La II commissione consiliare permanente “Bilancio”, presieduta da Alessio Fioroni, ha trattato nel corso della seduta del 28 settembre due atti.
E’ stata approvata a maggioranza con 7 voti a favore, 4 contrari ed un astenuto la preconsiliare n. 4970 del 27/07/2022 relativa allo stato di attuazione dei programmi relativi al Documento unico di programmazione (Dup) alla data del 30/06/2022. L’atto era già stato illustrato lo scorso 7 settembre e successivamente approfondito in un’ulteriore seduta.
Nel Dup riferito, per la sezione strategica, al mandato amministrativo 2019-2024 e, per la sezione operativa, al triennio 2023-2025 sono altresì contenuti il programma biennale degli acquisti dei beni e servizi 2023-2024 e il piano delle alienazioni e valorizzazioni degli immobili riferito al triennio 2023-2025.
Sulla proposta non sono pervenuti emendamenti.
Successivamente è stato illustratO l’odg del consigliere Riccardo Mencaglia (FDI) su Ufficio postale di Solfagnano – richiesta attivazione tavolo di confronto con Poste italiane per aumento personale.
Nel corso degli ultimi anni, complice anche la crisi pandemica – ha spiegato Mencaglia – si è assistito ad una progressiva ed inesorabile “desertificazione bancaria”, dovuta a molteplici fattori quali la digitalizzazione del sistema bancario, che hanno determinato la chiusura delle filiali locali di diversi istituti bancari ed altresì il ridimensionamento delle sedi degli uffici postali, causando gravi disservizi per l’utenza, in particolare quella più fragile ed anziana.
I comuni maggiormente colpiti da questo ridimensionamento sono stati Perugia, Foligno, Città di Castello e Terni, ma ancora più impatto negativo lo si è avuto nei piccoli comuni, che sono stati privati di un vero e proprio servizio essenziale.
Nel corso degli anni 2015-2020 (Fonte Banca d’Italia) in Umbria il numero di sportelli è passato da 511 a 392 e quello dei Comuni serviti è passato da 82 a 75 (su 92).
Tale problematica è stata al centro già nel 2021, anno in cui sono stati chiusi ben 21 sportelli, di un tavolo di confronto tra Anci Umbria, il Coordinamento dei Piccoli Comuni dell’Umbria e i vertici della Banca d’Italia, nonché di diverse proteste da parte dei Sindaci e sollecitazioni al mondo della politica.
Nell’ambito di questo scenario, si rileva come l’ufficio di Poste Italiane di Solfagnano sia diventato un punto di riferimento strategico per l’erogazione dei servizi postali ed essenziali non solo della frazione ma anche di quelle attigue di Resina, Sant’Orfeto, La Bruna e Pierantonio, determinando al contempo un considerevole aggravio di lavoro per i dipendenti in servizio presso l’ufficio, che si trovano in numero non sufficiente per sopperire all’esponenziale aumento di tutti i servizi richiesti dai cittadini.
Per questo con l’odg di chiede di impegnare l’Amministrazione a convocare con urgenza un tavolo di confronto con i rappresentanti della Direzione Poste Italiane di Perugia affinché possa garantirsi un aumento di personale nella filiale di Solfagnano e possibilmente in tutte quelle sedi interessate da analoga situazione
Il capogruppo di Idee Persone Perugia Fabrizio Croce ha sottolineato che sarebbe utile verificare se il Comune di Perugia possa farsi portavoce di una questione che riguarda l’intera città, dal momento che attualmente Poste Italiane sta facendo registrare importanti problemi legati alla carenza di personale ed all’organizzazione dei servizi offerti (si pensi ad esempio all’assenza della modulistica). Per questo Croce ha proposto di audire un dirigente di Poste per comprendere le strategie della società.
L’idea di Croce è stata accolta da Mencaglia e dalla presidenza della Commissione; la trattazione dell’odg è stata quindi rinviata alla seduta del 12 ottobre.