Il Comune di Perugia investirà 26mila euro, interamente finanziati con risorse del proprio bilancio, per effettuare approfondite indagini tecniche sullo stato della pineta di Ponte Felcino. È quanto deliberato dalla giunta comunale, su proposta dell’assessore all’ambiente Otello Numerini, nella seduta del 15 novembre. L’obiettivo è disporre di un quadro conoscitivo puntuale, basato su evidenze scientifiche e strumentali, per individuare le metodologie e gli interventi necessari per riaprire in sicurezza l’area verde chiusa nell’ottobre 2022 a seguito del crollo di alberi.
L’interdizione al transito era stata disposta per motivi di salvaguardia dell’incolumità pubblica e fino a quando non fossero cessate le condizioni di pericolo. A settembre 2022, infatti, si era verificato il crollo di un pioppo di grandi dimensioni, radicato sulla sponda del fiume Tevere, in prossimità del percorso ciclopedonale che attraversa l’area verde. Un evento preceduto, nell’agosto 2021, da altri due crolli nella zona a sud, peraltro in assenza di eventi meteorologici particolari.
L’ordinanza di chiusura aveva dato mandato agli uffici competenti di individuare gli interventi da effettuare per restituire la pineta alla fruizione pubblica e, a tal fine, già nel novembre 2022 era nato un apposito gruppo di lavoro (costituito dai docenti del Dipartimento di Ingegneria civile e ambientale e del Dipartimento di scienze agrarie, ambientali e alimentari e dai tecnici dell’Unità operativa Ambiente e energia del Comune, poi anche implementato da un naturalista e da un laureto in scienze forestali).
Da allora, l’amministrazione comunale ha lavorato perseguendo l’obiettivo di coniugare la tutela della pubblica incolumità con la salvaguardia di un importante patrimonio naturalistico e identitario. In tal modo, ha inteso anche recepire le istanze di associazioni e cittadini interessati alle sorti di quello che è percepito come un vero e proprio simbolo di Ponte Felcino.
La pineta, peraltro, già prima della chiusura, era stata inserita dal Comune tra le aree verdi lungo il Tevere su cui effettuare interventi di rigenerazione urbana, poi effettivamente finanziati con fondi Pnrr. Nel corso della progettazione, si è deciso di approfondire ulteriormente la conoscenza delle condizioni della pineta prevedendo, per ora, due piccole aree di sosta in una zona a sud ed esterna alla stessa, una recinzione che eviti gli ingressi fino al completamento delle verifiche e degli interventi di messa in sicurezza e, infine, interventi di manutenzione su chiome e soggetti arborei.
Da ultimo, lo scorso 23 ottobre, l’Unità operativa Ambiente e Energia ha redatto una relazione (sulla base degli studi e approfondimenti fino ad oggi eseguiti dal gruppo di lavoro all’uopo costituitosi) sugli eventi e interventi che hanno interessato la pineta di Ponte Felcino dal 2021 a oggi. In base ai dati riportati sul verde arboreo (periodo gennaio 2021-luglio 2023), l’impianto originario della pineta si può stimare composto da 144 esemplari, mentre a gennaio 2021 ne risultano presenti 107 e, quindi, 37 mancanti. Quanto ai crolli, dopo quelli di due pini e di un pioppo, avvenuti rispettivamente ad agosto 2021 e a settembre 2022, nel solo 2023 sono crollati 10 pini, eventi che non hanno causato danni alle persone o alle cose vista la vigente chiusura della pineta. In circa un anno, nel complesso, sono morte 16 piante tra quelle cadute e altre (5) che è stato necessario abbattere.
Richiamando le valutazioni compiute nel novembre 2020-gennaio 2021 dai docenti Maurizio Micheli e Aldo Ranfa del Dipartimento di Scienze Agrarie, Ambientali e Alimentari dell’Università degli studi e la relazione del gruppo di lavoro, la relazione dell’Unità operativa giunge a dettagliare le indagini tecniche da svolgere (per la valutazione della stabilità degli alberi, delle eventuali anomalie di crescita, delle caratteristiche fisiche, meccaniche e chimiche dei suoli, etc.). Tutti approfondimenti, come detto, a cui la giunta ha dato il via libera.