Il consigliere Fabrizio Croce (IPP), con una interrogazione, ha sollevato la situazione del terminal degli autobus extra-cittadini in Piazza Partigiani. Dalla fine del 2017 – si legge nell’atto – una parte consistente dell’area destinata al transito e al parcheggio dei bus risulta transennata e in stato di degrado per motivi legati, come fu dichiarato all’epoca, ad infiltrazioni e a sostanziale usura del solaio, con potenziali rischi per il parcheggio sottostante. Già nella precedente consiliatura vi era stato un ordine del giorno presentato dal Partito Democratico per avere chiarimenti sui tempi necessari al ripristino della sicurezza. Il soggetto gestore del tempo, Umbria mobilità, aveva garantito una soluzione in tempi brevi che, di fatto, riguardò solo la porzione di area circostante le pensiline per i parcheggi, mentre da allora è rimasta transennata un’area quadrangolare marginale di alcune centinaia di metri quadri. Ciò premesso, Croce ha chiesto aggiornamenti sulla situazione e soprattutto se sia possibile garantire modalità di chiusura esteticamente più accettabili.
L’assessore alla viabilità Luca Merli ha anzitutto ricordato che il Comune di Perugia è proprietario di tutta la struttura del parcheggio di piazza Partigiani, costruita negli anni ’80; il parcheggio è stato dato in concessione a Sipa, mentre il piazzale superiore, corrispondente al terminal bus, è stato dato in concessione a Umbria Tpl e Mobilità, che lo ha a sua volta affittato a Busitalia.
Nel tempo su parte del solaio sono emerse lesioni che hanno determinato una parziale inagibilità degli stalli di sosta sottostanti e del piazzale superiore.
Si è cercato di individuare le cause delle lesioni così come gli interventi da effettuare. Si era in realtà ipotizzato un intervento di ripristino stimando necessaria una somma di circa 900mila euro; i lavori sarebbero partiti nel 2020. La ripartizione degli oneri doveva essere comunque avallata da un intervento peritale per determinare le cause del problema. Una rivalutazione sulla base dell’incremento dei prezzi porterebbe peraltro ad attualizzare la stima originaria in circa 1.200.000 euro da suddividere tra Comune di Perugia, Umbria Tpl e Mobilità e Busitalia. Si continua a lavorare sulla questione e si conta di trovare in tempi brevi le risorse per le attività peritali. L’assessore ha infine accolto il suggerimento del consigliere di valutare con il Cantiere comunale modalità di chiusura visivamente più accettabili.