Il Consiglio comunale, nel corso della seduta del 29 novembre, ha approvato le tre pratiche connesse alla variazione di bilancio.
Questi nel dettaglio gli oggetti con relative votazioni:
1) Rettifica delle risultanze del Rendiconto 2020 relative alla composizione del risultato di amministrazione, in seguito alla presentazione della certificazione delle risorse del fondo funzioni fondamentali dell’anno 2020, di cui all’art. 106 del D.L. 34/2020 ed all’art. 39 del D.L. 104/2020: approvata con 21 voti a favore (maggioranza), 9 contrari (opposizione);
2) Variazione al Bilancio di Previsione 2021-2023, ai sensi dell’art. 175, comma 2, del D. Lgs 267/2000, applicazione avanzo vincolato ai sensi dell’art. 187 del D. Lgs 267/2000, variazione del piano biennale degli acquisti 2020-2022 e del programma triennale dei lavori pubblici 2021-2023: approvata con 21 voti a favore (maggioranza), 10 contrari (opposizione);
3) Riconoscimento debiti fuori bilancio ai sensi dell’art. 194, comma 1 del D. Lgs 267/2000: approvata con 21 voti a favore (maggioranza), 10 contrari (opposizione).
ILLUSTRAZIONE
L’assessore Cristina Bertinelli ha spiegato che si tratta di necessarie variazioni al bilancio previsionale 2021-2023 per un totale di parte corrente di + 1.117.443,65 euro per le entrate e + 1.081.782,61 euro per le spese (la differenza di 35.661,04 euro è relativa all’avanzo da incentivi tecnici destinato all’acquisto di computer).
Preliminarmente alla variazione, si è reso necessario provvedere alla rideterminazione della composizione del risultato di amministrazione 2020, in seguito all’invio della certificazione del fondo per le funzioni fondamentali anno 2020 (8,2 milioni), dalla quale è emersa la necessità di accantonare maggiori somme nell’avanzo vincolato di circa 960mila euro, con conseguente diminuzione dell’anticipo del recupero del disavanzo di amministrazione, che passa da 7.060.338,91 euro a 6.116.467,75 euro. Un dato – ha commentato l’assessore – comunque positivo.
Per le entrate correnti, le variazioni hanno, quindi, riguardato, tra le altre, una riduzione dell’imposta di soggiorno per 50mila euro, così come di altre tasse diverse, per un totale di 40mila euro. Vi è stata poi una riduzione della previsione del recupero coattivo di entrate patrimoniali per 85mila euro, così come di entrate da servizi previste che, a causa dell’emergenza Covid, sono diminuite per complessivi 938mila euro, relative agli asili nido (326.787 euro), nidi d’estate (circa 27mila euro), trasporto scolastico (128mila) e mense scolastiche (458.500 euro). Altra variazione ha riguardato la riduzione del fondo funzioni 2021 (L. 178/2020), previsto in origine per 3.712.500,00 euro, ma successivamente assegnato dallo Stato solo per l’importo di €. 922.571,10 (- €. 2.789.928,90), in seguito al mutamento dei criteri di riparto dell’anno 2021 rispetto a quelli del 2020. La differenza, come detto, è stata coperta con l’applicazione dell’avanzo da fondo funzioni fondamentali 2020.
Maggiori proventi sono, invece, derivati, tra l’altro, dal Canone unico patrimoniale (componente suolo per 93.329,61 euro, componente suolo mercati, per 10.698,75 euro), dai proventi da ammende ed oblazioni edilizia, per €. 150.000,00. A 20mila euro ammonta il recupero dell’evasione dell’imposta di soggiorno, mentre 14.000 euro sono le partite arretrate dell’imposta sulla pubblicità. Altro introito deriva dalle somme confiscate a Gesenu e TSA da gestione commissariale, per complessivi 288.695,43 euro. Sempre da Gesenu entrano 291.875 euro quale rimborso dell’IVA relativa alla TIA riferita alle cartelle di pagamento rottamate nel 2019. A questi si aggiungono 551.136,65 euro in più di variazione relativamente ai contributi in entrata per il settore sociale.
