Approvato il rendiconto anno 2024

date
28 aprile 2025
- Cristiano Mazzone
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Il consiglio comunale, nella seduta del 28 aprile 2025, ha approvato con 19 voti a favore e 10 astenuti il rendiconto relativo all’anno 2024.
La pratica è stata illustrata dall’assessora al bilancio Alessandra Sartore.
Il rendiconto – ha detto Sartore – che raccoglie le voci relative al conto economico, al bilancio patrimoniale e alla gestione delle risorse, mostra un saldo positivo di 164 milioni di euro.
L’assessora ha posto l’accento sulla solidità delle finanze comunali, con un avanzo di amministrazione di 24 milioni di euro destinato agli investimenti.
Le entrate tributarie, che rappresentano il 48% del totale, e i trasferimenti correnti dalle amministrazioni centrali sono risultati le principali fonti di risorse per il Comune e sono così suddivise:
Titolo 1 – Entrate tributarie, contributivi e perequativi euro 147.667.799,15 (48,95%)
Titolo 2 – Trasferimenti correnti 22.075.360,98 (7,3%)
Titolo 3 – Entrate extra tributarie 33.548.845 (11,12%)
Titolo 4 – Entrate in C/C Capitale 56.616.333,19 (17,77%)
Titolo 5 – Entrate da riduzioni att. finanziarie 6.180.774,55 (2,04%)
Titolo 6 – Accensione prestiti 7.760.774,55 (2,5%)
Titolo 7 – Anticipazione di cassa 0
Titolo 9 Entrate C/Terzi e partite di giro 30.794.090 (10,20%)
Totale entrate 301.643.977,58
A questo si aggiunge il recupero dell’evasione per un totale di 10 milioni e 300 mila euro.
Inoltre, la gestione dei residui e l’applicazione prudenziale del fondo crediti di dubbia esigibilità, che ha visto un incremento del milione rispetto all’anno precedente, sono stati punti di attenzione, ma con un controllo molto rigoroso.
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Per quanto riguarda le spese, nel 2024 sono stati destinati 277 milioni di euro, con il Comune che ha ridotto significativamente il ricorso a mutui, con un indebitamento totale che si è mantenuto stabile rispetto agli anni precedenti.
La descrizione delle spese è cosi rappresentata:
Missione 1- Servizi istituzionali, Generali e di Gestione 48.387.940,75 (17,46%)
Missione 2- Giustizia 48.996,99 (0,02%)
Missione 03 – Ordine Pubblico e Sicurezza 7.313.757,37 (2,64%)
Missione 4 – Istruzione e Diritto allo studio 22.113.500,77 (7,98%)
Missione 5- Tutela e valorizzazione dei beni e attività culturali 7.241.936,13 (2,61%)
Missione 6- Politiche Giovanili, Sport e Tempo Libero 3.518.320,01 (1,27%)
Missione 7- Turismo 848.253,26 (0,31%)
Missione 8 – Assetto del Territorio ed Edilizia Abitativa 6.077.012,34 (2,19 %)
Missione 9 – Sviluppo sostenibile e Tutela del territorio e dell’ambiente 57.158.596,99 (20,63%)
Missione 10 – – Trasporti e Diritto alla Mobilità 54.444.787,80 (19,65%)
Missione 11- Soccorso civile 2.892.310,04 (1,04 %)
Missione 12 – Diritti Sociali, Politiche Sociali e Famiglie 28.500.945,08 (10,29%)
Missione 13 – Tutela della salute 810.466,49 (0,29%)
Missione 14 – Sviluppo Economico e Competitività 1.272.897,01 (0,46%)
Missione 50 Debito pubblico 5.663.511,28 (2,04%)
Missione 60 – Anticipazione finanziarie 0
Missione 99 Servizi conto terzi 30.794.090,02 (11,11%)
Riassumendo: 59 milioni e 300mila euro per investimenti, 43 milioni e 380mila per FPV (investimenti in corso), 6 milioni e 449 mila euro di avanzo vincolato.
