3^ commissione: approvato l’odg sulla fornitura di borracce agli studenti

Discussi quelli sulle ecoisole e sul rinnovamento delle alberature

date
24 luglio 2025
- Redazione
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La III commissione consiliare Urbanistica nel corso della seduta di giovedì 24 luglio ha discusso tre atti.

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E’ stato discusso l’ordine del giorno presentato dal Consigliere Mencaglia avente come oggetto: Proposta di realizzazione di Eco-Isole per il conferimento dei rifiuti nei borghi e nei centri storici del Comune di Perugia.

Riccardo Mencaglia ha sostenuto che nei piccoli borghi e nei centri storici delle frazioni del territorio comunale, la presenza diffusa dei contenitori per la raccolta dei rifiuti domestici costituisce spesso un elemento di degrado visivo, oltre che un ostacolo per la piena fruibilità degli spazi pubblici e per il rilancio turistico e commerciale di tali aree.

Il Comune di Perugia negli anni ha già avviato l’installazione di eco-isole informatizzate in alcune zone della città nell’ambito del nuovo sistema di raccolta differenziata. L’installazione di eco-isole nei borghi e nei centri storici delle frazioni consentirebbe di eliminare i bidoni di prossimità disordinati o esposti lungo le vie, migliorando l’estetica dei luoghi e l’efficienza del servizio;

Fatte queste premesse, nel dispositivo Mencaglia impegna l’Amministrazione:

-a valutare l’opportunità di predisporre un progetto per l’installazione di eco-isole per il conferimento dei rifiuti nei borghi e nei centri storici delle frazioni del Comune di Perugia, prevedendo una fase sperimentale nella frazione di Bagnaia ed eventuali altre frazioni da individuare;

-a prevedere, nell’ambito di tale progetto, la rimozione dei bidoni e contenitori domestici dalle vie pubbliche dei borghi interessati, al fine di restituire decoro e fruibilità agli spazi urbani;

-a verificare la possibilità di reperire risorse economiche attraverso bandi, contributi o forme di partenariato pubblico-privato per la realizzazione e la gestione delle eco-isole;

-a coinvolgere i cittadini e le associazioni dei borghi interessati in un percorso partecipato di informazione e sensibilizzazione ambientale.

L’assessore David Grohmann ha spiegato che tutti vorrebbero superare il sistema dei contenitori lungo le strade; i problemi dell’inserimento delle ecoisole, però, sono di carattere gestionale. L’ecoisola, infatti, ha un volume inferiore del corrispettivo che spetterebbe alle utenze tari servite e richiede di essere, quindi, svuotata più spesso del normale. Non a caso il costo per personale e mezzi destinati alla raccolta rifiuti è tra le voci più importanti che compongono il pef di Gesenu. Per la gestione, purtroppo, i costi ricadrebbero sulla tariffa e non sarebbero finanziabili con bandi di altro genere.

L’assessore ha poi ricordato che, pur essendo richiesto nell’odg di valutare l’opportunità del progetto, tuttavia tempo fa è stato approvato dal consiglio un odg per valutare la possibilità di estendere la raccolta differenziata a Castel de Piano e San Sisto. Su questa ipotesi Amministrazione e gestore sono attualmente impegnati nell’analisi.

Occorre poi ricordare che è in atto da poco l’attivazione del nuovo sistema di raccolta differenziata a Ponte San Giovanni che richiede un periodo per essere messo a regime.

Il progetto, pur di pregio e condivisibile, si scontra quindi al momento con altre priorità ed ulteriori fronti già aperti che rischiano di procrastinare i tempi della sperimentazione.

Vi è comunque già l’intenzione di potenziare il numero delle ecoisole, posizionandole in aree un po’ critiche, come piazza Grimana/piazza Puletti.

Grohmann ha espresso massima condivisione infine sul tema della informazione e sensibilizzazione della cittadinanza che è già avviato da tempo, in particolare a Ponte San Giovanni stante la modifica del sistema in corso.

