Capodanno 2026: i provvedimenti sulla sicurezza
Unisoni da 20 anni: il concerto il 4 gennaio a San Pietro
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Il Consiglio ha approvato con 20 voti a favore e 5 contrari il bilancio di previsione relativo al triennio 2026-2028.
LA RELAZIONE DELL’ASSESSORA SARTORE
Elaborato in coerenza con gli indirizzi strategici del DUP e nel rispetto degli equilibri previsti dalla normativa vigente, – ha evidenziato l’assessora Alessandra Sartore – è un bilancio che conferma la volontà dell’Amministrazione di mantenere un assetto finanziario improntato alla sostenibilità e alla tutela dei cittadini e che conta € 224.777.181,51 di spesa corrente e € 44.756.604,50 di spese per investimenti per l’anno 2026, per un totale generale, insieme agli altri titoli di spesa, di € 395.857.646,58.
Per tutto il triennio non sono previsti incrementi delle aliquote dei tributi comunali. Le imposte e le addizionali rimangono quindi confermate nei livelli attualmente vigenti, in linea con l’obiettivo di garantire stabilità ai contribuenti e preservare la capacità di spesa delle famiglie.
Una scelta rigorosa e di responsabilità, in un contesto nel quale i bilanci degli enti pubblici oggi affrontano una pressione crescente sul bilancio corrente a causa dell’elevata crescita della spesa per l’acquisto di beni e servizi insieme all’aumento della spesa del personale, che pesano in modo significativo sulle risorse disponibili.
Sul fronte TARI 2026 si è in attesa della validazione del PEF 2026–2029 da parte dell’Autorità Umbra per Rifiuti e Idrico, ma nei prossimi mesi l’Amministrazione avvierà il percorso di revisione del regolamento comunale, con l’obiettivo di innalzare le fasce ISEE di accesso alle esenzioni e alle agevolazioni 2026 e quindi ampliare la platea delle famiglie che potranno beneficiare di un sostegno concreto, che già in questo 2025 sono state accolte e finanziate nella sua totalità.
Il Bilancio prevede quindi il mantenimento dei servizi essenziali in tutti i settori strategici dell’Ente, assicurando la continuità dei servizi alla persona, dell’offerta educativa e delle attività di rilevanza sociale. Il quadro delle risorse correnti, integrato dalle componenti del Fondo di Solidarietà Comunale, consente di salvaguardare le funzioni fondamentali senza incidere sulla fiscalità locale.
Durante la seduta, insieme allo schema di bilancio, l’Assessora Sartore ha dato lettura anche dell’elenco 2026 riferito al piano triennale delle opere e dei lavori pubblici, con interventi fra i quali, per viabilità e trasporti, il rifacimento della segnaletica stradale orizzontale e verticale per circa 462mila euro, riqualificazione di strade, marciapiedi e mobilità sostenibile per più di 4 milioni di euro. Fra le opere pubbliche diversi interventi di agenda urbana, ma anche il secondo stralcio dell’intervento di recupero del teatro Turreno per più di 4 milioni di euro. Il settore Ambiente prevede interventi come manutenzione alberature e riqualificazione del patrimonio arboreo cittadino per più di 700mila euro, insieme a numerose altre opere anche nei settori quali edilizia scolastica, impianti sportivi e non solo.
Prosegue anche il percorso di riduzione del debito comunale, con un livello di indebitamento che resta pienamente sostenibile. Gli equilibri di bilancio sono rispettati e la programmazione degli investimenti rimane coerente con le priorità dell’Ente.
“Il Bilancio 2026–2028 conferma un’impostazione rigorosa e prudente – conclude l’assessora al Bilancio, Alessandra Sartore – nessun incremento della pressione fiscale, salvaguardia dei servizi e attenzione alle fasce economicamente più fragili. La nostra è una gestione attenta, ma capace di mettere al centro le persone e che guarda al futuro della città di Perugia.”
I DATI
L’equilibrio complessivo della manovra è pari a 393,8 milioni sia per ciò che concerne le entrate che le spese di competenza.
