La IV Commissione Consiliare Permanente Cultura, presieduta da Michele Cesaro, ha discusso nel corso della seduta del 3 agosto due odg.
E’ stato approvato all’unanimità l’Ordine del giorno presentato dalla consigliera Francesca Vittoria Renda (BLU): “Formazione teatrale e cinematografica dei giovani in tutta la loro multidisciplinarietà”.
Illustrando l’atto Renda ha spiegato che una delle categorie nella quale il disagio dovuto alle restrizioni per contenere la pandemia si palesa come ogni giorno più evidente è quello dei giovani e giovanissimi. Nei giovani, infatti, il diffondersi di un forte sentimento di solitudine è maggiormente acuito dal profondo modificarsi della loro vita di relazione che ostacola il percorso di studio e li obbliga a rinunciare alle consuete relazioni sociali, alle uscite con gli amici, ai viaggi, allo sport preferito. Molti esperti non a caso evidenziano come la solitudine sperimentata dai giovani durante le misure di contenimento della malattia per Covid-19 può influire in maniera importante sulla loro salute mentale favorendo tassi elevati di depressione e ansia durante e dopo la fine dell’isolamento forzato.
Per contribuire a porre rimedio a tali situazioni di disagio sempre crescenti un modo è sicuramente quello di agire sul territorio e nella società civile cercando di costruire occasioni di relazioni sociali e momenti di incontro e formazione che possano consentire ai giovani di uscire da questa condizione di isolamento.
In particolare il trasferimento ai giovani degli strumenti dell’arte teatrale e cinematografica può costituire senz’altro una risposta concreta a questo momento di disagio e di isolamento relazionale.
In ragione di ciò nel dispositivo Renda impegna l’Amministrazione:
-a fare una ricognizione tra tutti gli spazi di aggregazione a disposizione nel territorio comunale per valutare se è possibile destinare alcuni di questi allo svolgimento di attività dedicate alla formazione teatrale e cinematografica dei giovani;
-a valutare collaborazioni con le associazioni del territorio che svolgono già queste attività;
-a creare le condizioni per far si che in costanza di emergenza sanitaria sia possibile svolgere tali attività anche utilizzando tutti metodi che la tecnologia ci offre in caso non sia possibile svolgerle in presenza;
-a verificare l’eventuale esistenza di risorse economiche da poter destinare allo svolgimento delle attività in oggetto;
-a farsi promotori verso la Umbria Film Commission perché una quota dei fondi a disposizione della medesima commissione vengano utilizzati per la realizzazione di campi estivi dedicati alla formazione teatrale e cinematografica dei giovani, anche in collaborazione con gli istituti scolastici.
Il dott. Daniele Corvi rappresentante di Umbria Film Commission ha riferito che la commissione ha in cantiere un serio progetto finalizzato alla valorizzazione dei giovani, tramite creazione entro fine anno di un fondo dedicato proprio a loro.
A partire dall’estate del 2022, poi, si accoglie l’invito della consigliera Renda di organizzare campi estivi dedicati alla formazione teatrale e cinematografica.
La dott.ssa Matilde Pennacchi rappresentante dell’Associazione Mestieri del Cinema Umbria ha accolto con favore le proposte avanzate nell’odg ritenendo che la formazione sia fondamentale per valorizzare il mondo del cinema e del teatro, lavorando sui giovani e creando forze per il futuro.
Il consigliere Fabrizio Croce (IPP) ha suggerito l’idea di parlare non solo di teatro e cinema, ma di formazione artistica in generale, perché tutte le forme creano sensibilità artistica.
Entrando nel dettaglio del dispositivo, il capogruppo sul punto 1 (ricognizione spazi)ha sottolineato come già oggi ci siano diverse sedi comunali gestite da associazioni teatrali in cui potrebbero trovare spazio le iniziative rivolte ai giovani.
Quanto alle risorse da destinare a tali progetti, Croce sostiene che si possano ipotizzare elementi premiali (assegnazione di sedi, riduzione dei canoni) in favore di chi svolge attività formative. Sarà utile in tale contesto la collaborazione con la Umbria Film commission per l’organizzazione di campi estivi, perché sono importanti soprattutto in una fase di ripresa come quella attuale.
Per Maria Cristina Morbello (M5S) i corsi e le iniziative sociali, culturali e sportive rivestono una assoluta importanza per la formazione e la salute dei nostri ragazzi. Coltivare interessi, anche al di fuori della scuola, è infatti determinante per tenere i giovani lontano dalla malavita; in tale contesto cinema e teatro sono in cima alla lista.
Morbello ritiene che Perugia debba saper rispondere a queste esigenze evitando che i talenti si trasferiscano altrove per perseguire i loro sogni.
Occorre, quindi, agire ora perché i giovani possano avere fiducia nella vita: per farlo sono fondamentali gli spazi e le risorse dedicate.
Per il capogruppo di Progetto Perugia Francesco Vignaroli l’odg è condivisibile. In questo contesto appare fondamentale il ruolo della Umbria film commission che ha un compito istituzionale in grado di fare la differenza. Tuttavia dotarsi di strumenti, come la film commission, pur se doveroso non è sufficiente, in quanto occorre lavorare per farla funzionale al meglio. Ben venga, infine, la formazione magari insieme a progetti che consentano di promuovere in ogni modo possibile il territorio.
Secondo l’assessore Leonardo Varasano l’odg è interessante.
