La IV Commissione consiliare “Cultura”, presieduta dalla vice presidente Francesca Tizi, ha discusso, nel corso della seduta del 7 novembre due atti.
E’ stata analizzato l’ordine del giorno presentato dal gruppo Partito Democratico: “Liste d’attesa per prestazioni sanitarie in favore dei pazienti di età superiore ai sessantacinque anni”.
Illustrando l’atto Sarah Bistocchi ha riferito che Il tema della sanità, declinato nella difficoltà di accesso alle cure, è uno di quelli che più preoccupano i cittadini di Perugia. L’elemento di preoccupazione che emerge con nettezza in merito al tema su indicato è quello della lunghezza dei tempi d’attesa per usufruire di necessarie prestazioni sanitarie presso le strutture pubbliche; ad aggravare il quadro così delineato si pone, inoltre, il fenomeno del cosiddetto pendolarismo sanitario, particolarmente gravoso per i perugini tenuto conto del fatto che un cittadino su quattro è over 65.
La principale conseguenza dello stato delle cose sin qui descritto si concretizza nel sempre più diffuso “spostamento” dei cittadini verso le strutture sanitarie private con notevole aggravio di spese per l’utenza.
Solo assai recentemente (aprile 2023 con il piano operativo di recupero delle liste d’attesa) la Regione Umbria ha cominciato ad occuparsi del tema della “vicinanza della prestazione” per i pazienti ultrasessantacinquenni: tuttavia ciò non garantisce in alcun modo, da sé solo, che le forti criticità descritte nel presente atto vengano risolte visto che la revisione sarà demandata alle Asl.
Per questo il Pd ritiene che sia compito dell’Amministrazione comunale monitorare su tale impostazione, essendo il sindaco il responsabile della salute dei cittadini.
È importante quindi, che i Sindaci si attivino sul funzionamento dei servizi dell’azienda sanitaria ed in particolare sul rispetto dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA), nonché per chiedere il rispetto degli standard delle attività, dei servizi e delle prestazioni, e delle liste di attesa.
Fatte queste premesse con l’odg il Pd impegna l’Amministrazione:
-a porre in essere tutte le iniziative possibili in collaborazione con la Regione Umbria e le Aziende Sanitarie Pubbliche affinché il tema della “vicinanza della prestazione” per i cittadini ultrasessantacinquenni goda di primaria considerazione nelle politiche sanitarie regionali, in particolare attraverso la scrupolosa attuazione del Piano Operativo Straordinario di Recupero delle liste di attesa, per la parte qui riguardante;
-a sollecitare, qualora non si manifesti alcun miglioramento della situazione, i soggetti pubblici su menzionati ad intraprendere le iniziative adeguate per ovviare alle carenze ancora presenti, offrendo la propria collaborazione nei limiti delle proprie competenze amministrative e normative.
La consigliera Francesca Tizi ha parlato di tema su cui bisogna tenere alta la guardia visto che concerne un diritto fondamentale dei cittadini ed un interesse della collettività (art. 32 della Costituzione) che dobbiamo preservare e garantire.
L’interesse di tutti – ha continuato – è vedere in opera un sistema sanitario umbro adeguato, come invece non sta accadendo da tempo. Per questo è opportuno che se ne parli anche a palazzo dei Priori, visto il ruolo del sindaco di tutore della salute pubblica.
***
Successivamente è stato discusso l’ordine del giorno presentato dal gruppo Partito Democratico: “Gioco d’azzardo e patologie correlate: azioni di verifica, sensibilizzazione pubblica, utilizzo di strumenti dedicati al controllo e alla prevenzione, e adesione alla campagna nazionale “Mettiamoci in gioco”.
Illustrando l’atto, Marko Hromis ha riferito che, secondo i dati forniti dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM), il gioco d’azzardo lecito in Italia è in considerevole aumento e ha generato nel 2021 un giro d’affari di 111,17 miliardi di euro, in aumento del 21% rispetto al 2020, posizionando il comparto “azzardo” al quarto posto per fatturato nazionale.
Le sole slot machine producono circa un quarto di miliardo di euro l’anno. Tale incremento è dovuto alla diffusione sempre più capillare di sistemi di gioco accessibili e alla crescita delle scommesse on-line.
Secondo i dati dell’Osservatorio Nazionale sul Gioco d’Azzardo Patologico (ONGPA) in Italia ci sono circa 1,6 milioni di persone con problemi legati al gioco d’azzardo, di cui 200.000 sono giocatori patologici; sempre nel 2021, secondo questi dati, il 42% dei giovani tra i 14 e i 19 anni ha giocato d’azzardo e il 9% di questi ha sviluppato dipendenza con ripercussioni negative sulla sfera socio-emotiva e relazionale.