In merito all’equilibrio corrente, le entrate si attestano su 219 milioni, le spese su 224milioni. Le quote capitale prestiti sono 4,9 milioni, il totale avanzo applicato a parte corrente è di 8,6 milioni. I proventi per permessi a costruire si attestano su 1,5 milioni.
Per ciò che riguarda l’equilibrio di cassa, il saldo presunto al 1 gennaio 2026 è di 65milioni, gli incassi previsti nel 2026 sono pari a 394milioni, i pagamenti 453milioni, con un saldo finale di 7milioni. Va segnalato che nel 2025 è stato mantenuto in modo costante l’equilibrio di cassa, senza necessità di ricorrere all’anticipazione di tesoreria e con rispetto dei termini di pagamento
Nel confronto (2025-2026) della parte entrata, emerge che il totale generale nel 2025 era pari a 583milioni, mentre nel 2026 è di 393milioni (meno 189milioni).
Le entrate correnti (219milioni) sono composte da entrate tributarie per 152milioni, trasferimenti per 32milioni ed entrate extratributarie per 34milioni.
Le principali entrate tributarie sono: imu 38,4 milioni (38,2 nel 2025), tari 55,5 (55 nel 2025), addizionale irpef 21,3 (20,6), imposta di soggiorno 1,6 (1,2), fon do solidarietà 27,7 milioni (27,4), recupero evasione 9 milioni (8 milioni nel 2025).
Tra le entrate extratributarie si segnala: gestione dei beni (14,4 milioni), vendita dei servizi (7,9).
Entrando nel dettaglio dell’imu, le cui aliquote per il 2026 sono confermate nella stessa misura del 2025, il confronto tra i vari anni certifica che nel 2023 l’accertato era pari a 38,8 milioni, 38,1 nel 2024, 38,2 nel 2025, fino al 38,4 previsto per il 2026.
La tari, sulla base del piano economico finanziario (PEF) redatto si attesta su 55,5 milioni.
L’addizionale irpef registrava nel 2023 un gettito di 18,3 milioni, nel 2024 18,9, nel 2025 20,6, mentre quello previsto per il 2026 è di 21,3 milioni sulla base del principio contabile della competenza finanziaria e tenendo conto del gettito incassato definitivamente per il 2023.
Si ricorda che l’aliquota (unica) addizionale è pari allo 0,8% dal 2013. Fascia di esenzione per reddito complessivo pari o inferiore ad € 12.500
Il fondo di solidarietà comunale (che ha sostituito i trasferimenti statali) è pari a 27,7 milioni di cui 22,6 di quote comunali o ex comunali (ossia 7,5 gettito imu e 15,1 milioni ristoro dei minori introiti imu-tasi per il 2025), e 5 milioni di quote Stato.
Il canone unico patrimoniale nel 2026 è di 5,4 milioni, contro i 5 del 2025, 5,9 del 2024, 4,7 nel 2021.
L’imposta di soggiorno si attesta nel 2026 su 1,6 milioni; nel 2025 era 1,2, mentre nel 2024 1milione, nel 2023 987mila, nel 2022 688mila. Verrà destinata per 212mila euro allo sviluppo e valorizzazione turismo, per 1,3 milioni ad attività culturali, per 78mila euro ad altre voci legate al turismo.
Il recupero evasione fiscale, indicato in 8,4 milioni per il 2026, riguarda principalmente l’imu (6,5 milioni), il canone (1,2 milioni) e la tari (700mila). E’ previsto un accantonamento a titolo di fondo crediti di dubbia esigibilità 2026 per il recupero dell’evasione di € 6.614.736,81, per i tributi e di € 101.154,51 per il canone
Le sanzioni per violazioni del codice della strada sono nel 2026 pari a 6,8 milioni contro i 6,5 del 2025; anche nel 2023 erano pari a 6,8 milioni.
In merito alla vendita di servizi, le voci principali sono: mense scolastiche (1,9 milioni), servizi cimiteriali (1,7 milioni), rette asili/centri estivi (1,2 milioni).
L’autonomia tributaria del Comune nel 2026 risulta pari al 69,52% (70,86 nel 2025), quella finanziaria è dell’85,29 (86,30 nel 2025), mentre la dipendenza erariale è del 14,71% (13,69%). L’incidenza pro capite delle entrate tributarie è di 927,41 euro (912,26 nel 2025), mentre l’incidenza dei trasferimenti correnti è di 196,25 (176,29).