In merito all’atto l’assessore ha condiviso con Croce alcune valutazioni, ritenendo che gli impegni previsti nell’odg debbano essere armonizzati con quanto oggi già si fa in città soprattutto in chiave teatrale (spazi e risorse).
In questo ambito culturale, Varasano ha detto di accogliere con favore il ruolo di coordinamento che deve essere attribuito necessariamente alla Umbria film commission, strumento fondamentale per la nostra regione, in cui il Comune di Perugia crede molto.
Varasano ha detto di augurarsi che, da oggi in avanti, tutte le esperienze cinematografiche che verranno proposte in Umbria passino per la film commission, consentendoci così di valorizzare nel migliore dei modi i territori coinvolti.
Successivamente è stato discusso l’Ordine del giorno presentato dalla consigliera Francesca Tizi del gruppo Movimento 5 Stelle: “The Human Library” come contributo per sollevare i giovani dagli effetti negativi della Pandemia”.
Illustrando l’atto anche Tizi, come in precedenza Renda, ha posto l’accento sui deleteri effetti delle restrizioni sulle generazioni più giovani, confermati da studi effettuati a livello nazionale ed internazionale. Nel contest del benessere dei fanciulli un ruolo di fondamentale importanza è sicuramente assolto da scuola e famiglia, ma da non sottovalutare è tuttavia anche l’apporto che può provenire da input culturali e relazionali offerti da altri settori e in particolare dalle comunità locali.
Un possibile intervento per contribuire ed attenuare le sopra descritte situazioni di disagio giovanili è sicuramente quello di agire a livello territoriale cercando di costruire nuove occasioni di incontro (anche on line) e formazione che, coinvolgendo i giovani, li possano aiutare ad uscire da situazione di forte disagio in cui versano;
In quest’ottica si propone il progetto pilota “The Human Library”, nato in Danimarca, nel 2000, da un ristretto gruppo di giovani. La “Biblioteca Vivente” (Human Library) è un metodo innovativo, semplice e concreto per promuovere il dialogo, ridurre i pregiudizi, rompere gli stereotipi e favorire la comprensione tra persone di diversa età, sesso, stili di vita e background culturale, persone consapevoli di appartenere a minoranze soggette a stereotipi e pregiudizi, disponibili a discutere le proprie esperienze di vita e i propri valori con altri. Nelle biblioteche si può “prendere in prestito” una persona, invece di un libro, per ascoltare la storia della sua vita.
Viste le positive esperienze maturate sul tema anche da varie città italiane, nel dispositivo Tizi propone di impegnare l’Amministrazione a dare avvio ad un progetto pilota per istituire una “Biblioteca Vivente” in una o più biblioteche comunali, anche in collaborazione con la costituenda Film Commission, come attività importante in questo momento più che mai per aiutare i giovani ad uscire dal disagio dovuto al distanziamento sociale causato dalla pandemia da Covid-19.
L’assessore Leonardo Varasano ha detto che immaginare di proporre questa iniziativa nelle nostre biblioteche, soprattutto a villa Urbani che ha una vocazione specifica rivolta a famiglie e giovani, è interessante.
L’assessore ha spiegato che, in questo contesto, pur se con alcune differenze, già oggi le biblioteche perugine offrono iniziative simili ed altre sono in cantiere.
“Crediamo molto nello strumento del coinvolgimento delle persone e del racconto delle loro vite ed esperienze. Infatti con il CUT stiamo elaborando un progetto per coinvolgere gli anziani ospiti delle Rsa con la storia delle loro vite per farne un esperimento di teatro-terapia”.
Nicoletta Mencarini, p.o. delle biblioteche, e Gaia Rossetti, responsabile della biblioteca di Villa Urbani, nel porre l’accento sulle numerose attività proposte per tutto il periodo delle restrizioni con forme totalmente diverse rispetto al passato, hanno sottolineato come il progetto Human Library, in parte già in essere, rappresenti una nuova sfida perché si tratta di un progetto molto bello che è nelle corde delle biblioteche perugine.
Daniele Corvi (Umbria Film Commission) ha accolto con favore il progetto perché favorisce l’inclusione e la formazione.
Massimo Pici (Perugia Civica) nell’apprezzare la proposta ha sollevato un dubbio sul rischio che le persone relatrici rischino di essere eccessivamente stereotipate collegandole solo al problema subito.
Per Fabrizio Croce (IPP) l’odg è interessante ed ha consentito di conoscere le attività che vengono svolte presso le biblioteche. A questo punto è necessario pensare ad un progetto pilota che si integri con le iniziative già in essere nelle biblioteche, magari coinvolgendo istituzioni, organismi e professionalità presenti sul territorio.
Il progetto può essere poi anche una palestra per giovani registi, macchinisti e microfonisti rendendo nel contempo più accattivante il prodotto finale.
A parere del capogruppo della Lega Lorenzo Mattioni l’odg ha una certezza, ma solleva anche un paio di dubbi. La certezza è che il progetto nei fatti è già avviato pur non chiamandosi Human Library.
I dubbi, invece, riguardano, in primis, quanto sollevato da Pici circa il rischio di non poter reperire persone disposte a raccontarsi temendo di essere stereotipate.
L’altro dubbio, infine, è sul legame discutibile che ci sarebbe tra il racconto delle esperienze negative dei relatori e l’utilità nel contribuire a far uscire i giovani dal disagio della pandemia. Per questo Mattioni ha chiesto un rinvio della votazione onde poter approfondire l’atto. Richiesta accolta da Tizi.
