La III commissione consiliare Urbanistica, presieduta da Cristiana Casaioli, ha approvato con 5 voti a favore e 10 astenuti l’odg del gruppo Pd su “Energia sostenibile, proposte per il Comune di Perugia”.
Nell’atto, di cui ha parlato il consigliere Nicola Paciotti dopo l’illustrazione già fatta lo scorso 31 agosto, si spiega che sul tema dell’energia è opportuno parlare di “sostenibilità coniugata”, superando quindi l’antagonismo tra tutela ambientale e dei beni culturali. La sostenibilità multi-scala deve essere quindi il principale faro che guida lo sviluppo del sistema energetico, che deve ottimizzare il risparmio energetico ed il corretto sfruttamento delle risorse rinnovabili. A livello comunale la politica energetica deve rappresentare la massima espressione del motto “pensare globalmente e agire localmente”: il Comune di Perugia, ora più che mai, deve quindi accompagnare con efficacia le iniziative di sfruttamento delle risorse territoriali rinnovabili.
Ciò finora non è avvenuto a causa di un’azione locale poco efficace che ha lasciato i cittadini in balia del mercato.
L’evoluzione degli incentivi per le fonti energetiche rinnovabili vede al centro il concetto di “comunità energetica”; alcuni Comuni (come Castiglione del lago e Narni) si sono attivati in tal senso informando e sostenendo i cittadini.
Secondo il gruppo proponente, le due fonti rinnovabili ora da preferire per il nostro territorio sono il fotovoltaico e l’idroelettrico, essendo quelle maggiormente frazionabili.
Su questi punti servono proposte concrete che gli istanti hanno declinato nell’atto come segue:
-promuovere, tramite dibattito pubblico e iniziative progettuali, la nascita di comunità energetiche nel Comune di Perugia, considerando anche la partecipazione del Comune alle stesse, con l’intento di ridurre i costi energetici sia di privati, cittadini e imprese, sia dell’amministrazione stessa;
-incentivare la realizzazione di impianti fotovoltaici sui tetti dei capannoni delle aree industriali.
Esistono, infatti, numerose aree con capannoni spesso inutilizzati e tetti disponibili per essere impiegati per la produzione di energia elettrica mediante pannelli fotovoltaici (es. Ponte Felcino/Ponte Valleceppi 324mila mq, Ponte San Giovanni 504mila mq, S. Andrea delle Fratte 520mila mq),
Le superfici individuate per le tre aree industriali sarebbero in grado di coprire il fabbisogno di energia elettrica di oltre 20mila abitanti, e potrebbero, da sole, andare a raddoppiare la potenza fotovoltaica installata sul territorio comunale. Una via per incentivare queste iniziative è anche quella di offrire uno sconto sulle imposte comunali a chi concede la disponibilità delle superfici dei tetti.
-definire regole chiare per il recepimento delle ultime disposizioni legislative nazionali, al fine di poter fornire al cittadino un quadro certo sul tipo di autorizzazioni necessarie per la realizzazione di impianti fotovoltaici e di solare termico ad uso domestico;
-definire la realizzazione di punti di ricarica per auto elettriche nei principali parcheggi del centro storico;
-sfruttare i piccoli salti idroelettrici lungo l’asta del fiume Tevere;
-istituire un gruppo di lavoro per illustrare ai cittadini e alle imprese le procedure relative all’istallazione di impianti fotovoltaici in tutto il territorio.
La proposta, inoltre dal punto di vista dei servizi, prevede di istituire un servizio di “counselling energetico” al cittadino che possa fornire una reale assistenza sul piano tecnico e sul piano legale-amministrativo.
L’odg, dunque, impegna l’amministrazione ad affrontare tali tematiche e a valutare e accogliere le proposte indicate in un’ottica di energia sostenibile.
Francesco Castellani, professore associato del dipartimento di Ingegneria dell’Università degli studi, invitato come ospite insieme al ricercatore afferente allo stesso dipartimento Giovanni Cinti, ha evidenziato che uno dei problemi fondamentale della pianificazione energetica è rappresentato dai tempi amministrativi. È tuttavia necessario – ha affermato – preparare i territori ad affrontare le tempeste dei mercati così come l’evoluzione normativa; per questo è utile favorire il cammino degli utenti verso l’autoproduzione. Anche il privato, infatti, rendendosi attivo può mettersi al riparo dalle turbolenze dei mercati. Secondo il docente, il fotovoltaico ad oggi è la fonte tecnologicamente più matura e scalabile. L’importante è che i cittadini non si sentano soli quando devono affrontare le pratiche amministrative: proprio l’amministrazione, quindi, può giocare un ruolo importante preparandoli a realizzare questo tipo di produzioni. Castellani ha ricordato che, per ovviare ai vincoli allo sfruttamento del fotovoltaico nei centri storici, si può pensare alla creazione di consorzi per consentire l’autoapprovvigionamento anche a chi non dispone di superfici sfruttabili. Con riguardo ai parcheggi limitrofi al centro storico, sono ipotizzabili pensiline di ricarica a vantaggio dei residenti con auto elettriche.