I finanziamenti sono pari a 44,7milioni nel 2026, 28,8 nel 2027 e 12,2 nel 2028. Nel 2026 le fonti degli stessi sono principalmente contributi (13,1), alienazioni di beni (4,9 milioni), mutui (4 milioni).
Entrando nel dettaglio della spesa corrente, pari a 224milioni (erano 246milioni nel 2025), le voci principali che la compongono sono: acquisti beni e servizi (132milioni), redditi da lavoro dipendente/spesa per il personale (47,5 milioni), altre spese (25,6).
In merito al personale per il 2026 sono previste risorse per nuove assunzioni per 1milione, mentre nel 2027 sono 2,5 milioni e nel 2028 4,2 milioni. Largamente rispettati i limiti di legge sia per la spesa media che per il ricorso al tempo determinato.
Il fondo crediti di dubbia esigibilità si attesta nel prossimo triennio 2026-2028 a 20milioni di euro per ciascun anno; ciò si aggiunge alla quota già accantonata al 31 dicembre 2024 di 87,4 milioni.
Nell’ambito della spesa corrente, ecco le missioni e programmi più significativi: polizia locale (7,8 milioni), istruzione (15,8 milioni), attività culturali (4,7 milioni), politiche giovanili e sport (2,4 milioni), turismo (2.2), ambiente (2,1), rifiuti (50,8), tpl (21milioni), infrastrutture e viabilità (10,8milioni), asili (6.9 milioni).
Mutui: nel 2026 sono previsti mutui per 4 milioni, la spesa per interessi passivi darà del 1,01% (al di sotto del limite di legge pari al 10%).
L’indebitamento si attesta nel 2026 su 932milioni, nel 2027 su 93,5 milioni e nel 2027 su 93milioni, in calo rispetto al 2025 (94,2) ed al 2024 (101). L’incidenza pro-capite del debito residuo al 31.12.2024 è pari ad € 615,65
La dinamica del debito evidenzia un totale di oneri finanziari e quota capitale di 8,6 milioni nel 2026, 8,1 nel 2027 e 2028, in calo rispetto a 11milioni del 2025 e 9,6 del 2024.
Le spese per rimborso prestiti sono 4,9 milioni, di cui 4,8 per mutui e simili.
La spesa in conto capitale è di 44,7 milioni, di cui 38milioni per investimenti fissi lordi.
Il programma triennale opere pubbliche contenente tutti i lavori superiori ai 150mila euro, prevede investimenti per il 2026 di 53,6 milioni, 26,5 per il 2027 e 4,2 milioni per il 2028 per un totale di 84,4 milioni. Finanziati principalmente con entrate destinate per legge (57,5 milioni), mutui (16milioni) e bilancio comunale (8,7 milioni).
Ecco i principali interventi relativi al 2026: Ponte sul fiume Tevere a Pontevalleceppi – primo stralcio (2,7 milioni), agenda urbana-potenziamento ciclabili e zone 30 (2,6 milioni), adeguamento strade comunali – programma 2025 (3,7 milioni), recupero Turreno – contributi regionali (8,7 milioni), recupero villa Urbani (1,6 milioni), agenda urbana- piazza Martinelli (3milioni), agenda urbana – centro due torri (1,3), agenda urbana-Sant’Erminio (1,3), agenda urbana -teatro Brecht e biblioteca Penna (1,6), nuovo forno crematorio (1,5), rifunzionalizzazione stadio Curi (1,5), adeguamento sismico scuola Volumnio (9,4 milioni), adeguamento sismico scuola Silone (2milioni), adeguamento difese fiume Tevere a Ponte San Giovanni (1milione), agenda urbana-cintura del verde a San Sisto (981mila).
EMENDAMENTI
Cinque gli emendamenti pervenuti: i quattro a firma della sindaca Vittoria Ferdinandi sono stati approvati, mentre quello proposto dal consigliere Edoardo Gentili (Forza Italia) è stato respinto.
