“Il punto vaccinale è stato aperto il 30 aprile scorso dopo lunghe traversie e con modalità e tempi di utilizzo ridotti -ha ricordato la consigliera Pd Elena Ranfa-. Risulta, infatti attivo solo il lunedì, il mercoledì e il venerdì e, inizialmente non compariva neanche tra le opzioni possibili per la prenotazione del vaccino da parte dei cittadini, costringendo molti a spostarsi fuori città per vaccinarsi.” Con l’interrogazione la consigliera chiede, quindi, quali siano le disposizioni operative per l’utilizzo del punto vaccinale, perché la sua operatività sia limitata e, soprattutto, cosa si prevede per la ripresa delle attività di molte associazioni, che si dovrebbero svolgere all’interno del CVA. “Malgrado la priorità che deve avere la vaccinazione -ha concluso Ranfa- ricordo che molte associazioni che da settembre riprenderanno le loro attività, potrebbero non poterlo utilizzare come in passato.”
Al riguardo l’assessore Merli ha spiegato che il punto vaccinale di Ponte San Giovanni è un hub vaccinale, che la Asl utilizza direttamente nei giorni suddetti, concedendolo ai medici di famiglia per i propri assistiti negli altri giorni. “La chiusura dell’hub è stata determinata dal ritardo con il quale si è arrivati all’accordo con i medici di famiglia. -ha precisato- Comunque, al momento la vaccinazione dei medici di famiglia all’interno della struttura è partita. Per il futuro dobbiamo vedere come prosegue la campagna, condividendo la considerazione che la vaccinazione sia la priorità per la tutela della salute dei nostri cittadini.”
In replica la consigliera Ranfa ha auspicato un utilizzo maggiore e più razionale dello spazio del CVA per velocizzare la campagna stessa.