La I commissione, presieduta da Michele Nannarone, nella seduta del 17 febbraio ha proseguito la discussione sul regolamento del Consiglio comunale, con particolare riferimento agli artt. 12 e 17 e all’art. 59 comma 3. Presente anche il dirigente della Unità operativa Segreteria Organi istituzionali e Comunicazione, Emilio Buchicchio.
In vista della seduta, gli uffici avevano elaborato la seguente proposta di modifica dell’art. 12 (Segreteria del Consiglio comunale):
-nuovo comma 1: “Al fine di garantire l’autonomia del Consiglio e di assicurare il migliore esercizio delle funzioni allo stesso attribuite, è istituita una unità organizzativa alla cui direzione è preposto un dirigente”;
-nuova comma 3: “La Presidenza del Consiglio ed i gruppi consiliari sono dotati di una propria Segreteria. Il personale addetto alle singole Segreterie è scelto, su indicazione del Presidente del Consiglio Comunale o del Capogruppo interessato, fra i dipendenti dell’area degli operatori esperti o dell’area degli istruttori che svolgono mansioni di carattere amministrativo-contabile. Il Presidente del Consiglio Comunale e i Capigruppi potranno richiedere l’assegnazione di personale dell’area degli operatori esperti o dell’area degli istruttori che svolgono mansioni di carattere amministrativo-contabile, tramite l’utilizzo delle graduatorie vigenti, secondo l’ordine di posizione e nel rispetto della normativa vigente”;
-nuovo comma 4: “L’assegnazione del personale ai Gruppi Consiliari avverrà a partire dal Gruppo più consistente, cui seguiranno gli altri in ordine decrescente. A parità di consistenza avrà la precedenza il Gruppo con più voti conseguiti. Qualora i candidati alla carica di Sindaco non eletti non confluiscano in altri gruppi avranno comunque la priorità sugli altri gruppi, ciascuno in base ai voti conseguiti”;
-integrazione al comma 5: “Gli addetti alle Segreterie fanno parte, quanto alla dotazione organica, della Segreteria del Consiglio e sono assegnati funzionalmente, per l’esercizio della propria attività lavorativa, presso i gruppi di appartenenza e presso la Presidenza del Consiglio Comunale”.
Quanto all’art. 17 (assistenti dei gruppi consiliari), invece, all’esame c’era una proposta di integrale abrogazione.
Emanuela Mori (Italia Viva) ha richiamato le perplessità esplicitate anche nella precedente seduta riguardo a un criterio di assegnazione dei segretari legato alla consistenza dei gruppi: a suo avviso tale criterio non è democratico.
Francesca Tizi (M5s) a sua volta ha ricordato che si era discusso di eliminare il riferimento a una distribuzione dei segretari basata sulla numerosità dei gruppi. In linea con Mori ha quindi suggerito di lasciare inalterato il comma 4 dell’attuale regolamento.
Il presidente Nannarone ha notato che in tal modo resterebbe non precisato il criterio di assegnazione. Ha comunque chiesto una formalizzazione di eventuali emendamenti, alla luce delle indicazioni pervenute da Mori, Tizi e Erika Borghesi (Pd), e di votarli al fine di poterli trasmettere agli uffici competenti per i necessari pareri.
Mori ha sollevato anche il caso dei gruppi “di pari consistenza” per cui la proposta di modifica prevede che avrà la precedenza quello con più voti conseguiti; nell’attuale consiliatura – ha infatti rilevato – ci sono gruppi che si sono costituiti nel corso del mandato e non passati attraverso il voto.
Secondo Tizi la proposta di modifica risente solo della situazione attuale e dei problemi contingenti, in un momento in cui non c’è sufficiente personale interno disposto a lavorare con i gruppi e la giunta non intende assumerne altro da mettere a disposizione degli stessi.
Secondo Lorenzo Mattioni (Lega), invece, quello in discussione è il testo migliore proprio per evitare che si ripetano i problemi contingenti.
La commissione si è quindi espressa sull’abrogazione dell’art. 17 (14 voti favorevoli).
Questo, invece, l’emendamento relativo all’art. 12 comma 4 proposto da Borghesi, che è stato votato con 11 favorevoli, 2 contrari e un astenuto e pertanto sarà trasmesso agli uffici per i necessari pareri:
“Le scelte del personale avverranno a partire dal gruppo consiliare più consistente cui seguiranno gli altri in ordine decrescente. A parità di consistenza avrà la precedenza il gruppo con più voti conseguiti. Qualora i candidati alla carica di sindaco non eletti non confluiscano in altri gruppi avranno comunque la priorità sugli altri gruppi, ciascuno in base ai voti conseguiti. All’esito delle predette scelte conseguiranno le relative assegnazioni ai gruppi consiliari”.
E’ stata anche preannunciata la presentazione di un emendamento da parte di Mori e Tizi.
Successivamente il dibattito è proseguito sulla proposta di modifica dell’art. 59 comma 3 sempre, che è la seguente: “Qualora il Consigliere proponente, nel presentare al Presidente del Consiglio Comunale una mozione o un ordine del giorno, ne chieda l’urgente trattazione, quest’ultimo autorizza all’inizio della seduta immediatamente successiva alla richiesta il Consigliere ad argomentare in aula, per non più di cinque minuti l’urgenza. Il Presidente mette in votazione la richiesta. Se la richiesta è accolta con almeno il voto dei 2/3 dei Consiglieri assegnati, l’ordine del giorno viene messo in discussione nella seduta in corso immediatamente successiva a quella della votazione medesima. Il Presidente ne definisce il momento della trattazione.
Nannarone ha ricordato che oggi si segue una prassi consolidata nel tempo che non riflette il regolamento e la proposta di modifica mira proprio ad armonizzare tale prassi, la più garantista per la minoranza, con la previsione normativa.
Anche per Nicola Paciotti (Pd) la prassi attuale è positiva in quanto prevede un congruo periodo per cercare una condivisione di massima tra le forze politiche anche in caso di urgenza.
Giacomo Cagnoli (FI) ha a sua volta manifestato favore per la proposta di modifica.