Eccoli nel dettaglio:
emendamento 1 (sindaca): acquisizione contributi del ministero per il progetto “scuole sicure” 2025-2026 (campagna informativa e distribuzione di materiali informativi nelle scuole) per 34mila euro circa e relativa spesa;
emendamento 2 (sindaca) acquisizione contributi regionali per progetti di vita indipendente e relativa spesa per 256mila euro nel 2026 e 108mila nel 2027;
emendamento 3 (sindaca): modifiche tecniche per errori materiali al prospetto dell’allegato A al bilancio di previsione e nella nota integrativa;
emendamento 4 (sindaca): recepimento negli stanziamenti del bilancio di previsione 2026-2028 della variazione del bilancio di previsione 2025-2027 poiché determina spostamenti di stanziamenti di entrata e spesa anche sulle annualità 2026. Le variazioni di pari somma in entrata ed uscita sono pari a 4,3 milioni;
emendamento 5 (Gentili): proposta di incremento del capitolo relativo all’esenzione Tari per studi professionali, sedi di associazioni e impianti sportivi per 70mila euro con contestuale diminuzione delle spese per la gestione diretta del Teatro Pavone.
Il capogruppo del PD Lorenzo Ermenegildi Zurlo ha preannunciato un voto a favore della maggioranza sugli emendamenti proposti dalla sindaca ed un voto contrario su quello di Gentili. Nel merito, infatti, ha sostenuto che i 70mila euro stanziati per il Pavone rappresentino un preciso indirizzo politico relativo alla gestione del teatro che non possono essere traslati altrove. Ha confermato comunque l’apertura della maggioranza ad aprire una riflessione sul tema della tari, compresa la fattispecie proposta da Gentili.
L’INTERVENTO DELLA SINDACA
Vista l’assenza della sindaca Vittoria Ferdinandi in aula per motivi di salute, la presidente Ranfa ha letto il messaggio da lei trasmesso in occasione del dibattito sul bilancio.
L’approvazione del bilancio rappresenta uno dei momenti più alti e significativi della vita democratica di un’Amministrazione; non un atto tecnico ma un atto profondamente politico che certifica le priorità per un’Amministrazione.
Con questo bilancio – ha detto – tracciamo una direzione chiara per Perugia: una città che investe sulla coesione sociale, nei servizi, nella cura degli spazi pubblici, nelle persone. Una città che guarda al futuro senza dimenticare le fragilità, che prova a tenere insieme sviluppo e giustizia sociale, responsabilità e visione.
Nel ringraziare l’assessora Sartore e gli uffici tecnici per il lavoro svolto, giunta e maggioranza per la condivisione, nonché l’opposizione per il confronto serio e rispettoso sull’atto, la sindaca ha inviato gli auguri a tutti i presenti, sostenendo che Perugia ha bisogno di istituzioni forti, ma anche di persone che sappiano ascoltare, comprendere ed avere cura.
DIBATTITO
Nicola Paciotti (PD) ha citato alcuni interventi contenuti nella manovra di bilancio che assumono particolare rilievo: il riferimento, nel sociale, è per l’attenzione alle fragilità, le risorse per l’edilizia sociale residenziale e dunque per il diritto alla casa, il potenziamento dei sal, le risorse per la vita indipendente, il sostegno domiciliare ad anziani e disabili, ecc.
Altri temi strategici: la cura e manutenzione del verde, l’estensione del sistema di raccolta differenziata anche nella prospettiva dell’introduzione della tariffa puntale, investimenti sui cva e sul canile di Collestrada, la lotta contro lo spreco alimentare, gli investimenti legati ad agenda urbana, le importanti risorse dedicataealla riqualificazione delle strade, gli interventi sui cimiteri sia di città che delle frazioni, la riqualificazione di villa Urbani. Importante l’impegno del Comune sul minimetrò, sulla sistemazione di alcune strutture sportive ormai datate, la digitalizzazione degli archivi edilizi, il potenziamento della videosorveglianza, i ristori per i commercianti di San Sisto, fortemente voluti dall’Amministrazione, gli investimenti sull’edilizia scolastica ed i servizi scolastici.
Interventi che danno l’idea della direzione intrapresa dall’Amministrazione per cambiare la vita in meglio dei cittadini.