L’assessora ha infine evidenziato l’efficienza nella gestione della tesoreria, con un saldo positivo di cassa e una gestione dei pagamenti che ha visto il Comune pagare le fatture in anticipo rispetto ai termini stabiliti, contribuendo al buon stato della liquidità dell’ente.
Questo rendiconto dimostra la capacità del Comune di Perugia di mantenere un bilancio equilibrato e gestire efficacemente le risorse finanziarie, supportando al contempo gli investimenti per lo sviluppo della città.
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Il consigliere Leonardo Varasano (Progetto Perugia) ha sottolineato che in commissione sono emersi elementi di interesse, ribadendo che quello in esame è un bilancio sano che viene da lontano. Riscontriamo quindi un dato positivo che deriva da 2 fatti: assottigliamento consentito dei crediti di dubbia esigibilità e, dall’altra parte, una partita legata ad alcuni progetti.
Varasano ha detto, tuttavia, di non aver trovato opportuno che si sia comunicato sui social di aver rinvenuto risorse per 28 milioni “nelle pieghe del bilancio”, perché ciò non è esatto. In commissione infatti è stato spiegato dai tecnici che queste risorse non potevano essere utilizzate in precedenza perché, da un lato, non si poteva ancora ridurre il monte dei debiti di dubbia esigibilità e, dall’altro, vi erano progetti, anche lontani nel tempo, che richiedevano tempi tecnici per poter essere chiusi.
Infine il consigliere ha rivolto un invito a spiegare queste operazioni nella sede consiliare preposta evitando di farlo sui social.
Il consigliere Edoardo Gentili (FI) ha parlato di bilancio consuntivo “a metà” perché una parte di esso è frutto della gestione della passata amministrazione. Vista la presenza nella manovra di tanti elementi positivi, va rimarcato che ciò è prodotto di un grande lavoro svolto nei passati 10 anni, perché non è pensabile che ciò sia maturato in solo 6 mesi di consiliatura.
Gentili ha però espresso forte critiche per la comunicazione sul punto fatta fin dal 3 aprile sui social da membri della maggioranza che hanno parlato di 28 milioni “ritrovati” nel bilancio; una comunicazione politica che aveva un senso essendo stata prodotta in un periodo coinciso con l’adozione di una manovra fiscale regionale penalizzante per i cittadini.
Tuttavia tale comunicazione ha creato confusione e non è stata rispettosa dei tempi e delle sedi istituzionali opportune.
Gentili, a fronte di queste risorse aggiuntive e dei dati positivi del bilancio, ha quindi chiesto all’Amministrazione di utilizzarle per riequilibrare alcune scelte della giunta Ferdinandi che vanno in direzione dell’aumento della pressione fiscale: il riferimento è alle spese di cancelleria, alla tassa di soggiorno, ai costi per l’utilizzo delle sale pubbliche.
Marko Hromis (PD) nel ringraziare assessora ed uffici per il lavoro svolto, ha detto di non ritenere giusto “tirare per la giacchetta” questi ultimi per motivi di propaganda politica.
Nel merito ha spiegato come maggioranza e giunta abbiano più volte riconosciuto di aver ricevuto in dote un bilancio sano da cui poter ripartire per fare un lavoro di continuità col passato ma anche in discontinuità con esso soprattutto in relazione al metodo seguito.
C’è stata una gestione maggiormente attenta dei residui attivi e passivi, un lavoro certosino sul fondo crediti di dubbia esigibilità, una spesa per investimenti pro capite in aumento, nonché un avanzo di amministrazione molto rilevante.
Ciò ha prodotto 28 milioni di euro in più di avanzo che saranno utili per migliorare i servizi e la qualità della vita dei cittadini. Tali fondi sono stati individuati tramite un attento lavoro di ricerca ed analisi, sprigionando alla fine energie e risorse come non era stato fatto in precedenza.
