnia Aeroitalia, inaugurato in pompa magna due settimane fa dalla presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, accompagnata dall’assessore regionale ai trasporti Enrico Melasecche?
Da moltissime “denunce” degli utenti appare evidente che qualcosa non stia affatto andando per il verso giusto. Per questo sentiamo il dovere di esprimere preoccupazione e chiedere chiarimenti.
In poco più di due settimane di operatività del volo in questione sono stati registrati reiterati ritardi, sia in partenza dall’Aeroporto San Francesco d’Assisi, sia da quello di Bergamo (non ultimo il volo di questa mattina partito da Perugia con circa 90 minuti di ritardo), con gravi ripercussioni per quanti hanno utilizzato i voli in questione. Vengono anche denunciate improvvise “cancellazioni” e vengono altresì lamentati moltissimi disservizi da parte della compagnia, soprattutto nella difficoltà di entrare in contatto con il servizio clienti della stessa.
Denunce e lamentazioni da parte di moltissimi utenti che hanno riguardato anche le tratte che la compagnia gestisce dall’aeroporto di Ancona, sulla base di un accordo tra Aeroitalia e Atim, la società che gestisce l’aeroporto marchigiano.
Insomma, il giudizio degli utenti, non solo umbri, è particolarmente severo nei confronti della Compagnia Aeroitalia, tanto che il sito www.trustpilot.it, che si occupa del monitoraggio anche della reputazione delle compagnie aeree sulla base delle recensioni certificate degli utenti, oltre il 65 per cento delle stesse è negativo.
A fronte di tutto questo auspichiamo che la Giunta regionale e la SASE chiariscano al più presto ogni dubbio, soprattutto a tutela dei cittadini che intendono utilizzare l’importante tratta Perugia-Bergamo (Milano) ed in considerazione dei costi di tale servizio, che gravano sui bilanci degli enti pubblici interessati, e quindi sulla collettività regionale.