Perugia celebra l’80esimo anniversario della Liberazione
Inaugurata la mostra “Guido Harari. Occhi di Perugia”
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A Perugia debutta in prima nazionale Seconda Classe, il nuovo spettacolo di Controcanto Collettivo, compagnia romana nata 2011 come prosecuzione di un percorso laboratoriale guidato da Clara Sancricca e che, anno dopo anno, sta conquistando la scena teatrale italiana portando in scena, con un linguaggio essenziale e raffinato, narrazioni originali e profonde sull’umanità.
Lo spettacolo, prodotto dal Teatro Stabile dell’Umbria, è in programma al Ridotto del Teatro Morlacchi da sabato 15 a martedì 18 marzo (sabato alle ore 18, domenica alle ore 17, lunedì e martedì alle ore 20.45); in scena Federico Cianciaruso, Riccardo Finocchio, Martina Giovanetti, Andrea Mammarella, Emanuele Pilonero e Clara Sancricca, quest’ultima regista dello spettacolo.
Dopo le date di Perugia, Seconda classe andrà in scena all’Auditorium San Domenico di Foligno venerdì 21 marzo alle 21, al Teatro Caporali di Panicale sabato 22 marzo alle 21, al Teatro Torti di Bevagna domenica 6 aprile alle 18 e al Teatro Secci di Terni da lunedì 7 a giovedì 10 aprile alle 20.45.
Seconda classe è un’indagine sul tema della ricchezza, del lusso e della sua esclusività. Che alcuni abbiano tanto e altri pochissimo o anche niente è un paradosso nel quale viviamo immersi al punto che saremmo pronti ad allibirci (taluni persino ad allarmarsi) di una sua possibile scomparsa. Questa secolare abitudine all’ingiustizia ha fatto sì che allo sforzo di sradicarla (che pure storicamente è esistito in buone teorie e spesso cattive pratiche) si sia preferito il tentativo di abitarla e, possibilmente, cavalcarla, ciascuno secondo i propri mezzi, gradini e possibilità. In quest’ottica, la desiderabilità di un bene non è legata solo alla sua natura, estetica o utilità, ma al desiderio e alla garanzia che quel bene resti privilegio di pochi, e l’allargamento ad altri della possibilità di goderne va a detrimento della sua desiderabilità. Il privilegio, insomma, per restare tale, deve essere “esclusivo” – ovvero escludente – e pertanto riservato a pochi. La prima classe esiste in funzione della seconda e senza la seconda non avrebbe un parametro per la propria ricchezza, perché il vero contenuto della ricchezza sembra essere prima di tutto la certezza – e l’inspiegabile sollievo che ne deriva – che altri abbiano meno.