A dicembre pronte le proposte degli studenti di Harvard per la città

Il progetto “Perugia al crocevia”, nato dalla collaborazione con la professoressa Toshiko Mori, sarà anche sulle pagine di Domus

date
10 ottobre 2025
- Redazione
share-facebookshare-xshare-linkedinshare-telegramshare-whatsappicon-share
Condividi

Si è conclusa la settimana di lavoro sul campo degli studenti dell’Advanced Architecture Studio di Harvard impegnati a dare un contributo di idee per la riqualificazione urbanistica di Perugia. Proprio dell’esperienza fatta in questi giorni dai giovani guidati dalla professoressa Toshiko Mori, architetta di fama internazionale, si è parlato a Palazzo dei Priori in un incontro con la stampa. Hanno partecipato, oltre a Mori, la sindaca Vittoria Ferdinandi, gli assessori Marco Pierini (politiche culturali) e David Grohmann (ambiente) e il direttore editoriale di Domus, Walter Mariotti.

 

È attraverso Domus, infatti, che si è instaurata una connessione tra il Comune di Perugia e l’Università di Harvard, dove l’architetta insegna presso la Graduate School of Design. Il progetto che ha portato in città 12 studenti del corso monografico autunnale di Mori ha quindi preso forma anche grazie alla collaborazione della rivista che rappresenta una delle voci più autorevoli nel panorama editoriale dell’architettura internazionale.

 

“Avere qui Toshiko Mori è per la nostra città motivo di profondo orgoglio – ha detto la sindaca Ferdinandi -. Ringraziamo Domus per avere agevolato l’incontro con l’architetta, con cui siamo rimasti in contatto dopo la sua partecipazione all’ultima edizione del festival Seed. Proprio in questo genere di manifestazioni, che favoriscono il confronto di idee su temi cruciali per le nostre comunità, l’amministrazione crede molto. Da lì siamo giunti a questo scambio del Comune di Perugia con studenti di un altro Paese, che abbiamo allargato, grazie al nostro accordo quadro Reciprocittà, a un gruppo di studenti dell’Università degli Studi, coinvolgendo i dipartimenti DICA e DSA3, e dell’Università per Stranieri. Questa è la prova concreta di come la costruzione di visioni per il futuro possa seguire strade inedite e recepire una varietà di contributi qualificati. Ciò che Mori, Harvard e Domus stanno offrendo alla città – ha concluso la sindaca – è un dono e rappresenta ciò di cui le città più hanno bisogno, ossia la possibilità di essere sognate, guardate, pensate. Normalmente le progettazioni rincorrono i finanziamenti, ma prima di tutto devono essere strumenti per dare risposte concrete ai bisogni. E, per progettare la città, gli sguardi capaci di incontrarsi sono le più grandi chiavi di crescita ed evoluzione”.

 

“Seed si è rivelato un’iniziativa culturale di alto livello, capace di generare opportunità che hanno oltrepassato i confini dell’evento”, ha aggiunto l’assessore Grohmann. “Dal 3 settembre – ha ricordato l’assessore – gli studenti guidati da Mori, affiancata dall’architetta Diana Carta, sono impegnati nella redazione di 12 progetti di sviluppo urbano che interessano l’area compresa tra Montegrillo e Montemorcino, passando per il Parco dei Rimbocchi. La zona è stata indicata dall’amministrazione comunale come di interesse perché eleggibile a finanziamenti nell’ambito del nuovo Piano di sviluppo rurale. Questa settimana, dopo un approfondimento a Palazzo Grossi sul nostro Documento strategico territoriale insieme ai loro colleghi che studiano a Perugia, hanno fatto sopralluoghi, incontrato rappresentanti di associazioni locali e svolto attività laboratoriali. Gli elaborati saranno conclusi a dicembre”.

 

Le visite hanno riguardato il parco dei Rimbocchi con la partecipazione di Elce Viva, Nova Elce e Mirò, il Parco agrosolidale urbano di Montemorcino alla presenza del presidente di Coltiva srls, Paolo Menicucci, e della presidente provinciale delle Acli, Annina Botta, e il parco di Montegrillo alla presenza di Alessandro Bocci e Laura Cibeca, rispettivamente presidente e consigliera del centro socio culturale della zona.

