La II e III commissione, nella seduta congiunta del 18 aprile presieduta da Cristina Casaioli, hanno avviato l’esame di due ordini del giorno aventi a oggetto il tema della riqualificazione delle periferie, in particolare l’area dello Zodiaco, il teatro comunale Foresi di San Sisto e il complesso ex cinema Eden a Ponte Felcino. Presenti gli assessori Margherita Scoccia, Gabriele Giottoli e Leonardo Varasano e i rappresentanti di numerose associazioni.
In primo luogo è stato discusso l’ordine del giorno sulla riqualificazione dell’area dello Zodiaco e del Teatro comunale Foresi a San Sisto presentato dal consigliere Fabrizio Croce per il gruppo Idee Persone Perugia e dal consigliere Marko Hromis per il gruppo Partito Democratico.
L’atto, illustrato da Hromis, ripercorre la storia della nascita di quel vero e proprio quartiere nel quartiere rappresentato, a San Sisto, dallo “Zodiaco”, inclusa la nascita, alla fine degli anni Ottanta, del piccolo teatro-auditorium intitolato a Giuliano Foresi, che a lungo è stato un importante spazio polifunzionale per la cittadinanza.
Nell’estate 2020 – ricorda in particolare l’odg – oltre 700 cittadini hanno firmato una petizione al Comune chiedendo l’interessamento delle istituzioni alla situazione di degrado che interessa tutta l’area dello Zodiaco. A seguito di tale richiesta, un’associazione del territorio che fa capo alla sede cittadina di Asso-utenti ha avuto la concessione, in convenzione con il Comune, delle aree verdi poste ai lati dello Zodiaco. Negli ultimi anni i media si sono interessati alla situazione, spesso su sollecitazione della cittadinanza, testimoniando uno stato delle cose preoccupante e in costante evoluzione. Intanto, nel corso dell’autunno 2020 l’Istituto Comprensivo 7 di San Sisto si è aggiudicato un bando finanziato dal Ministero della Cultura finalizzato ad un progetto inter-generazionale avente a tema la riqualificazione sociale del quartiere attraverso la musica, cui hanno aderito come partner la Fondazione Umbria jazz, l’associazione culturale Piano Solo, la Banda musicale e l’associazione I rioni di San Sisto, con la partecipazione di oltre 120 tra studenti e cittadini. A causa delle restrizioni imposte dalla pandemia, tale progetto ha potuto realizzarsi compiutamente solo tra la primavera e l’estate del 2021. Dall’autunno 2021 la struttura del teatro è stata definitivamente ripresa in consegna dagli uffici comunali a seguito di infiltrazioni di acqua dalle fognature che lo hanno reso inservibile anche per un uso condiviso da parte di più associazioni del territorio. La storica banda del quartiere, pertanto, è costretta da oltre un anno a chiedere ospitalità nei vicini locali dell’oratorio e, in tale precarietà, non ha potuto dare seguito agli obiettivi del progetto cui il Mibac aveva dato tanta rilevanza per le oggettive potenzialità sociali che si configuravano. Nel corso del 2022 ben due aste avviate dall’Inail sugli immobili del complesso dell’ex-residence, sui quali nel frattempo è venuto meno il vincolo di destinazione a residenza sociale, sono andate deserte, mentre il numero dei residenti dell’intera area dello Zodiaco è vistosamente calato.
Questi gli impegni previsti dall’odg per sindaco e giunta: attivarsi con ogni mezzo a disposizione, anche attraverso un tavolo di confronto con Inail, Enasarco e qualunque altro soggetto pubblico e privato in grado di portare soluzioni, per dare una risposta alla irrisolta questione dell’intera area residenziale dello Zodiaco; reperire risorse per riparare l’impianto fognario che ha reso inservibile il Teatro Foresi e riportarlo così alla piena agibilità di spazio pubblico di riferimento per tutte le associazioni del quartiere; pianificare un nuovo progetto di rigenerazione urbana sulle parti di fatto incompiute del quartiere di San Sisto, sul modello di Agenda urbana e Pinqua, non solo per una riqualificazione delle stesse, ma anche per prevenire l’effetto di ricaduta negativa e contagio delle sue parti sane.