Per Hromis quindi, quella in esame è una manovra frutto di una gestione concreta ed innovativa sia nel metodo di lavoro che nei contenuti.
Lorenzo Mazzanti (Pensa Perugia) ha parlato di pratica frutto di una gestione attenta, responsabile e lungimirante. Grazie ad un attento e minuzioso lavoro di analisi svolto sui bilanci passati, l’assessora Sartore, insieme agli uffici, è riuscita a liberare 28 milioni di euro a disposizione dell’Ente. Ciò non è frutto del caso ma dell’impegno quotidiano, della giusta valorizzazione del patrimonio pubblico e della corretta gestione delle finanze pubbliche.
Quindi per il capogruppo sarà ora possibile con questa manovra affrontare sfide importanti, sostenere nuovi progetti, rispondere ai bisogni sociali crescenti; tutto questo senza mettere a rischio i conti.
Rispondendo a Gentili sul tema della pressione fiscale, Mazzanti ha ricordato che a livello nazionale questa è in crescita rispetto al passato, pur non accompagnandosi a contemporanei dati positivi sotto il profilo economico e lavorativo
Il consigliere Nicola Paciotti (PD) ha confermato che sul bilancio è stato seguito, a partire dall’attuale consiliatura, un metodo innovativo che porterà i suoi frutti soprattutto in futuro. Paciotti ha rimarcato che la situazione del bilancio è solida, anche in virtù del lavoro svolto in passato, ma soprattutto in considerazione dell’ulteriore lavoro svolto dall’attuale governo della città che ha consentito di ingenerare nuove risorse. Ciò è frutto di precise scelte politico-amministrative e non certo, come detto dall’opposizione, delle mere tempistiche legate a progetti.
Su tutte le partite spicca la corretta gestione del fondo crediti di dubbia esigibilità: se la legge impone un tetto minimo per tale fondo, non si comprende come mai in passato tale tetto sia stato superato, ingessando risorse che potevano invece essere impiegate per la città.
Il consigliere Federico De Salvo (Anima Perugia) ha parlato di onestà intellettuale: quando abbiamo ereditato – ha detto – la città dopo 10 anni di governo, abbiamo ricevuto un bilancio positivo. Nel momento in cui oggi si liberano risorse ulteriori per 24 milioni, esse devono essere riconosciute come tali, senza bisogno di appropriarsene tramite una banderuola politica, bensì quale frutto di competenze che sono state messe a disposizione della città.
In merito al tema delle tasse, De Salvo ha sostenuto che elevarle per chi se le può permettere è specchio di civiltà perché consente di garantire servizi per la comunità.
La consigliera Margherita Scoccia ha preannunciato un voto di astensione sull’atto in quanto tiene conto del fatto che si tratta di un bilancio frutto di un percorso condiviso col passato. Ciò si lega ad una constatazione di fondo: è stato possibile individuare e liberare fondi per 28 milioni di euro perché si sono chiusi importanti investimenti assunti dalla precedente amministrazione che ha deciso di puntare sulla città e sulla sua economia.
L’auspicio ora è che tali risorse vengano spese nella maniera giusta, dando ristoro ad un territorio che in questo momento ne ha assoluto bisogno.
Lorenzo Falistocco (Avs) ha parlato di una giunta comunale composta di tante competenze che è riuscita a liberare risorse e che ora sta affrontando la sfida di saperle spendere nella maniera giusta. Non si possono negare in questa partita elementi tecnici, il primo dei quali è quello delle tempistiche: la giunta è riuscita a portare il rendiconto in Consiglio comunale facendo sì che ci fossero dei tempi per analizzare al meglio queste risorse, liberandone di nuove.
Oggi – ha concluso – siamo di fronte ad una bella prova di competenze di una giunta che sa coniugare pragmatismo e visione.
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