Fabrizio Valocchia (Gesenu) ha fatto il punto sull’utilizzo attuale delle ecoisole, impiegate da Gesenu in tre diverse modalità: la prima a Bastia (assolvono completamente il sistema di raccolta di tutte le tipologie di rifiuti), la seconda a Perugia nella città compatta (10 ecoisole che integrano il servizio della raccolta porta a porta), la terza a Perugia a Ponte San Giovanni (ecoisole al servizio integrale solo di alcune utenze, come condomini ecc.).

Quella proposta nell’odg sarebbe una quarta modalità di utilizzo delle ecoisole che determinerebbe un costo aggiuntivo nel pef.

Il consigliere Niccolò Ragni (PD) ha espresso parere negativo sull’odg, alla luce di quanto relazionato da Grohmann e Valocchia sul problema dei costi e la programmazione di altre attività, pur riconoscendo valore alla progettualità in astratto.

In replica Riccardo Mencaglia ha detto di non capire il perché non sia possibile avviare uno studio di fattibilità sul progetto, onde comprendere costi e sostenibilità.

Ulteriormente argomentando l’assessore David Grohmann ha ribadito che l’odg è valido, ma è stato presentato in un momento non adatto. Ha quindi suggerito a Mencaglia di ripresentarlo più avanti quando Gesenu sarà stata sgravata di parte degli impegni e studi in corso.

Mencaglia ha quindi deciso di sospendere l’atto, al fine di poterlo discutere in futuro.

Il capogruppo del PD Lorenzo Ermenegildi Zurlo ha ribadito la volontà del Pd di votare in maniera contraria rispetto all’odg.

Augusto Peltristo (FI) ha parlato di odg intelligente e valido, apprezzando nel contempo l’apertura dell’assessore Grohmann a discuterlo nel futuro quando i tempi saranno maturi per farlo ed uffici e gestore avranno esaurito parte del carico di lavoro avviato.

Alla fine l’odg è stato sospeso e rinviato ad altra seduta.

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E’ stato approvato a maggioranza l’ordine del giorno presentato dai Consiglieri De Salvo, Vescovi, Cenci, Tanci avente come oggetto: Distribuzione di borracce riutilizzabili in alluminio agli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado del Comune di Perugia, in collaborazione con Gesenu e Umbra Acque.

Illustrando l’atto Federico De Salvo ha riferito che l’uso di borracce riutilizzabili contribuisce significativamente alla diminuzione dei rifiuti plastici (obiettivo delle politiche ambientali a tutti i livelli) e promuove la valorizzazione dell’acqua pubblica.

Numerose amministrazioni comunali in Italia han no già implementato con successo progetti di distribuzione gratuita di borracce in alluminio agli studenti, ottenendo risultati positivi sia in termini di riduzione dell’impatto ambientale sia nel rafforzamento del senso di appartenenza alla comunità locale.

A tal proposito si vuol promuovere un’azione analoga nel Comune di Perugia, coinvolgendo partner come Gesenu e Umbra Acque, già attivi nel campo della sensibilizzazione ambientale, magari personalizzando le borracce con il logo del Comune di Perugia.

Con questo atto, dunque, gli istanti impegnano l’Amministrazione:

-A promuovere, in collaborazione con Gesenu e Umbra Acque, un progetto per la distribuzione gratuita di borracce riutilizzabili agli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado presenti sul territorio comunale;

-A prevedere la personalizzazione delle borracce con il logo del Comune di Perugia (Grifo), quale simbolo identitario e di appartenenza alla città;

-A coinvolgere le istituzioni scolastiche nel progetto, anche attraverso momenti informativi o didattici sulla sostenibilità ambientale e sul valore dell’acqua pubblica.

L’assessore David Grohmann ha concordato con la proposta contenuta nell’odg, in quanto l’intervento è necessario nelle scuole, ma anche negli uffici comunali onde contribuire a diminuire l’utilizzo della plastica. Non sfugge che gli studenti delle scuole superiori sono in numero rilevante (16mila); quindi una distribuzione “a tappeto” delle borracce deve necessariamente trovare un supporto da parte di qualche partner come indicato nell’atto, a partire dalle partecipate Gesenu o Umbra Acque.