Croce ha sottolineato che l’attenzione dell’amministrazione si deve focalizzare sulla zona di San Sisto oggetto dell’odg perché più passa il tempo più sarà complesso intervenire. Il teatro Foresi, in particolare, al di là delle funzioni di pubblico spettacolo, a cui comunque supplisce il teatro Brecht, è prima di tutto un luogo di aggregazione e non si può rinunciare a recuperarlo.
Il secondo ordine del giorno discusso, presentato dal gruppo Progetto Perugia e dal consigliere Massimo Pici di Perugia Civica, tratta della rigenerazione urbana delle periferie con riferimento sia all’area ex residence Quattro stagioni di San Sisto sia al complesso immobiliare ex Cinema Eden di Ponte Felcino.
Entrambe le situazioni – ha detto Nicola Volpi illustrando l’atto – costituiscono realtà importanti del territorio comunale attualmente in difficoltà e a rischio degrado, che necessitano di essere affrontate con un unico criterio di investimenti, secondo i principi e gli strumenti finanziari della Rigenerazione Urbana. Per Volpi, c’è stato senz’altro uno sforzo da parte dell’amministrazione, che ha incontrato più volte la proprietà dell’ex residence, e anche da parte delle associazioni e degli stessi cittadini attraverso una petizione. Si chiede comunque all’ente un impegno ulteriore individuando forme di investimento per cambiare il futuro dell’area residenziale dello Zodiaco e pianificando un progetto di rigenerazione urbana.
Il consigliere Gino Puletti ha invece ricordato le vicissitudini dell’ex cinema Eden, costruito negli anni Cinquanta per iniziativa della famiglia Guelpa, allora proprietaria del Lanificio di Ponte Felcino e alienato alla fine degli anni ’60. Fu allora che gli abitanti di Ponte Felcino diedero vita ad una società cooperativa senza fini di lucro, che vedeva promotori gli imprenditori del paese e protagonisti tutti i cittadini che parteciparono all’acquisto delle azioni. Non solo l’immobile venne salvato, ma nel 1974 venne anche ampliato per accogliere molteplici attività oltre a quella del cinema. Negli anni Ottanta poi l’attività cinematografica cessò e l’utilizzo della struttura divenne sempre più raro e difficoltoso. Negli anni Novanta il rinnovato consiglio della società cooperativa programmò un importante progetto di ristrutturazione e il rifacimento degli impianti; nel ’98 i primi rapporti con il Comune attraverso una convenzione per l’utilizzo della sala di pubblico spettacolo per un determinato numero di giorni alla settimana, a beneficio delle associazioni e delle scuole del territorio. Poi dal 2002 a fronte dell’accordo per il cambio della durata della convenzione da uno a sei anni, l’amministrazione chiese di renderla agibile anche per piccole attività teatrali. La cooperativa accese un nuovo mutuo e realizzò dei camerini in prossimità del palco ampliato, dotati di servizi igienici e locali accessori. Questo consentì di rendere la struttura agibile e fruibile in maniera polivalente. Nel 2106 è stato stipulato un contratto di affitto con l’amministrazione per creare la “casa delle associazioni”. Le normative per le costruzioni che accolgono attività di pubblico spettacolo obbligano tuttavia i titolari ad effettuare la verifica di vulnerabilità sismica per cui è stimato un costo di circa 20 mila euro. Tale verifica risulta propedeutica al rinnovo della convenzione con l’amministrazione per la porzione di pubblico spettacolo che scade nell’anno corrente. La Società Cooperativa Ponte Felcino non è tuttavia più in grado di assolvere agli scopi sociali e mutualistici per i quali venne costituita 50 anni fa. Se non dovessero verificarsi fatti nuovi in grado di mutare la situazione – dicono i proponenti – essa non potrà ritardare la sua messa in liquidazione. Quindi l’odg intende impegnare l’amministrazione a farsi parte attiva per acquisire il complesso dell’ex cinema individuando l’iter meno gravoso dal punto di vista economico al fine di evitare la perdita di un bene identitario e di grande importanza per Ponte Felcino.
