Il Consiglio ha approvato con 20 voti a favore (maggioranza), 3 contrari (Croce, Maddoli e Tizi) e 6 astenuti (opposizione) la variante al PRG, Parte Operativa e Parte Strutturale, per la localizzazione e realizzazione della linea Bus Rapid Transiti (BRT) e apposizione del vincolo preordinato all’esproprio.
Con questo atto, in sostanza, il Consiglio dà atto:
-che la Regione Umbria, con determinazione dirigenziale n. 9397 del 08.09.2023 del Servizio “Urbanistica, politiche della casa e rigenerazione urbana, tutela del paesaggio”, ha espresso parere favorevole in merito alla compatibilità della variante al PRG, Parte Strutturale, con le normative di settore e la pianificazione sovracomunale nel rispetto delle prescrizioni contenute nella stessa determina 9397/2023;
-ai sensi dell’art. 30 della L.R. 1/2015, della conformità della variante alle prescrizioni contenute nella determina 9397;
-il responsabile del procedimento ha prodotto una dichiarazione di accoglimento delle prescrizioni di cui alla suddetta determina specificando che “per gli aspetti eventualmente già non riscontrabili nel progetto definitivo di cui alla conferenza di servizi decisoria in corso, saranno recepiti nel progetto esecutivo”.
L’approvazione odierna fa seguito all’adozione della variante al prg (parte operativa e parte strutturale) avvenuta con delibera del Consiglio comunale del 28 settembre 2022 al fine di adeguare lo strumento urbanistico della città al nuovo sistema di trasporto.
Quello odierno, pertanto, è l’atto conclusivo del procedimento di variante urbanistica legata al progetto del Metrobus partito da circa un anno.
Il capogruppo IPP Fabrizio Croce, in coerenza con quanto fatto in precedenza, ha confermato il voto contrario sull’atto. Notiamo – ha detto -che la stessa celerità che viene seguita per produrre varianti necessarie per il brt non viene riproposta per produrre soluzioni affinché il trasporto pubblico locale si possa adeguare con questo sistema.
Il consigliere del PD Francesco Zuccherini ha ribadito che l’idea di ridurre il traffico potenziando i sistemi pubblici è condivisibile; ecco perché il gruppo di opposizione ha confermato un voto di astensione bonaria sulla pratica, non nascondendo, tuttavia, alcune criticità che si sono evidenziate nel progetto, soprattutto a causa della mancata partecipazione con la cittadinanza.
Per Zuccherini, pur trattandosi di un’opera molto costosa (110 milioni di euro), la stessa è stata pensata per una specifica zona della città (Castel del Piano-Fontivegge) perché, per sua conformazione, potrà passare solamente lì, ingenerando anche alcuni disagi (senso unico di via Settevalli) e non interagendo a sufficienza con gli altri sistemi di mobilità.
Altra criticità è legata ai parcheggi di scambio ed, in particolare, a quello individuato nell’area dell’ospedale, di difficile fruizione perché già oggi oberato.
Una forte contrarietà sulla pratica è stata espressa dal M5S tramite la capogruppo Francesca Tizi, secondo cui l’opera non contribuirà a superare i problemi di mobilità della città.
L’Amministrazione Romizi – ha proseguito – ha impiegato nove anni per presentare un unico progetto sulla mobilità alternativa, il Brt, di cui ancora oggi non è stata posta nemmeno la prima pietra. Sarà dunque un’eredità che verrà completamente lasciata alla futura giunta ed alla maggioranza cui spetterà il compito di rispondere alle inevitabili lamentele dei cittadini: è certo infatti che il Brt non ridurrà il traffico né sarà “rapido” se non nel nome.
Tizi ha evidenziato che il progetto stenta ancora oggi a decollare pur dovendosi concludere entro un anno; ciò significa che, a causa della contemporanea apertura di più cantieri in varie aree della città, ciò produrrà forti disagi all’utenza, peraltro mai coinvolta.
La consigliera di Progetto Perugia Cristiana Casaioli ha sostenuto che in tema di mobilità l’Amministrazione ha compiuto un grande salto di qualità approvando il Pums (piano urbano della mobilità sostenibile), atto ampiamente partecipato.
Il Brt, in particolare, è un sistema di trasporto pubblico locale conveniente che diverrà una delle linee portanti del tpl perugino; in questa linea esistono delle reti di adduzione che andranno ad intercettare la linea del Metrobus.
I 12 km del tracciato saranno in parte in sede propria ed in parte in sede promiscua, ma con percorrenza preferenziale tramite semafori in favore del brt proprio per facilitarne il passaggio. Si tratta, peraltro, di un mezzo che passerà con grande frequenza disincentivando così l’uso dell’auto privata, anche grazie alla presenza di diffusi parcheggi di interscambio. Infine con i 110 milioni di investimento, segnala Casaioli, verrà prodotto non soltanto un nuovo mezzo di trasporto ma verranno riqualificate intere aree da esso attraversate (strade, marciapiedi, parcheggi); il tutto ad impatto ambientale zero.