Articolo a cura della consigliera Francesca Tizi (M5S)
Riceviamo e pubblichiamo:
“Gli alberi piantati all’interno delle città – sottolinea la consigliera Francesca Tizi (M5S) – rappresentano un aiuto per l’ambiente e per i cittadini, in quanto assicurano una serie di benefici che incidono sulla qualità della vita delle persone. Eppure, ricevo continue segnalazioni da parte di cittadini che lamentano la scarsa attenzione che questa Amministrazione ha nei confronti del verde pubblico e del patrimonio arboreo della città.
Questa volta, sono stati presi di mira i bagolari in via Sicilia, che hanno subito una drastica potatura, a detta del Comune, per motivi di sicurezza.
Per la prevenzione di atti criminali (furti, spaccio di sostanze stupefacenti, ecc.) e per la sicurezza dei cittadini è importante mettere in campo tutte le misure possibili, come l’installazione di sistemi di videosorveglianza stradale, ma questo non vuol dire abbattere o ridurre drasticamente la fisionomia degli alberi; bensì, svolgere un’appropriata potatura per consentire una perfetta visuale ai suddetti sistemi. Tra l’altro, in questo caso, da foto pubblicate su internet è anche possibile vedere che i bagolari presenti in via Sicilia sono distanti dai lampioni e, pertanto, difficilmente le fronde degli alberi potevano ostacolare il passaggio della luce, oscurando le strade. Non bisogna, poi dimenticare, che i lampioni a led, per quanto utili al fine del risparmio energetico, tendono a concentrare il fascio di luce principalmente nel punto esatto di proiezione, lasciando le aree limitrofe più al buio, anche dove non ci sono alberi.
Ma, la questione va oltre le drastiche potature. L’area, infatti, sarà sede del terminal del BRT e si teme un eventuale abbattimento degli alberi della zona per consentire i lavori.
Inoltre, i cittadini sono preoccupati che quanto accaduto agli alberi in via Sicilia possa verificarsi anche alle diverse specie arboree presenti sull’intero percorso che sarà interessato dal passaggio del BRT.
Purtroppo, questa Amministrazione ha dimostrato in passato che il suo modus operandi, quando si tratta di presenza di alberi, è più distruttivo che conservativo. Ne è un esempio l’installazione delle pensiline dedicate agli autobus a Fontivegge, dove all’iniziale potatura degli alberi interessati dall’intervento, è seguito un definitivo e irreversibile abbattimento.
Ecco perché la scorsa settimana ho presentato un’interrogazione per conoscere se la realizzazione del percorso del BRT influenzerà il patrimonio arboreo esistente lungo la tratta e quali interventi sono previsti per il suo passaggio in termini di mantenimento, spostamento o abbattimento degli alberi presenti”.