Nella seduta del 23 dicembre, la I commissione, presieduta da Michele Nannarone, ha approvato con 14 voti favorevoli (unanimità) la proposta per il Consiglio (n. 8477 del 12 dicembre) volta a introdurre modifiche e integrazioni nel regolamento per la Consulta comunale dei giovani approvato nell’agosto 2020.
La consulta è un organismo istituzionale permanente di rappresentanza giovanile con funzioni consultive e propositive e che si propone di favorire il raccordo tra giovani e istituzioni e di dare voce al mondo giovanile, perseguendo una serie di finalità (tra cui l’elaborazione di documenti e proposte da sottoporre all’amministrazione comunale, la promozione di dibattiti, ricerche e incontri, ecc.).
Per ampliare la partecipazione delle associazioni giovanili – come spiegato da Claudio Crispoltoni in rappresentanza dell’ufficio delle Politiche giovanili – sono state ripensate alcune disposizioni regolamentari.
Così, in primo luogo, con riferimento ai requisiti che le associazioni devono possedere ai fini della partecipazione alla consulta, all’art. 4, comma 1, viene espunto il requisito relativo all’appartenenza obbligatoria delle associazioni al terzo settore e contestualmente viene modificata la percentuale di presenza dei giovani all’interno delle stesse, che passa dal 70 per cento al 65 per cento.
In secondo luogo, con riferimento alle modalità di partecipazione delle associazioni all’assemblea della consulta, l’art. 4 viene integrato con le seguenti disposizioni, da allocare rispettivamente al penultimo e ultimo comma: “Le associazioni che, successivamente alla formale costituzione dell’assemblea, siano interessate a farne parte dovranno presentare al Comune di Perugia il relativo modulo di adesione debitamente compilato; all’esito del ricevimento dell’istanza e della relativa istruttoria da parte dell’Ufficio Politiche giovanili, qualora favorevole, l’associazione verrà ammessa a far parte dell’assemblea.
In sede di prima applicazione, potranno far parte dell’assemblea della consulta anche le associazioni che hanno manifestato il loro interesse sulla base del precedente avviso, pubblicato in data 28/3/2022 e prorogato sino alla data 30/9/2022, purché in possesso dei requisiti previsti dal presente Regolamento”.
Il consigliere Nicola Volpi (Progetto Perugia) ha sottolineato che l’amministrazione aveva pubblicato un bando con scadenza il 28 marzo poi prorogato fino a settembre. Sono pervenute 14-15 domande, ma di queste solo poche erano in linea con i requisiti previsti. Di qui l’idea di modificare i criteri. La modifica più stringente è quella che cancella l’appartenenza al terzo settore.
Fabrizio Croce (Idee Persone Perugia) ha ricordato di aver accolto favorevolmente, a suo tempo, l’idea di una consulta dei giovani. C’è però, a suo avviso, un limite intrinseco nel regolamento: si parla di associazioni e per giunta esistenti da un certo tempo, mentre l’associazionismo giovanile non è particolarmente vivace al di fuori dell’ambito studentesco e di quello scoutistico e degli oratori. I Comuni del Trasimeno – ha continuato – da qualche tempo si sono dati una consulta operativa e funzionale. Possono farvi parte i giovani tra i 16 e i 30 anni residenti nei Comuni aderenti all’Unione che abbiano aderito alla consulta: un approccio completamente diverso rispetto a quello scelto a Perugia. La formula adottata dal capoluogo umbro è forse troppo limitativa, anche con le modifiche proposte, e si potrebbe ragionare su un modello diverso che preveda la richiesta di adesione anche da parte di singoli soggetti.
Francesco Zuccherini (Pd) ha concordato con l’analisi di Croce aprendo, quindi, alla possibilità di emendamenti.
Francesco Vignaroli (Progetto Perugia) ha invece proposto di approvare l’atto nel testo presentato e poi di lavorare per eventuali altri modifiche. L’adesione da parte di singoli soggetti merita, a suo avviso, di essere oggetto di una riflessione più approfondita.
Zuccherini ha convenuto che già da gennaio si potranno esaminare eventuali nuove proposte.