Cinti ha ricordato che il mercato dell’energia sta vivendo una trasformazione molto importante con l’avvento della produzione distribuita. Una evoluzione che si è rafforzata con la crescita delle rinnovabili che, proprio in quanto distribuite sul territorio, possono riguardare anche piccole comunità. Nell’ambito di questo processo si delinea un possibile ruolo per l’amministrazione comunale così come per altre istituzioni, atenei inclusi, pur in attesa delle normative attuative nazionali che permettano di dare seguito alle previsioni sulle comunità energetiche. Secondo Cinti, un Comune può: sensibilizzare e coinvolgere i cittadini; individuare le superfici utilizzabili per impianti fotovoltaici (a tal proposito ha citato l’iniziativa del catasto solare); affrontare il tema dell’accumulo energetico.
L’assessore Gabriele Giottoli ha affermato che il Comune ha fatto numerosi progressi negli ultimi due anni puntando alla realizzazione del “gemello digitale” della città. Ciò ha comportato, ad esempio, la mappatura tridimensionale degli edifici e in parte anche del sottosuolo. Novità che potranno avere molteplici applicazioni, incluso il fronte energetico. Nelle attività di ristrutturazione, inoltre, laddove possibile, si è colta l’occasione per puntare sul fotovoltaico. L’assessore ha confermato che rispetto alle comunità energetiche il problema non è la carenza di attenzione, che anzi è forte, ma la mancanza della normativa attuativa. In conclusione, Giottoli ha detto di accogliere positivamente lo stimolo a proseguire sulla via già intrapresa per affrontare al meglio la tematica energetica e ha ribadito la disponibilità a collaborare con altre istituzioni sul tema energetico.
A questo proposito, il dirigente Gabriele De Micheli (Area Governo del territorio e Smart City) ha richiamato i contenuti di un accordo sullo sviluppo delle comunità energetiche e rinnovabili, promosso da Arpa con Università degli studi e Comune, di cui a breve è prevista la firma. Esso prevede la divulgazione del tema delle comunità energetiche, lo studio di un impianto a San Sisto dove Arpa ha sede e dove il Comune dispone di beni che potrebbero essere usati per impianti fotovoltaici (biblioteca, teatro e scuole) e, infine, uno studio relativo alle superfici sfruttabili per il fotovoltaico nella zona industriale di Sant’Andrea delle Fratte come chiesto da una delibera del Consiglio comunale del 2021.
Maria Cristina Morbello (Tppu) ha parlato di odg che riprende molte tematiche discusse da questo consiglio comunale fin dal 2019 in occasione del deposito di un suo atto, poi approvato all’unanimità, sulle misure da assumere per contrastare il cambiamento climatico. Tra le azioni che proponeva vi erano la fissazione di più alti standard di efficienza energetica per le ristrutturazioni e nuove costruzioni, incentivare l’acquisto di mezzi elettrici, incrementare gli impianti solari municipali, ecc.
Ciò per sottolineare la grande attenzione e sollecitudine con cui si è lavorato per favorire la migliore sostenibilità a tutela dell’ambiente.
In merito all’odg del Pd Morbello ha spiegato che l’impegno appare eccessivamente generico e privo di elementi di novità.
Per Gino Puletti (Progetto Perugia) la maggioranza già da tempo si è mossa su questo tema con alcuni odg invitando l’amministrazione a svolgere un’azione di coordinamento e divulgativa. Accogliamo con soddisfazione quanto riferito dal dirigente De Micheli sull’esistenza di un rapporto di collaborazione sul punto con l’università, in linea proprio con gli odg approvati. Per Puletti, sulla tematica in discussione, è fondamentale la sinergia tra Comune, istituzioni di formazione ed imprese, nonché con gli stessi cittadini.
In attesa dei decreti attuativi, le comunità stanno muovendo i primi passi verso la transizione energetica; l’auspicio è che i governi nazionali facciano la loro parte per concretizzare queste progettualità.
Il consigliere Michele Cesaro (FI), riportando quanto detto da un delegato di Confindustria, ha spiegato che dalle scelte energetiche può dipendere il futuro della nostra industria.
Sono tanti i filoni da poter analizzare e rilanciare, tutte azioni lodevoli, ma, a fronte di ciò, si riscontra una grandissima difficoltà nel riuscire a mettere in pratica le iniziative private che potrebbero essere decisive per le aziende.
Bisogna quindi concentrare tutti gli sforzi per superare questi ostacoli, perché le criticità attuali non ammettono ritardi. Per non perdere occasioni, servono tempi brevi ed una semplificazione della macchina amministrativa, dando risposte certe ai cittadini.
Per Lorenzo Mattioni (Lega) rispetto all’impegno generico presente nell’odg, il Comune è già molto più avanti. Dunque l’atto non apporta novità alla questione.
Chiudendo il dibattitto Nicola Paciotti (PD) ha spiegato che il dispositivo rimanda a specifiche azioni che sono contenute e descritte nelle quattro pagine dell’odg,