La IV Commissione consiliare cultura, presieduta da Michele Cesaro, ha trattato nel corso della seduta del 21 giugno due atti.
E’ stata approvata all’unanimità la Preconsiliare n. 3994 del 14.6.22: “Statizzazione dell’Accademia di Belle Arti “Pietro Vannucci” – Conferma impegni contenuti nell’istanza di statizzazione.
Facendo seguito alle precedenti deliberazioni del Consiglio comunale con cui è stato ratificato e poi approvato il nuovo statuto dell’Aba, con il presente atto il Comune di Perugia procede alla conferma degli impegni assunti e contenuti nell’istanza di statizzazione, riportati all’art. 2 dello schema di convenzione. Essi sono:
- a) confermare e continuare ad assicurare l’uso gratuito degli spazi e degli immobili utilizzati dall’Accademia per lo svolgimento delle proprie attività istituzionali, con riferimento all’immobile di propria proprietà, sito in Perugia, Piazza San Francesco al prato, n. 5, per lo svolgimento delle attività istituzionali dell’Istituzione statizzata per la durata di 99 anni, con rinnovo automatico;
-b) cedere in proprietà i beni mobili e strumentali in dotazione all’Istituzione statizzata, secondo specifici e successivi accordi e apposito inventario sottoscritto con l’Accademia;
- c) farsi carico, unitamente alla Provincia di Perugia, di eventuali situazioni debitorie che dovessero sopravvenire e riferibili al periodo antecedente la statizzazione;
- d) erogare all’istituzione statizzata un contributo annuo per il sostegno dei costi di funzionamento e di gestione degli spazi pari a € 140.000,00.
In merito al punto c) (situazioni debitorie) il Presidente della Fondazione Accademia Belle Arti di Perugia, ha dichiarato “…che ad oggi non sussistono debiti di qualsivoglia natura, né procedimenti giudiziari pendenti. Allo stato non sussistono elementi che possano fare ipotizzare l’esistenza di debiti riferibili al periodo pregresso.”
Infine è stato approvato all’unanimità l’Ordine del giorno presentato dai gruppi Idee Persone Perugia, Partito Democratico, Rete Civica Giubilei: “Mettere a punto misure per la salvaguardia, il sostegno e la promozione delle attività sportive dilettantistiche nel territorio comunale”
In sede di illustrazione durante la seduta del 31 maggio gli istanti hanno spiegato con Fabrizio Croce che a Perugia si praticano circa 50 discipline sportive grazie soprattutto all’impegno di tante società che, tra l’altro, devono farsi carico dell’80% delle spese per il funzionamento delle strutture pubbliche. Visto che il mondo dello sport (comprese le palestre private) è stato fortemente penalizzato dalla lunga fase della pandemia, già nel maggio 2020 la minoranza aveva presentato un odg sulle “Misure di intervento da parte del Comune di Perugia per favorire la ripresa delle attività sportive amatoriali o non professionistiche”: l’atto proponeva interventi sui canoni di locazione, di sollecitare la Regione onde garantire una moratoria su tributi e canoni, nonché altre misure per valorizzare le pratiche sportive.
Nel corso del tempo, la Regione, il Credito Sportivo e la struttura “Sport & Salute” del Coni hanno messo a punto misure di sostegno alle associazioni sportive, quali un “Fondo di Garanzia Regionale”, il cosiddetto “Mutuo Light Liquidità”, e pacchetti di contributi a fondo perduto (questi ultimi anche per stimolare l’uso dei parchi pubblici).
Dal canto suo, il Comune di Perugia, nel periodo critico, si è impegnato a non richiedere alle associazioni e società utilizzatrici degli impianti comunali il canone di concessione (relativamente ai soli mesi di chiusura forzata), a concedere ai gestori agevolazioni relative alla durata e alle modalità in essere delle convenzioni e ad accelerare le pratiche relative a nuovi possibili affidamenti. Infine, il governo ha emesso a febbraio il cosiddetto “Decreto Bollette”, con cui si sono messe in campo misure emergenziali sotto forma di risorse economiche, che saranno concesse nel breve termine e a fondo perduto ai gestori di palestre e piscine per far fronte all’aumento del costo della luce e del gas.
Visto che le misure sopraindicate, per quanto utili, appaiono ad oggi non risolutive del problema, con l’odg gli istanti propongono di impegnare l’Amministrazione:
1)- a sollecitare la Regione a programmare e predisporre, tra le risorse previste in bilancio a favore dello sport, agevolazioni a favore dei giovani provenienti da famiglie meno abbienti o con disabilità, sotto forma di “Voucher” da spendere in attività sportive (sostituendo l’attuale sistema che eroga contributi solo a rendiconto di una attività svolta).
2) ad attivarsi per limitare e prevenire il fenomeno dell’astensionismo sportivo che, in ragione delle minori possibilità economiche o dei postumi “post-pandemici”, tocca anziani e giovani, agevolando direttamente o indirettamente (attraverso apposite convenzioni con i concessionari) i prezzi di accesso alle strutture sportive e promuovendo qualunque misura utile a favorire la conoscenza e l’accesso allo sport dei più giovani, anche con la collaborazione delle federazioni sportive, delle Istituzioni scolastiche e di quelle Sanitarie;
3) ad agevolare con provvedimenti concreti la gestione privata degli impianti sportivi, come ad esempio: a) lasciare una maggiore autonomia nei livelli tariffari da applicare al pubblico; b) favorire o supportare in ogni forma la condivisione tra associazioni dei costi di affidamento a terzi o degli strumenti per la manutenzione ordinaria degli impianti; c) sperimentare speciali formule di convenzione per impianti che necessitano di significativi lavori di riqualificazione ed ammodernamento; d) attivare agevolazioni o forme premiali nei confronti del gestore che opera in forma totalmente volontaristica e senza alcuna rilevanza economica o, in accordo con i servizi socio-sanitari, prevede tra le proprie attività programmi di riabilitazione o progetti di inclusione di categorie fragili; e) predisporre forme permanenti di assistenza tecnica in favore delle Associazioni sportive e dei loro dirigenti per agevolare quest’ultimi a cogliere appieno l’opportunità di partecipare a Bandi ed attingere ai contributi pubblici (statali e regionali) a loro destinati;
4) a prevedere tra le prerogative della Consulta per lo sport la possibilità di coinvolgimento a titolo gratuito di esperti e professionisti dello sport con il preciso obiettivo di sviluppare progetti e programmi innovativi finalizzati alla promozione dell’attività sportiva con il contributo di federazioni sportive, Istituzioni scolastiche e Sanitarie.
Alessio Fioroni (FI) ha condiviso i contenuti dell’odg evidenziando che le modifiche apportate dai proponenti rispetto alla versione originaria abbiano dato concretezza e fattibilità all’atto con particolare riferimento ai punti 1 e 3 del dispositivo.