Di seguito il comunicato a cura della consigliera Francesca Tizi (M5s).
“Questa mattina è stato discusso in III Commissione il mio Ordine del Giorno sull’Alta Velocità a Perugia, aprendo così, anche in Comune, il dibattito sul tema.
Un argomento che mi sta molto a cuore, perché riuscire a introdurre l’Alta Velocità nella nostra città e migliorare l’intero sistema ferroviario regionale significa portare Perugia e l’Umbria fuori dall’isolamento in cui versano da decenni. Significa collegarle al resto d’Italia.
Ma per parlare di rilancio del nostro territorio bisogna guardare con occhio molto critico l’attuale quadro infrastrutturale umbro, tutt’altro che adeguato al terzo millennio: treni poco frequenti, maggior parte delle linee ferroviarie obsolete e a binario unico. Tutti fattori che incidono negativamente negli spostamenti di umbri, pendolari e turisti, per non parlare degli effetti negativi sull’economia.
Tra i punti chiave emersi oggi, anche grazie all’intervento dei rappresentanti dell’Associazione “Italia Nostra” e del Comitato “L’ultimo treno”, troviamo al primo posto l’inutilità per l’Umbria della realizzazione della stazione Medioetruria e ancor di più del suo posizionamento a Creti. Una Stazione che non porterà alcun vantaggio all’Umbria: Creti, infatti, oltre ad essere localizzata in un’altra regione, è praticamente immersa nel nulla, raggiungibile in auto o bus con almeno 50’ minuti di percorrenza. Una stazione, pertanto, non appetibile per l’Umbria e per i perugini ma, non si sa perché, fortemente voluta dall’attuale Giunta regionale Tesei.
Per promuovere l’economia regionale e il turismo, oltre che garantire agli umbri un trasporto ferroviario adeguato “a casa loro” bisognerebbe, invece, ampliare il servizio di AV già presente a Perugia verso nord, incrementando le corse giornaliere e lavorare all’implementazione di convogli ad Alta velocità anche verso il sud del Paese.
In questi ultimi anni, la politica ha saputo investire solo sul trasporto su gomma, ampliando superstrade, invece di modernizzare la nostra antica linea ferroviaria, che consente di viaggiare in alcuni tratti già a una velocità di 150 km orari e che con alcuni interventi strutturali potrebbe arrivare a 200 km orari, consentendo così ai treni di ridurre i tempi percorrenza a beneficio dei viaggiatori.
La discussione sull’Alta Velocità a Perugia è stata rimandata a nuova data per consentire al Sindaco e all’Assessore regionale Melasecche, che oggi non hanno partecipato ai lavori della Commissione, di intervenire al riguardo. Si potrà così affrontare anche l’argomento costi di finanziamento di una AV locale che, dai dati forniti dai nostri ospiti, sembrerebbero attestarsi sullo stesso livello degli attuali lentissimi treni regionali.
Una cosa oggi, però, è stata chiarita. L’Alta Velocità ferroviaria in Umbria e la stazione Medioetruria sono due facce della stessa medaglia, perché, come ha sottolineato l’architetto Fressoia, la medaglia è il trasporto ferroviario e il collegamento ferroviario di Perugia, dell’Umbria e del resto d’Italia, ma come in tutte le medaglie, le due facce sono antitetiche e i due argomenti sono reciprocamente escludenti: se si rafforza l’Alta Velocità dentro l’Umbria non serve la stazione Medioetruria, se invece si realizza quest’ultima, avremo un colpo gravissimo al sistema ferroviario regionale, cioè alla linea Terontola-Foligno-Orte”.