Il consigliere Leonardo Varasano (Progetto Perugia) ha ribadito che la visione dell’opposizione sulla città è opposta rispetto a quella della maggioranza.
Ha tuttavia riconosciuto all’assessora Sartore di essersi posta lungo l’iter di approvazione degli atti di bilancio con contegno dialogante, puntualità e pacatezza,
Nel merito della manovra, Varasano ha sollevato alcuni rilievi: il primo è l’invito relativo alla riattivazione del forno crematorio ed alla costruzione del secondo, l’attenzione da riservare alla sicurezza, compreso l’arredo urbano, ed alla segnaletica stradale. Queste sono solo alcune delle riflessioni avanzate in II commissione, cui se ne aggiunge un’altra.
Vista la solidità del bilancio, che permette di muoversi con tranquillità, l’invito è all’opportunità sotto tanti aspetti: tra i vari si segnala la liquidazione di somme (a volte irrisorie) per trasferte istituzionali che, seppur legittima, appare inopportuna.
Sotto quest’ultimo profilo la presidente Elena Ranfa ha difeso con forza la partecipazione dei rappresentanti del Comune ad un evento molto bello e gratificante per la città che ha consentire di avviare un percorso virtuoso nonché momenti di condivisione tra i componenti della missione.
Il consigliere Federico Phellas (PD) ha rinviato al mittente le accuse formulate da Varasano, spiegando che rappresentare Perugia al di fuori dei confini della città è un onore e un dovere, al contrario – ha detto – di quanto avvenuto nei 10 anni passati.
Phellas ha sostenuto che con questo bilancio si dà voce a temi per anni dimenticati, ossia il sociale, la cura del territorio (verde e strade); insomma l’Amministrazione sta aprendo un nuovo capitolo in tale direzione.
Per fatto personale il consigliere Leonardo Varasano ha ribadito che la voce citata era legittima, ma certamente inopportuna, da trattare inevitabilmente nella sede consiliare.
Edoardo Gentili (FI), ne ringraziare l’assessora Sartore per l’approccio metodologico utilizzato, ha manifestato due riflessioni sul bilancio. La prima è che si tratta di un bilancio con conti in ordine, frutto del grande lavoro svolto negli anni passati dall’Amministrazione Romizi. Si tratta però di un bilancio che ha un’estrema dipendenza da entrate “variabili”: l’esempio sono le alienazioni immobiliari ed i permessi di costruire.
La seconda riflessione è relativa al messaggio trasmesso dalla sindaca con molte valutazioni – ha detto Gentili – da sconfessare. Il riferimento, in primis, è al sociale: leggendo i dati infatti emerge che la maggiore riduzione tra 2025 e 2026 si verifica proprio in questo settore.
In merito alle deleghe di Zuccherini, ha rivendicato le tantissime risorse atterrate su Perugia dal pnrr frutto del lavoro svolto negli anni passati con progetti di spessore. Con la fine del pnrr invece si torna all’antico. Altro elemento di discussione riguarda le risorse per le manutenzioni stradali, che risultano nel 2026 (3,7) in riduzione rispetto al 2025, ma soprattutto rispetto agli anni precedenti. Senza dimenticare che ancora oggi si stanno impiegando risorse individuate ed allocate dall’Amministrazione Romizi nel 2024.
Perplessità da parte di Gentili sono state espresse anche sul metodo utilizzato per l’individuazione delle strade da rifare e sulla carenza delle risorse per la segnaletica orizzontale.
Sul tema verde c’è preoccupazione per la gestione delle aree verdi e dei parchi, oggi possibile solo grazie all’avanzo degli anni precedenti.
Povero è il bilancio della cultura; ciò in contraddizione con le promesse effettuate dalla sindaca in campagna elettorale.
Da potenziare la videosorveglianza, dubbi invece emergono sullo studio trasportistico per Ponte San Giovanni che va a sommarsi a quelli già effettuati da Anas.
Sull’edilizia scolastica Gentili ha rivolto un ringraziamento alle risorse del pnrr ed ai progetti della passata amministrazione.
Infine sul sociale emerge una riduzione delle risorse per disabili, anziani, contrasto ad esclusione sociale e diritto alla casa.