Ricorda Hromis che con il comma 569 della legge di Bilancio 2019 (la n.145 del 30 dicembre 2018), il Parlamento ha stabilito che “al fine di rendere effettive le norme degli Enti locali che disciplinano l’orario di funzionamento degli apparecchi”, a partire dal 1° luglio 2019 Comuni ed Enti locali potranno rivolgersi all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli per verificare l’effettiva applicazione delle ordinanze emanate sulle limitazioni degli orari da gioco relative agli apparecchi da intrattenimento.
Nel marzo 2023, invece, è stato presentato il Disegno di legge 1038 che prevede, all’art.15, nello specifico del tema in oggetto, la delega al Governo per il riordino del settore dei giochi.
È interesse e responsabilità dell’amministrazione pubblica proteggere i soggetti più deboli, in particolare i minori, contrastare ed evitare la diffusione di patologie legate al gioco e tenere fede al principio della “riserva statale sull’organizzazione dei giochi”.
Tutte le regioni d’Italia, anche con il diretto coinvolgimento dei Consigli Comunali e delle Giunte dei rispettivi capoluoghi, hanno approvato leggi di prevenzione e contrasto al disturbo da gioco d’azzardo.
Visto che il Comune di Perugia è socio di Avviso Pubblico (Enti locali e regioni contro mafie e corruzione), associazione che da diverso tempo promuove la necessità di una legge di riordino del settore e segue da vicino ogni evoluzione positiva all’interno delle amministrazioni comunali di tutta Italia, con questo atto il Pd impegna l’Amministrazione:
– Ad aderire alla campagna nazionale “Mettiamoci in gioco” che tra gli obiettivi ha quello di poter pubblicare e rendere disponibili, senza alcun vincolo, sul proprio sito, tutti i dati sul gioco d’azzardo lecito;
– Rendere effettivo e continuativo l’utilizzo dell’applicativo SMART e e raccogliere, nei primi mesi di ogni anno, i dati comunali sul gioco d’azzardo dell’anno precedente, rendendo pubblico tutto ciò che la normativa vigente consente
-A farsi portavoce e promotore, insieme ad altri Comuni già coinvolti, presso ANCI e presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, della necessità di avere presto i decreti attuativi previsti dalla legge delega di riordino del settore del gioco d’azzardo;
-Predisporre e rendere fruibile e consultabile l’elenco degli esercizi che su territorio comunale hanno aderito alla campagna di dismissione delle slot machine e verificare che abbiano esposto un bollino visibile della campagna “Umbria No Slot”.
-Verificare la possibilità di dedicare uno spazio, all’interno di biblioteche e scuole pubbliche, in cui esporre e rendere fruibile letteratura per bambini e adolescenti sul tema dei rischi legati al gioco d’azzardo;
-verificare se in relazione alle sentenze del Tar sul tema esistano le condizioni a Perugia per una nuova ordinanza a firma del Sindaco finalizzata ad anticipare l’orario di chiusura dalle ore 01 a quello più comunemente diffuso delle ore 20.
Il consigliere Gino Puletti (Progetto Perugia), anche alla luce del precedente odg, ha sollevato la contraddizione tra due temi statali: da un lato la tutela della salute, dall’altro la speculazione sui proventi del gioco d’azzardo. Sarebbe auspicabile, pertanto, che il gettito del gioco d’azzardo venisse integralmente impiegato per combattere le patologie, in primis quelle legate al gioco.
Per Lucia Maddoli (IPP) quello in esame è un tema complesso e rilevante viste le enormi dimensioni del fenomeno, molto diffuso specie tra i giovani. Nell’apprezzare l’odg ha chiesto di integrare il dispositivo ricomprendendo al suo interno anche un’attività di informazione e comunicazione rivolta all’utenza, partendo dalle scuole.
Per Francesca Tizi (M5S) il tema è stimolante e trasversale dal momento che sta affliggendo il Paese. Il Comune, quindi, non può esimersi dal prendere impegni specifici per dare un contributo alla rete di contrasto ai fenomeni, sostenendo i più fragili.
Per la capogruppo sono necessari interventi di aiuto e tutela dei cittadini per evitare il sovraindebitamento e, di conseguenza, l’usura. Ha quindi detto di auspicare l’intervento diretto del Comune in materia per superare questo tema così sentito, operando in termini di educazione e sensibilizzazione.
I due odg verranno ulteriormente approfonditi, anche tramite audizioni, nelle prossime sedute.