La I commissione consiliare affari istituzionali, presieduta da Michele Nannarone, ha ripreso questa mattina l’iter istruttorio propedeutico alla valutazione delle modifiche al regolamento del Consiglio comunale.
Gli articoli già oggetto di condivisione sono stati i numeri 4 (funzioni), 6 (gettone di presenza), 9 (Gruppo misto), 14 (locali per l’attività del Consiglio comunale), 19 (attribuzioni del presidente), 25 (ordine del giorno dei lavori), 45 (commissione in sede consultiva), 51 (commissione di controllo e garanzia), 66 (sistemi di votazione) del Regolamento del Consiglio comunale. In aggiunta alle modifiche agli articoli sopra indicati, già condivise dalla commissione in precedenza, questa mattina il presidente Nannarone ha invitato la commissione a valutare l’ipotesi di inserire all’art. 4 (diritti dei consiglieri) un eventuale quinto comma per individuare il riferimento al diritto al rimborso chilometrico, come previsto dal Tuel. La commissione ha dato mandato a questo punto al dirigente, dott. Buchicchio, di procedere ad un approfondimento della questione, onde poi valutare l’eventuale inserimento nel regolamento della norma.
Successivamente è ripresa la discussione in merito alle proposte avanzate dalla consigliera Mori (IV) sull’art. 51.
La consigliera propone in sostanza di inserire 2 commi all’art. 51 del vigente Regolamento del Consiglio comunale che disciplina l’attività della Commissione di controllo e garanzia, dopo l’attuale comma 2 e prima del comma 3, che ovviamente cambierà numerazione.
In particolare, alla luce dei pareri espressi dagli uffici che hanno riferito come diversi controlli vengano già svolti in quanto previsti da vari regolamenti, con la prima proposta la consigliera chiede di attribuire alla commissione di controllo e garanzia la competenza ad eseguire la verifica semestrale dello stato di attuazione delle mozioni e degli ordini del giorno
Mori, infine, insiste nel richiedere di inserire il comma di seguito riportato o nell’ambito della sola commissione di controllo e garanzia o per tutte le commissioni:
“La Commissione ha diritto di accesso agli atti e documenti inerenti all’attività di verifica e controllo di cui ai precedenti commi. I dirigenti e i responsabili delle strutture apicali dell’Ente sono tenuti a prestare alla commissione tutta la collaborazione dalla stessa richiesta”.
Un monito, secondo Mori, a prestare la massima collaborazione all’attività della e/o delle commissioni.
Gli uffici hanno spiegato che tale principio è già previsto in atti (art.5) ed hanno quindi invitato la proponente eventualmente a modificare il testo della richiesta.
Con Mori ha concordato la capogruppo M5S Francesca Tizi, ritenendo che l’indicazione rappresenti un rafforzativo per la commissione di controllo e garanzia in un’ottica di collaborazione e trasparenza.
Anche in questo caso si procederà con gli approfondimenti del caso.
Successivamente è ripresa la discussione in merito all’introduzione di un eventuale comma 8 all’articolo 45 (commissione in sede consultiva) del seguente tenore:
“In sede di esame di una proposta di delibera Pre Consiliare della Giunta Comunale, il relativo testo può essere emendato dal Consigliere comunale solo con l’assenso espresso dall’Assessore proponente. Gli emendamenti non accettati dall’Assessore dovranno essere ripresentati in sede di discussione generale del Consiglio Comunale”.
Assoluta contrarietà, tramite l’intervento di Erika Borghesi (PD), è stato espresso dall’opposizione su questa ipotesi di inserimento in quanto rischia di violare l’autonomia dei consiglieri comunali e del Consiglio in generale.
Il segretario generale Francesca Vichi ha spiegato che la commissione, nell’articolo in esame, opera in sede consultiva e non referente, potendo per l’effetto esprimere solo un parere senza poter modificare in ipotesi il testo, che, peraltro, è espressione di un’iniziativa della giunta. Poi si è consentito, nella prassi, alla commissione di apportare eventuali modifiche anticipando le facoltà del Consiglio; ed è questa prassi che si intende regolamentare.
Il vice presidente Nicola Paciotti, nel concordare con Borghesi, ha spiegato che occorre operare per trovare un testo condiviso, evitando di mettere bavagli al ruolo di commissioni e consiglio.
Vignaroli, nel concordare con le valutazioni del segretario, ha sostenuto che la proposta non va contro le facoltà delle commissioni né, tantomeno, del Consiglio perché anzi segue una prassi già in vigore anche per la modifica degli odg (consentita se accolta dal proponente).
Ciò al fine di non snaturare gli atti.
In linea con Borghesi si è espresso Francesco Zuccherini (Pd) ritenendo che la competenza sulle preconsiliari spetti al Consiglio comunale (e quindi anche alla commissione) e non all’assessore, visto che è l’assise ad assumersene la responsabilità giuridica. Il consigliere ha quindi espresso netta contrarietà sull’introduzione della modifica proposta che stravolgerebbe l’attività del Consiglio.
Anche su questa vicenda si procederà ad approfondimenti.
Il presidente Nannarone ha poi sottolineato che occorre valutare l’opportunità di procedere ad una modifica del capo 4 (segretario generale) visto che alcune norme (es. art.73- conservazione resoconti) risultano superate.