Sul lato delle spese correnti, incrementi sono stati registrati, a titolo esemplificativo, per i gettoni di presenza di Consiglio e commissioni (+72.500 euro), per l’adeguamento dell’Iva a debito (200mila euro), per il trasporto scolastico (+23.433,63) e vari contributi per eventi e manifestazioni, finalizzati anche alla rivitalizzazione del centro storico. Si sono, peraltro, registrate economie di spesa per complessivi 225.402 euro.
Ulteriori variazioni sono state apportate anche alle previsioni per il 2022, per complessivi 4.145.235 euro e per il 2023, per un totale di 178.955 euro.
Rispetto alla parte capitale, le variazioni principali hanno riguardato l’incremento dell’intervento al Teatro Pavone per 50mila euro, l’anticipazione dal 2023 al 2021 della spesa di 1.400.000 euro relativa al Turreno, finanziata dal contributo della Fondazione CariPg, il contributo per l’acquisto e la posa in opera di colonnine di ricarica elettrica, per 60mila euro, nonché lo spostamento dal 2021 al 2022 di ulteriori interventi per complessivi 3.296.508,57 euro
Per quanto concerne la delibera per il riconoscimento dei debiti fuori bilancio si tratta di complessivi 14.301 euro, derivanti da sentenze esecutive, la cui copertura è già prevista nel bilancio previsionale 2021/2023.
In merito alle modifiche del programma triennale delle opere pubbliche si tratta di 8 interventi che variano o per la rimodulazione delle somme o per adeguamenti delle provviste disponibili; tra i vari si citano il miglioramento sismico dei capannoni comunali di Pian di Massiano, l’intervento sul Turreno, Cava di Sant’Orfeto.
EMENDAMENTI
L’atto in commissione è stato modificato in virtù dell’accoglimento dei due emendamenti presentati dal sindaco Andrea Romizi.
Di seguito oggetti e relative votazioni:
Il primo, accolto con 21 voti a favore (maggioranza) e 9 astenuti (opposizione) riguarda, innanzitutto, l’inserimento dei finanziamenti statali riguardanti il progetto “Pinqua” nei correnti documenti programmatori e nel bilancio 2021-2023 in ragione della pubblicazione del decreto del ministero delle Infrastrutture (383 del 2021) che ha sensibilmente ridotto gli originari termini per la conclusione delle opere del programma nonché modificato sia le procedure per la definitiva ammissione al finanziamento sia quelle connesse alle modalità di erogazione dello stesso, imponendo l’invio della conferma della volontà di accesso ai benefici entro 30 giorni dalla data di pubblicazione del decreto e quindi entro l’inizio di dicembre. Ciò determina la necessità di individuare le risorse necessarie per il cofinanziamento comunale delle opere Pinqua nell’ordine dei 500mila euro per il recupero e la riqualificazione del complesso ex Palazzetti mediante applicazione di una quota dell’avanzo destinato e di 620mila euro per l’intervento sulla scuola primaria Mazzini di Ponte San Giovanni mediante applicazione sempre di una quota dell’avanzo destinato.
Nel complesso la variazione di entrata e di spesa per i due progetti Pinqua sfiora i 2 milioni di euro (1,998) per l’annualità 2022 ed ammonta ad oltre 10milioni per il 2023.
In secondo luogo si prevede l’incremento della previsione di entrata e di spesa (1,520 milioni, di cui 400mila quale contributo ministeriale e 1,120 quale utilizzo di avanzo di amministrazione) per l’intervento di recupero dell’ex scalo merci per centro di grafica avanzata e biblioteca incluso nel piano periferie sempre al fine di procedere all’attivazione delle procedure relative.
Le modifiche allo schema di bilancio determinano anche quelle al programma triennale delle opere pubbliche ed al piano biennale degli acquisti.
Il secondo emendamento, approvato con 21 voti a favore (maggioranza), 9 astenuti (opposizione) ed un contrario (Morbello) deriva dall’ammissione al finanziamento da parte del ministero delle infrastrutture e mobilità sostenibile per l’affidamento di servizi di progettazione sulla fattibilità di opere legate al pums (tra le altre: interventi sulle zone 30, percorsi ciclopedonali, potenziamento parcheggi al servizio del tlp, navette elettriche per il centro storico, ecc.): la somma in entrata/spesa è di complessivi 1,012 milioni suddivisi tra 2021 (506mila), e 2022 (506mila).