Sul tema delle entrate si registra un aumento delle tariffe cimiteriali e dei diritti di segreteria; positiva la previsione di aumento del recupero dell’evasione, sperando che i dati vengano rispettati. Circa l’irpef necessario riportare la verità visto che non si è provveduto ad alcun abbassamento in quanto al momento non sostenibile tanto da rinviarlo al futuro. Perplessità infine sull’aumento della tassa di soggiorno e sulle maggiori previsioni legate a multe per violazioni del codice della strada.
Forti critiche, infine, sulla partita legata al minimetrò la cui manutenzione continua a pesare tanto sulle casse comunali anche a causa della mancanza ab origine di un piano di ammortamento delle spese manutentive. Per fortuna sono venute in soccorso le risorse legate alla transazione bancaria e quelle dell’avanzo.
Niccolò Ragni (PD) ha rimarcato che il pnrr rappresenta una questione complessa sia a causa di ritardi nell’avvio dei lavori dovuti a scelte del passato sia per il conseguente blocco di ulteriori progettualità dell’Ente, motivato dall’eccessivo peso degli incarichi per gli uffici senza che a ciò si corrisposto un aumento del personale.
Su infrastrutture e manutenzioni va riconosciuto il lavoro straordinario dell’assessore Zuccherini per l’integrale riorganizzazione del cantiere comunale, determinante per l’Ente, ma dimenticato per anni; qui si sono registrati anche investimenti importanti in termini di materiali e mezzi, così da consentire una attenta programmazione del lavoro.
Rimesse in opera, infine, attività prima sottovalutate, come la pulizia di caditoie e forazze.
Su segnaletica orizzontale si è provveduto all’acquisto della macchina “traccialinee” che permetterà di effettuare le attività di manutenzione internamente senza necessità di assegnazione di incarchi all’esterno.
Rivendicato il lavoro svolto sul piano strade ed in materia di sociale, ove si sta lavorando alacremente nei contenuti, nel metodo e nel recupero delle risorse.
Per Ragni tanto si sta facendo sulla videosorveglianza con stanziamenti per la prima volta diretti dell’Ente e non esterni.
Quindi il consigliere ha posto l’accento sul grande lavoro svolto dalla giunta, anche accogliendo indirizzi formulati dal Consiglio.
Nel suo intervento Nilo Arcudi (Perugia Civica), nell’esprimere soddisfazione per il metodo utilizzato per l’analisi ed il confronto sulla pratica, ha sostenuto che il bilancio è solido, ma a ciò non corrisponde un impegno dell’Amministrazione per la città. Ed infatti si rimane sull’ordinaria amministrazione senza dare alcun segnale di crescita, sviluppo e cambiamento.
Rispetto alle potenzialità, in sostanza, i risultati appaiono scarsi, perché si soffre molto il fatto che la coalizione politica sia talmente eterogenea da rendere impossibili azioni concrete.
Gli esempi fatti da Arcudi riguardano il tema della sicurezza (città definita fuori controllo e non governata), le infrastrutture (blocco di tutti i progetti importanti, come nodo e alta velocità), il decoro urbano, il sociale (risorse in calo).
Quindi un quadro che non ispira fiducia nei cittadini che non credono in uno sviluppo reale della comunità. Al di là delle battaglie sui principi e temi ideologici, Arcudi ha quindi espresso un giudizio molto negativo sulle azioni concrete, ritenute insufficienti.
Per Fabrizio Ferranti (Perugia per la sanità pubblica) oggi si parla sostanzialmente di previsione con la possibilità poi di poter potenziare i progetti con le manovre di assestamento.
Il documento dà comunque una direzione politica precisa, liberando risorse decisive per garantire diritti e servizi, tutelando i più fragili.
Si lavora sul verde, il sociale, la sicurezza, la manutenzione stradale in tutti i casi aumentando i fondi e gli investimenti.
L’Amministrazione sta investendo molto e costantemente sulla tutela sociale (anziani e disabili); ciò nonostante il taglio dei servizi da parte del Governo nazionale.
Secondo Ferranti con il pnrr si è persa un’occasione in passato, portando avanti progetti (es. Metrobus) discutibili e impattanti sia per la città che per il personale dell’ente.
