La IV commissione consiliare Cultura, presieduta da Michele Cesaro, ha approvato all’unanmità l’odg presentato dai consiglieri Massimo Pici e Francesco Vignaroli del gruppo Progetto Perugia avente ad oggetto: “Istituzione del Registro dei Progetti esistenziali di vita”.
Illustrando l’atto Pici e poi Vignaroli hanno spiegato che il Registro dei Progetti Esistenziali di Vita, è un registro pubblico in cui è possibile annotare preferenze, desideri, aspirazioni e aspetti legati ai sentimenti e alla quotidianità delle persone con disabilità che non trovano spazio in altri strumenti già normati utilizzati per gestire questioni meno legate alla sfera intima ed esistenziale delle persone stesse.
Il registro pertanto è una sorta di “ritratto” che conserva tutte quelle informazioni ed istanze esistenziali preziose per una persona con disabilità, negli ambiti di vita quotidiani. Si occupa, insomma, delle piccole cose: non parla di aspetti burocratici, fiscali, patrimoniali, ma pensa alle scelte delle persone con disabilità: potrebbero sembrare ad una prima lettura richieste banali o magari scontate, ma per le persone con disabilità gravi ed intellettivo-relazionali, costrette a vivere le proprie difficoltà quotidianamente sono importantissime.
In questo contesto esiste un precedente, realizzato nel Comune di Reggio Emilia, che ha istituito il registro presso l’Ufficio di Stato Civile grazie alla collaborazione con le Farmacie Comunali Riunite, Asi e la Fondazione Durante e Dopo di Noi di Reggio Emilia.
Il registro sarà ovviamente oggetto di un apposito regolamento che andrà a normare gli obiettivi, la terminologia ed i soggetti coinvolti, i requisiti per l’accesso, il procedimento e tutto quello che è necessario per la buona riuscita dello stesso.
In relazione a ciò, con l’odg i proponenti propongono all’Amministrazione:
-di valutare, come obiettivo sociale prioritario, la volontà di costituire tale registro con il relativo regolamento;
-di ipotizzare una rete di collaborazioni che possano coadiuvare il Comune nel finanziamento del progetto e nei costi relativi all’aggiornamento periodico.
I due proponenti hanno lanciato la proposta di ripetere l’esperienza di Reggio Emilia con l’auspicio di coinvolgere nel progetto le farmacie comunale Afas.
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Il primo ospite ad intervenire in aula è stato il garante regionale per i diritti delle persone con disabilità Massimo Rolla che ha parlato di odg di civiltà. Sono anni – ha spiegato – che mi batto per l’istituzione dei progetti esistenziali di vita e dei progetti previsti ai sensi della legge 328 del 2000. Il progetto esistenziale di vita, secondo Rolla, è uno strumento necessario per prendersi cura delle aspettative delle persone con disabilità, comprese quelle che ai più possono sembrare banali ma che per loro banali non sono.
Purtroppo queste persone sono fragili perché è il contesto sociale che li porta ad essere tali; superare questo contesto è decisivo e l’istituzione del registro può rappresentare un passo importante in tal senso. Finora questo è avvenuto solo a Reggio Emilia perché la società italiana non è stata in grado finora di compiere quel passaggio culturale che invece sarebbe necessario fare. Manca cioè la cultura nei confronti delle persone con disabilità.
L’auspicio è che la proposta di oggi possa essere accolta e che con Afas si possa strutturare una collaborazione utile per tutelare le persone con disabilità, mettendole al centro dell’azione della città di Perugia.
Raimondo Cerquiglini, direttore di Afas, ha auspicato che si proceda ad un cambiamento culturale: ossia farsi carico dell’altro come persona in maniera concreta.
Entrando nel merito della proposta, ha riferito di essersi confrontato con i colleghi dell’azienda speciale farmacie di Reggio Emilia, le più antiche d’Italia, nate per sostenere le persone povere. Come può svilupparsi il progetto anche a Perugia? Il direttore ha spiegato che Afas è azienda che da contratto di servizio si occupa solamente della distribuzione del medicinale e dei prodotti/presidi medico-chirurgici, mentre le farmacie di Reggio Emilia hanno in vigore col Comune un contratto di servizio che attribuisce loro competenze più ampie. Quindi Perugia dovrebbe procedere ad una variazione del contratto di servizio vigente onde ricomprendere l’iniziativa che andrebbe in favore dell’associazione per il Dopo di noi che si occupa dei progetti esistenziali di vita. Tutto il progetto avrebbe un costo molto contenuto stimabile nell’ordine dei 10mila euro per la formazione dei volontari delle associazioni che devono raccogliere i dati per metterli poi a disposizione del Comune.
Cerquiglini ha auspicato che questo progetto di civiltà possa andare in porto quanto prima.
Ad esprimere apprezzamento per la proposta è stato il giovane Andrea Tomassini, un ragazzo con disabilità presente alla seduta: “questa proposta – ha detto – apre un mondo per coloro ai quali il mondo non ha avuto l’occasione di presentarsi come si deve. Li presenta ad un presente vuoto come presenze dinamiche e ricche di speranza che non hanno timore di affrontare nuove sfide e li proietta al futuro come passato che non si rimpiange ma che ha imparato ad accettarsi. Perché questa è vita e bisogna solo imparare a farla nostra”.
Per Elena Ranfa (PD) è fondamentale garantirsi un futuro con la serenità di sapere che tutti i cittadini, tramite il Comune, saranno idealmente garanti delle volontà e delle percezioni delle persone con disabilità. Questo è il valore aggiunto che la proposta porta con sé.
Lucia Maddoli (IPP) ha detto di condividere integralmente l’odg trattandosi di una bellissima iniziativa. Un registro pubblico messo nelle mani delle istituzioni e, quindi, simbolicamente della collettività consente di affidare a tutti i desideri delle persone con disabilità.
Ciò impegna tutti noi ad impegnarci affinché quei desideri possano diventare realtà; è la collettività in sostanza che si prende carico di chi ha bisogno.