I capigruppo Lorenzo Mazzanti (Pensa Perugia) e Fabrizio Ferranti (Perugia per la Sanità Pubblica) hanno presentato un ordine del giorno per l’avvio di un progetto sperimentale di co-housing intergenerazionale nel Comune di Perugia. L’iniziativa mira a mettere in relazione due fasce sociali spesso fragili: anziani autosufficienti e studenti universitari fuori sede, favorendo una convivenza solidale e regolata.
“Con questo progetto – spiegano Mazzanti e Ferranti – vogliamo proporre una risposta concreta a due bisogni sociali diffusi: la solitudine degli anziani e il disagio abitativo degli studenti. Il co-housing intergenerazionale rappresenta un’occasione per valorizzare risorse già presenti sul territorio e generare nuove forme di solidarietà.”
Il modello proposto si ispira a esperienze già realizzate con successo, come quella della Regione Lombardia in collaborazione con l’Università di Pavia e soggetti del terzo settore. In queste esperienze, la convivenza tra over 65 e giovani ha prodotto benefici significativi in termini di qualità della vita, inclusione sociale e sostenibilità abitativa.
L’ordine del giorno impegna la Giunta comunale a:
-Avviare una sperimentazione in collaborazione con ADISU Umbria e l’Università degli Studi di Perugia;
-Coinvolgere enti del terzo settore per la gestione, la formazione e il tutoraggio dei partecipanti;
-Richiedere cofinanziamenti alla Regione Umbria e/o ad ADISU per sostenere l’intervento;
-Individuare una figura comunale di riferimento per il coordinamento e il monitoraggio del progetto;
-Definire, insieme ad ADISU, i criteri di selezione degli studenti, dando priorità a coloro che vivono in condizioni di disagio abitativo.
“È una proposta concreta, sostenibile e facilmente attuabile – concludono i due capigruppo –. Un progetto che unisce persone, riduce le fragilità e rafforza il senso di comunità. Perugia può diventare un esempio positivo di innovazione sociale su scala nazionale.”