Anche il Consiglio comunale, come già le commissioni II (Bilancio) e III (Urbanistica), ha approvato (26 voti favorevoli) l’ordine del giorno presentato dai gruppi Pd e Ipp sulle misure di intervento finalizzate al sostegno della popolazione di Sant’Orfeto, Rancolfo e Tavernacce colpita dal sisma del 9 marzo 2023.
Presente alla seduta anche l’assessore alla protezione civile Luca Merli.
Illustrando l’atto, Erika Borghesi (Pd) ha precisato che l’odg era stato modificato prima del voto in commissione alla luce dei suggerimenti pervenuti dalla maggioranza.
La consigliera ha quindi rievocato quanto avvenuto il 9 marzo 2023, quando una scossa di terremoto di magnitudo 4.6 ha colpito le zone di Sant’Orfeto, Rancolfo e Tavernacce nel Comune di Perugia e quelle di Pierantonio e Pian d’Assino nel Comune di Umbertide, provocando danni a numerose abitazioni e lo sfollamento di circa 800 persone. Dai sopralluoghi compiuti nell’immediatezza, è emerso che circa l’80% delle abitazioni interessate è risultato inagibile e i residenti hanno dovuto abbandonarle. Con delibera del Consiglio dei Ministri del 6 aprile 2023 è stato dichiarato lo stato di emergenza e sono stati stanziati 3.750.000 euro per finanziare interventi di assistenza alla popolazione nonché di ripristino della funzionalità dei servizi pubblici e delle infrastrutture strategiche nei centri interessati. Il 30 giugno 2023 è iniziata l’erogazione del contributo autonoma sistemazione (Cas), un sostegno economico che consente di pagare l’affitto dello stabile dove si risiede temporaneamente in sostituzione dell’abitazione inagibile.
I proponenti hanno richiamato le criticità nelle zone colpite dal sisma e il malcontento dei cittadini residenti che, a distanza di circa un anno, si trovano ancora nell’impossibilità non solo di rientrare nelle loro case ma anche di iniziare i lavori di ristrutturazione.
Alla luce delle premesse fatte, i gruppi Pd e Ipp impegnano l’Amministrazione:
-a intervenire presso la Regione Umbria, il Governo e il Parlamento affinché possano essere messe in campo tutte le azioni e le misure necessarie a garantire una celere e adeguata ricostruzione, ad estendere l’ambito di applicazione delle norme emanate a seguito degli eventi sismici del 2016, che hanno colpito le Regioni Umbria, Marche, Abruzzo e Lazio, anche ai Comuni di Perugia e di Umbertide danneggiati dall’evento del 9 marzo 2023, di modo che le popolazioni di queste aree possano tornare il prima possibile nelle loro abitazioni ed evitare così lo spopolamento di queste zone;
-a intervenire presso la Regione Umbria affinché provveda, anche con fondi propri, all’istituzione di un fondo straordinario per le popolazioni perugine di Sant’Orfeto, Rancolfo e Tavernacce, e quelle umbertidesi di Pierantonio e Pian d’Assino, per arginare le difficoltà economiche e la difficile situazione che coinvolge larga parte della popolazione di tali territori;
-ad adoperarsi affinché un apposito provvedimento legislativo, nazionale e/o regionale, preveda la sospensione del pagamento di mutui e imposte per le popolazioni perugine di Sant’Orfeto, Rancolfo e Tavernacce, e quelle umbertidesi di Pierantonio e Pian d’Assino, colpite dal sisma del 9 marzo 2023, nel periodo di transizione fino all’erogazione del contributo per la ricostruzione;
-ad istituire, congiuntamente alla Regione Umbria, un ufficio o un punto di ascolto che possa aiutare le persone colpite dal sisma nello svolgimento di tutte le pratiche burocratiche necessarie ad ottenere sgravi o esoneri e a garantire un’agevolazione dei servizi alle persone.
La consigliera Sarah Bistocchi (Pd) ha ricordato che alla discussione in commissione ha partecipato anche il Comitato 9 marzo, venuto per chiedere attenzione da parte delle istituzioni, in teoria dovuta ma non scontata. Il terremoto non ha colpito le persone nella loro incolumità fisica – ha proseguito Bistocchi – ma l’inagibilità delle abitazioni resta una problematica grave così come i ritardi nell’erogazione dei Cas o negli interventi sulle scuole. La preoccupazione è che questo rischi di essere un terremoto dimenticato. Il compito della politica è dunque evitare che tale rischio si concretizzi e che la burocrazia complichi la vita dei cittadini.
Il consigliere Lorenzo Mattioni (Lega) ha espresso apprezzamento per la disponibilità dell’opposizione ad accogliere le sue proposte di emendamento e ha confermato l’intento di lavorare insieme affinché tutto si risolva per il meglio.
L’assessore Merli, in conclusione, ha detto di apprezzare l’impegno comune ad aiutare le popolazioni colpite. Merli ha poi ribadito che le attività di emergenza si sono svolte in modo impeccabile anche grazie al fatto che i cittadini si sono dimostrati uniti.