Consiglio comunale: il 5 maggio la seduta
Consiglio comunale: il 5 maggio la seduta
I consiglieri Volpi, Fruganti (FdI) e Varasano (Progetto Perugia), nella seduta del Consiglio comunale dell’11 aprile, hanno presentato una interrogazione per conoscere il futuro del Centro per le Famiglie della Zona sociale 2– Città famiglia, con sede a Perugia in via Diaz (Madonna Alta), servizio di ascolto, supporto, informazione e consulenza professionale a titolo gratuito rivolto alle famiglie e ai bambini dei comuni di Perugia, Torgiano e Corciano, tramite una serie di attività svolte da personale qualificato.
Dalla fine del 2023 – ha ricordato in aula la consigliera Fruganti – il Centro per le Famiglie, che ha di fatto proseguito le attività, seppure in forma modificata, del Family Hub con i fondi di Agenda Urbana, svolge i suoi servizi mediante l’Acli Provinciale di Perugia, che ha partecipato all’avviso di co-progettazione finanziato con fondi del Dipartimento Ministeriale per le politiche familiari che terminerà, salvo proroga, al 30 aprile 2025. In questo periodo di attività sono state centinaia le famiglie che, a vario titolo, hanno beneficiato dei servizi offerti dal Centro. Con l’avvicinarsi della scadenza dell’appalto, ai consiglieri risulta che l’utenza abbia manifestato ai gestori del centro la preoccupazione per il venire meno di servizi fondamentali.
Ai consiglieri peraltro risulta che nelle more del Bilancio 2024 siano presenti e non utilizzati i fondi del Dipartimento Ministeriale per le Politiche Familiari relative alla scorsa annualità che consentirebbero di garantire il mantenimento della struttura così come attualmente operante. In aula è stato anche domandato se sussista la possibilità, come emerso in passato, di destinare al servizio una quota parte delle somme di Agenda Urbana.
I consiglieri hanno quindi chiesto se l’Amministrazione intenda mantenere l’operatività del Centro per le famiglie della Zona sociale 2, il cui appalto è in scadenza al 30 aprile 2025, se ne ritenga meritevole la prosecuzione senza interruzione e quali siano gli eventuali orientamenti in merito ai servizi legati alla famiglia a fronte dei fondi stanziati.
Nel rispondere all’interrogazione, l’assessora alle politiche sociali Costanza Spera ha premesso che il Centro per le famiglie è un servizio essenziale che nessuno intende smantellare e, anzi, è in corso un potenziamento. Se il Centro ha svolto attività importanti e riconosciute per rispondere alle esigenze delle famiglie e del territorio, secondo l’assessora ad oggi c’è però stato scarso coordinamento con gli uffici di cittadinanza, e di conseguenza con il servizio sociale, e con le scuole del territorio. Tale aspetto va invece valorizzato per intercettare con maggiore efficacia le famiglie in condizioni di disagio e difficoltà, le prime a cui l’amministrazione ritiene di dover dare una risposta strutturale. Per il futuro, Spera ritiene che il servizio vada ancora affidato con un avviso di co-progettazione e che sarà fondamentale coordinarne le azioni con le numerose realtà che metteranno in campo progetti contro disagio giovanile, esclusione e povertà educativa.
Spera ha poi reso noto che il Comune ha vinto un bando grazie a cui la Zona sociale 2 potrà contare su 3 milioni per attività rivolte anche a famiglie giovani e che necessiteranno di un coordinamento significativo con il Centro per le famiglie.
E’ stato confermato che il contratto in essere con Acli, finanziato dal Fondo Politiche per la famiglia, aveva una durata di 18 mesi a decorrere dal 30 ottobre 2023 e la scadenza è pertanto a fine mese. Questi gli ulteriori aggiornamenti ritenuti utili da Spera: il 3 marzo 2025 è stato pubblicato il decreto di riparto del Fondo anno 2024, con un ritardo strutturale di circa un anno. L’importo complessivo previsto per la Regione Umbria è di circa 470mila euro da destinarsi alla costituzione e al potenziamento dei centri per la famiglia. La Regione ha 90 giorni dalla pubblicazione del decreto per procedere al riparto tra le 12 zone sociali dell’Umbria. In attesa di conoscere l’ammontare delle risorse disponibili per la Zona sociale 2, le intenzioni dell’amministrazione comunale sono la prosecuzione del servizio e il suo potenziamento. Visto che la vecchia gara non prevedeva il prolungamento, sarà pubblicata una manifestazione di disponibilità per un affidamento diretto per coprire un periodo transitorio. In più, Agenda urbana, come già considerato anche dalla precedente amministrazione, rende possibile l’allargamento del servizio tramite l’individuazione di ulteriori centri per la famiglia, sicché le attività saranno previste anche a Sant’Erminio e San Sisto.
L’assessora, in conclusione, ha precisato che molte delle attività previste nell’ambito del Centro per le famiglie sono inserite anche nel progetto Consultori 2.0, promosso dalla stessa realtà che ha in gestione il Centro. Grazie a una maggiore capillarità, in questo modo sono state intercettate altre 80 famiglie di fatto potenziando l’attività del Centro. Spera ha espresso l’auspicio che sia proposta una interrogazione parlamentare affinché il governo sia più celere nei trasferimenti diretti alle amministrazioni comunali attraverso il riparto dei fondi per i servizi che sono chiamate a erogare.