INTERVENTI
L’assessore alla cultura Leonardo Varasano a proposito del teatro Foresi ha spiegato che l’amministrazione ha affrontato diverse questioni. La gestione era in scadenza e si doveva elaborare un avviso pubblico per riaffidarla; si era inoltre immaginato di effettuare migliorie nelle more del bando. Verifiche più puntuali sulle condizioni dello stabile, a seguito di abbondanti piogge e di ben due allagamenti, hanno invece fatto emergere un problema strutturale al collettore fognario da risolvere necessariamente prima di effettuare migliorie e di pubblicare il nuovo avviso. L’amministrazione è quindi in attesa di risolvere il problema principale per dare nuova prospettiva a un luogo di grande valore culturale e soprattutto sociale.
Quanto all’ex cinema Eden, visto il potenziale del luogo legato alla capacità di accoglienza e alla versatilità, già da mesi si stanno valutando le prospettive possibili, inclusa quella dell’acquisizione da parte del Comune. L’amministrazione – ha concluso Varasano – è comunque consapevole della rilevanza del complesso per Ponte Felcino e vorrebbe che fosse al centro di una ricca programmazione per tutto l’anno.
L’assessore all’urbanistica Margherita Scoccia, riguardo a San Sisto, ha affermato che c’è la volontà di individuare fondi specifici nella prossima Agenda Urbana per interventi negli spazi comuni come il teatro Foresi. Inoltre, già nel Documento strategico territoriale, in fase di elaborazione, si sta facendo un focus sul quartiere per individuarne le potenzialità dal punto di vista urbanistico e alla luce di un’analisi delle attività in essere, in modo da orientare le scelte e salvaguardare un tessuto sociale comunque vivace. Proprio in questa zona, del resto, insisterà il sistema Brt e sono presenti interventi di riqualificazione anche privati (come il recupero dell’ex Fiorita). La parte più complessa è rappresentata dal complesso Quattro Stagioni, già oggetto di diversi incontri con la proprietà anche per sollecitare la messa in sicurezza. Si auspica, dopo due aste deserte, che si possa arrivare a un affidamento. L’amministrazione resta pronta a promuovere forme di recupero intercettando le opportunità di finanziamento che si presenteranno.
L’assessore alla partecipazione Gabriele Giottoli ha sottolineato che il tema fondamentale è riuscire a ripensare insieme ai cittadini e alle associazioni le funzionalità di luoghi e beni comuni; l’amministrazione si sta impegnando a ottimizzarne la gestione partendo da una visione globale. È comunque positivo riscontrare che alcuni territori siano caratterizzati da grande vivacità.
Sentiti poi numerosi ospiti. Mauro Cincini in rappresentanza della Pro Loco di San Sisto e Federico Boncio, presidente associazione I Rioni di San Sisto, hanno chiesto, rispettivamente, prese di posizioni nette a favore della rivitalizzazione di una parte comunque importante del quartiere e che ogni intervento si inserisca in una progettualità e in una visione più ampie superando errori urbanistici del passato. Il professore Michele Baldassarri, dirigente scolastico Istituto comprensivo Perugia 14 (Ponte Felcino, Villa Pitignano, Colombella e Montelaguardia), Fabrizio Manis, presidente proloco Felciniana, Giuseppe Bolognini, presidente dell’associazione Intrecciamo i Fili, Barbara Sellari de Il Ponte d’Incontro 3.0, Dino Monacelli dell’associazione Tartufai “Il Perugino”, hanno invece testimoniato l’importanza del complesso Eden, luogo della comunità, auspicando soluzioni per valorizzarne le potenzialità.