Nella giornata dell’8 febbraio, all’interno della stazione ferroviaria di Ponte San Giovanni, si è tenuto l’incontro istituzionale per dare il via formalmente ai lavori di riqualificazione del tracciato ferroviario Ponte San Giovanni-Terni.
Presenti alla conferenza stampa il ministro delle infrastrutture Matteo Salvini, la presidente della regione dell’Umbria Donatella Tesei, l’assessore regionale ai trasporti Enrico Melasecche, l’amministratore delegato e direttore generale di Rfi Gianpiero Strisciuglio.
Per il Comune di Perugia ha partecipato l’assessore alla sicurezza Luca Merli.
L’INTERVENTO
Gli interventi – ha spiegato l’a.d. Strisciuglio – riguarderanno circa 85 km di linea con rimozione dei binari, degli scambi e del pietrisco esistenti con successiva sostituzione degli stessi. Si procederà al rinnovo di circa 200 km di rotaie, 180mila traversine e 250mila metri cubi di pietrisco.
Partendo da Ponte San Giovanni in direzione Terni, il cantiere procederà ad una media di 500-1000 metri al giorno con 120 tecnici ed operai impegnati.
L’investimento per il cantiere di armamento è di circa 85milioni di euro, finanziati con fondi pnrr; il termine lavori è fissato al dicembre 2024. Il completamento dell’opera è fissato per il 2026 con 78 milioni di euro stanziati nel pnrr e 100milioni già previsti in legge di bilancio.
Programmati sulla tratta, come interventi successivi, la manutenzione delle opere civili, l’upgrade tecnologico con installazione del sistema ERMTS, la sistemazione della linea di contatto di alimentazione dei terni ed i sistemi di informazione al pubblico in stazione: per tutti la fine lavori è fissata a giugno 2026.
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“Oggi è una giornata di festa – ha sottolineato l’assessore alla sicurezza Luca Merli presente all’incontro in rappresentanza del Comune di Perugia – perché prende il via concretamente un’opera infrastrutturale determinante per la città di Perugia e per l’Umbria tutta. Dopo un lungo periodo di degrado e dismissione la nostra linea ferroviaria, grazie all’impegno di Rfi e della Regione Umbria, potrà tornare a splendere divenendo punto di riferimento non soltanto per i residenti, ma anche per i numerosi turisti che giornalmente visitano le nostre città alla scoperta delle infinite bellezze di cui dispongono i nostri territori. Grazie dunque ad Rfi, alla regione dell’Umbria nelle persone della presidente Tesei e dell’assessore Melasecche per aver sempre creduto in questo progetto ed aver impegnato tempo e risorse per metterlo in atto, grazie al Governo nazionale, rappresentato oggi dal ministro Salvini, per aver sostenuto questa iniziativa che consentirà, unitamente alle altre in corso, di cancellare lo storico isolamento di cui la nostra terra ha, purtroppo, sempre sofferto. Come Amministrazione comunale siamo a fianco delle istituzioni impegnate in questa sfida che può fare la differenza”.
INTERVENTI
Per l’assessore Enrico Melasecche quella odierna è una giornata che verrà ricordata perché parte ufficialmente il rilancio della dorsale ferroviaria umbra. Per ottenere questo risultato – ha continuato – si è lavorato duramente con idee nuove ed una visione strategica in perfetta sinergia tra tutte le istituzioni coinvolte. Ecco la ragione per la quale oggi idealmente tutti i Comuni dell’Umbria sono presenti all’evento.
Melasecche ha annunciato che l’impegno della regione per l’ammodernamento delle infrastrutture non si ferma qui. A breve verrà presentato il progetto per la realizzazione della stazione ferroviaria presso l’aeroporto; inoltre si continuerà a lavorare su quello relativo alla Orte-Falconara e sul nodo di Perugia considerata assoluta priorità. Tutto questo, unito all’approdo dell’alta velocità nei pressi del territorio umbro a Creti in Toscana, contribuirà a combattere lo storico isolamento della regione.
Anche per la presidente Donatella Tesei quella odierna è una giornata importante sia per la Regione che per la città di Perugia in particolare. Tesei ha riferito che tra i principali impegni del suo mandato vi è stato quello di risolvere il problema dell’isolamento infrastrutturale del territorio; un tema determinante perché solo le infrastrutture producono sviluppo economico.
Oggi – ha proseguito – parte un’opera straordinaria che, al termine, restituirà ai cittadini una vera e propria metropolitana di superficie, fondamentale per gli umbri e per i turisti visto che andrà a toccare i principali borghi della regione, ricchi di bellezze.
Soddisfatto anche il ministro Matteo Salvini che ha parlato di “bella giornata” visto che oggi si apre concretamente un cantiere che contribuirà a favorire il collegamento tra nord e sud.
Pensare che, dopo anni di abbandono e dismissione, entro due anni l’Umbria si ritroverà un asse ferroviario completamente riqualificato e valorizzato in tutta la sua lunghezza rappresenta per la regione una conquista importante.
Salvini, per l’occasione, ha anche annunciato che proprio nella giornata di ieri è stato perfezionato il contratto di programma con Anas all’interno del quale sono previsti investimenti in Umbria per un totale di 250milioni di euro, di cui 42 per il raddoppio delle rampe di Ponte San Giovanni sulla superstrada/raccordo. Il ministro ha quindi espresso l’auspicio di poter tornare in futuro a Perugia per inaugurare l’avvio di altre opere strategiche, come il nodo, la stazione presso l’aeroporto, l’Orte-Falconara.
Ha poi ringraziato Rfi e Regione Umbria per il lavoro svolto, ma anche l’Amministrazione comunale per l’impegno profuso per la riqualificazione di aree complesse come Fontivegge dove si è lavorato, nel contempo, per contrastare l’illegalità anche tramite la creazione di un nucleo specifico della polizia locale.
Secondo il pensiero di Salvini, a differenza di altri temi, quello delle infrastrutture deve unire e non separare, tanto più se si tratta di un’opera, come quella odierna, che fa bene all’ambiente, mantenendo allo stesso tempo l’equilibrio sociale.
Infine il ministro e vice premier, nel sottolineare che il proprio incarico ma anche quello dei sindaci rappresenta (usando le parole di Vasco Rossi) “una vita spericolata” ha espresso soddisfazione per la presenza all’incontro di un comitato (chi salverà Ponte San Giovanni) che dice sì ad un’opera determinante per il territorio come è il nodo.