DIBATTITO RETTIFICA RENDICONTO 2020
Sulla pratica è intervenuto Francesco Zuccherini (PD) che ha parlato di atto atipico e che fa registrare comunque un disavanzo significativo (1 milione di euro). Dunque il consigliere ha manifestato perplessità per il fatto che – a suo dire – si sia fatto passare l’atto sotto silenzio spacciandolo per ordinario. Il disavanzo di un milione, per Zuccherini, desta preoccupazione tanto più che riguarda un tema per lungo tempo cavalcato dal centro-destra per fare campagna elettorale. “Strano che oggi la medesima questione venga definita normale, quando normale non è visto che non è così diffusa tra i Comuni dell’Umbria”. Infine Zuccherini ha riferito come la rettifica, ex lege, sarebbe consentita senza passare per il consiglio a cura del responsabile del servizio finanziario, salvo che non intacchi il risultato di amministrazione. Essendo stata negata quest’ultima circostanza, sorprende che la giunta abbia scelto di coinvolgere l’assise su errori che evidentemente sono solo dell’Amministrazione.
DIBATTITO VARIAZIONE BILANCIO
E’ stato nuovamente il consigliere Pd Francesco Zuccherini ad intervenire per primo sulla pratica relativa alla variazione di bilancio. In merito agli emendamenti ha spiegato la ragione della votazione contraria in commissione legata alle criticità dovute al metodo seguito; gli atti, infatti, a firma del sindaco sono stati depositati nell’ultimo giorno utile, un minuto prima della scadenza del termine. Ciò non ha consentito alla commissione, dunque, di poterli analizzare per tempo.
Per ciò che concerne il merito, si rileva che il progetto Pinqua, mai discusso finora in Consiglio comunale, è un progetto importante per la città e per la riqualificazione di Ponte San Giovanni. In relazione a ciò l’opposizione condivide l’impegno in senso generale previsto nell’intervento, ma auspica che lo stesso possa essere concretamente illustrato e concordato con la cittadinanza tenuto conto del fatto che inciderà profondamente sul territorio.
Ciò che si auspica, quindi, è un’ampia partecipazione dentro e fuori il Comune. Da qui il voto di astensione sugli emendamenti.
In merito alla pratica generale, invece, Zuccherini ha confermato il voto contrario non condividendo la visione che sta alla base della manovra di bilancio e del programma dell’Amministrazione. “Credo che a fronte di significative risorse che dal Governo stanno arrivando agli Enti locali ed a Perugia, in forte controtendenza rispetto al passato, la città non stia cambiando come la giunta tende a ripetere nei suoi slogan”.
Anche Elena Ranfa (PD) ha sostenuto che i finanziamenti legati al progetto Pinqua sono importanti, ma altrettanto importante dovrà essere la partecipazione, ancora oggi in fase embrionale. Se infatti alcune idee contenute nei progetti sembrano buone, altre non convincono; ecco perché si auspica una partecipazione autentica, non come accaduto per il centro civico di Ponte San Giovanni.
Cristiana Casaioli (Progetto Perugia) ha sostenuto come, con l’avvento dell’Amministrazione Romizi, siano stati intercettati finanziamenti importanti per la città, che hanno consentito, grazie alla visione della giunta e della maggioranza, di mettere mano a molti ambiti per anni dimenticati. Il riferimento è all’edilizia scolastica, al quartiere di Fontivegge ed oggi a quello di Ponte San Giovanni.
Non si può dire quindi che la città non stia cambiando; il tutto nonostante l’Italia ed il mondo stiano attraversando uno dei periodi più bui della storia a causa della pandemia.
Su Ponte San Giovanni, Casaioli ha spiegato che il Pinqua rappresenta una grande occasione per riparare ad uno scempio del passato compiuto a causa di una cattiva gestione di risorse pubbliche.
Infine la consigliera ha rivendicato i meriti connessi al Pums, piano urbano della mobilità sostenibile, approvato nel corso della passata legislatura: “con questo atto siamo stati in grado di cambiare passo sul tema della mobilità presentando progetti di ampio respiro che, non a caso, sono stati premiati venendo ammessi a finanziamento; il riferimento è agli 87 milioni per il Brt, sistema innovativo, ed a tanto altro ancora. Ci sono quindi tutte le condizioni per esprimere un voto convintamente a favore degli atti odierni e dell’azione generale dell’Amministrazione”.