 

“Il rapporto del nostro Comune con Harvard interessa in modo particolare gli assessorati all’ambiente e alla cultura – ha rilevato il vicesindaco Pierini -. La rivista Domus è parte integrante del progetto al quale dedicherà ampio spazio nelle proprie pagine con la pubblicazione di dicembre regalando così a Perugia una vetrina straordinaria e ponendola all’attenzione degli esperti e appassionati di architettura e design di tutto il mondo”.

“È per Domus motivo di orgoglio aver contribuito alla nascita di un progetto di così alto valore culturale e formativo, che conferma il ruolo della rivista non solo come punto di riferimento nella riflessione e critica giornalistica ma anche come facilitatore di relazioni e progettualità strategiche tra enti, istituzioni, università. Siamo orgogliosi di stimolare e dirigere, alla luce della nostra competenza, della nostra visione e della nostra capacità, nuovi concept nazionali e internazionali capaci di generare valore per i territori coinvolti”, ha concluso il direttore editoriale Mariotti.

 

Toshiko Mori ha ringraziato la sindaca e gli assessori Pierini e Grohmann per aver consentito l’avvio del progetto denominato “Perugia in cross roads” (Perugia al crocevia). “Perugia – ha detto la professoressa – è una città straordinaria, dall’atmosfera incredibile, e dalla sua storia e cultura c’è molto da imparare”. “Qui – ha proseguito – affrontiamo il tema della relazione tra un centro compatto e i tanti nuclei abitati in cui si articola, ciascuno con una identità da valorizzare. Il vero tema è come creare connessioni basate sulla condivisione, lavorando sugli spazi tra le microcittà e permettendo alla popolazione di esprimersi. Un approccio che può fare da modello per altri territori. Questa – ha concluso – è una terra di miracoli e oggi dobbiamo contare più che mai anche sui giovani perché accadano”.

 

***

Nel pomeriggio del 10 ottobre, dalle 15, a Palazzo Gallenga (aula magna) sarà fatto il punto sullo stato di avanzamento delle idee progettuali. Previsto in chiusura un seminario della professoressa Toshiko Mori.

 

INFORMAZIONI SULLE IDEE PROGETTUALI IN VIA DI SVILUPPO

I 12 studenti di Harvard stanno sviluppando ciascuno un’idea progettuale, che in questi giorni li ha visti confrontarsi, nell’ambito di un workshop intensivo, con studenti degli atenei cittadini ed Erasmus.

Nove si stanno concentrando sull’area dei Rimbocchi:

1 “Strengthening Palimpsest”: rafforzare gli elementi e le risorse già esistenti nell’area;

2 “Connecting the community”: valorizzare l’area tenendo conto delle sue caratteristiche come snodo del trasporto pubblico locale;

3 “Artisanal Landscape”: valorizzare la tradizione dell’artigianato locale tramite la progettazione di spazi dedicati all’interno del parco;

4 “Three Vessels in the park”: valorizzare gli aspetti culturali, sociali e ambientali ispirandosi del flusso musicale e dell’acqua;

5 “Multigenerational Park”: progettazione di uno spazio multigenerazionale tenuto dell’invecchiamento progressivo della popolazione locale;

6 “Library in the Park”: valorizzare le potenzialità dell’area con l’introduzione di una biblioteca come attivatore della comunità;

7 “Salotto in the Park”: riprogettare lo spazio del parco secondo il paradigma della città come casa diffusa;

8 “Via del Ritorno”: progettare in base all’idea di imparare dal passato per individuare le traiettorie di sviluppo future.

9 “Passeggiata/ The stroll”: rendere interessante il parco come spazio da esplorare a piedi.

 

Tre studenti hanno individuato autonomamente altre aree cittadine come oggetto di studio:

10 “Green Belt/ Cintura Verde”: valorizzare una cintura verde che, dal parco dei Rimbocchi, arriva fino all’area universitaria attraversando San Galigano e l’area Onaosi;

11 “The Living Oasis between hills/ L’oasi vivente tra le colline”: riprogettare l’area che ospita il parcheggio di Pian di Massiano vicino al terminal del minimetrò;

12 “Mountain Thread: new life for aqueduct”: valorizzazione del percorso dell’antico acquedotto medievale.

share-facebookshare-xshare-linkedinshare-telegramshare-whatsappicon-share
Condividi