Ferranti ha riportato, rispetto ad Arcudi, un quadro diverso dell’umore della città improntato all’ottimismo e non il contrario.
In definitiva un bilancio che dà prospettiva.
Francesca Pasquino (PD) ha tacciato l’opposizione di populismo e provocazione politica, proprio nel giorno in cui era richiesta una politica “alta”.
Ha quindi spiegato che il bilancio di previsione rappresenta una stima verso il futuro, un documento programmatico che l’Amministrazione forma sulla base di un principio “calmierato” e prudenziale. Dal 1 gennaio 2026 ci sarà poi il tempo tecnico per mettere a terra le politiche previsionali ed eventualmente per aggiornare la manovra, a seconda del bisogno, tramite gli assestamenti.
Entrando nel merito del tema della sicurezza, Pasquino ha rivolto un invito a non descrivere Perugia come una città allo sbando o fuori controllo, perché così non è. Non a caso l’Amministrazione sta investendo molto per il potenziamento dei sistemi di videosorveglianza, peraltro con risorse proprie, da ubicare in aree ad oggi sprovviste.
Pasquino ha rivendicato i valori fatti propri dall’Amministrazione, ritenendo che quando si parla di diritti, specie dei vulnerabili, non si possa essere contro o a favore. Il Comune ha scelto di occuparsi dei più fragili, perché questi sono i valori che sente propri.
Infine sulle manutenzioni in atto relative alle previsioni 2024: Pasquino ha ricordato che prima di poter mettere a terra questi lavori, l’Amministrazione è stata costretta ad affrontare il problema della carenza di mezzi, riammodernando e riorganizzando il cantiere.
Per Pasquino il bilancio è equilibrato, solido e ben pensato.
Lorenzo Mazzanti (Pensa Perugia) ha sostenuto che le risorse per le manutenzioni stradali e per il potenziamento del cantiere comunale stanno crescendo rispetto al passato e non il contrario. Senza dimenticare che il governo nazionale ha introdotto nuove regole determinando un raddoppio dei costi e procedure aggravate.
Il consigliere ha espresso perplessità sulle valutazioni fatte dall’opposizione in merito alle infrastrutture ed alla pressione fiscale, che appaiono in contraddizione con le politiche messe in campo dal governo nazionale.
Infine Mazzanti ha ribadito che il bilancio del Comune di Perugia e degli enti soffre in ragione dei tagli voluti dal livello nazionale.
Per Mazzanti questo bilancio dà respiro alle politiche cittadine facendosi carico delle fragilità sociali dimenticate dal Governo nazionale.
Secondo Margherita Scoccia è surreale sentir parlare di abbassamento delle tasse da chi in regione sta facendo esattamente l’opposto. Ha quindi rivolto un invito ad avviare un confronto sul punto al fine di poter valutare investimenti che determinerebbero benefici legati alla tassazione (es. termovalorizzatore, ecc.).
In merito al pnrr, Scoccia ha riportato i dati di Bankitalia, Cna e confcommercio da cui emergono i benefici per l’economia grazie agli investimenti messi in campo nel tempo.
In merito alla manovra e quindi ai dati disponibili oggi, Scoccia ha sostenuto che manca un confronto vero sui temi centrali che possono incidere davvero sulla vita della città nel medio termine e non solo nel 2026.
Per Lorenzo Falistocco (Avs) la manovra è importante e parla della vita delle persone, affrontando i temi dei diritti ed applicando il programma elettorale.
Secondo Falistocco l’amministrazione sta investendo molto sul sociale, sviluppando progetti fondamentali su temi come il contrasto al disagio giovanile, l’attenzione alle fasce deboli e fragili, gli investimenti sulla famiglia, la scuola e gli asili nido. Il sociale infatti riguarda lo sviluppo economico di una società favorendo la crescita equa di una comunità.
Quindi un bilancio che tiene contro di vari fattori: l’equilibrio, l’ascolto e la partecipazione per dare attuazione al programma presentato agli elettori e ad una visione precisa e compatta della città.
Il dibattito, dopo oltre 4 ore di seduta, si è concluso con le dichiarazioni di voto.