Luca Antonelli, rappresentante di Umbra Acque, ha espresso apprezzamento per l’odg che è in linea con la mission dell’azienda, confermata dal progetto che ha consentito di installare numerose casette dell’acqua su tutto il territorio servito (38 comuni), compresa Perugia e da altre iniziative finalizzate alla sensibilizzazione di pratiche sostenibili.

Antonelli ha quindi spiegato che gli organi aziendali valuteranno la proposta contenuta nell’odg.

Fabrizio Valocchia di Gesenu ha spiegato che l’azienda crede molto nella formazione dei giovani, facendosi carico annualmente di progetti nelle scuole. Gesenu si rende quindi disponibile a partecipare al progetto indicato.

Leonardo Varasano (Progetto Perugia) ha manifestato completo favore per la proposta contenuta nell’odg perché ha un duplice valore: educazione all’uso dell’acqua e contenimento della produzione ed utilizzo della plastica.

Il progetto proposto ha inevitabilmente dei costi, ma certamente le finalità cui è rivolto sono pregevoli; si può quindi pensare, grazie al contributo delle partecipate, di costruire un’iniziativa che si sviluppi gradualmente nel tempo per poi ampliarsi progressivamente.

Per Simone Cenci (Anima Perugia) ha fornito dei numeri: uno studente che usa due bottiglie di plastica al giorno, per 180 giorni per 8 anni, produce 2880/3200 bottiglie. Questi numeri moltiplicati per 14mila studenti danno un dato enorme. Ecco perché è importante portare avanti l’iniziativa proposta nell’odg.

La consigliera Elena Fruganti (FdI) ha riferito che molti ragazzi già oggi usano proprie borracce, portandole a scuola in quanto molto più comode. Ha però segnalato che sono molto diffuse anche le borracce di plastica.

Secondo Fabrizio Ferranti (Perugia per la sanità pubblica) ha parlato di atto che crea una prospettiva e va nella direzione giusta, perché incide sulla formazione e sull’educazione.

A tal proposito ha lanciato l’idea di far disegnare dagli studenti un tema da aggiungere al simbolo del Comune di Perugia e da apporre sulle borracce

Il consigliere Gianluca Tuteri (Misto) ha detto di non ritenere questo progetto uno stimolo per gli studenti, tantomeno a livello educativo. Sotto il profilo educativo, infatti, la vera sfida è sensibilizzare i giovani a bere l’acqua pubblica.

Quello dell’uso delle borracce, secondo Tuteri, è un falso fenomeno salutistico risalente ormai a 30 anni fa a cura delle multinazionali.

Il continuo bere acqua, secondo Tuteri, non è un fenomeno salutistico ma deve essere rapportato ad un effettivo bisogno. Parimenti perplessità sorgono per le tipologie delle borracce, la cui pulizia nel tempo è oltremodo discutibile e che rappresentano solo un prodotto in più da dover smaltire.

Paolo Befani (FdI) ha chiesto chiarimenti ai presentatori su chi sia il soggetto che dovrà farsi carico economicamente della fornitura delle borracce per un importo che si configura di circa 30mila euro.

In replica finale Federico De Salvo ha spiegato, rispondendo a Befani, che il Comune di Perugia vuole coinvolgere Gesenu e Umbra Acque nei costi relativi al progetto.

In merito a quanto sostenuto da Tuteri, ha riferito che le borracce, essendo riutilizzabili, consentono comunque di ridurre l’uso di altri oggetti (esempio bicchieri di plastica) determinando benefici per l’ambiente e la sostenibilità.

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Infine è stato discusso l’Ordine del giorno presentato dai Consiglieri Fruganti e Befani avente come oggetto: Rinnovamento delle alberature lungo la sede stradale cittadina, in particolare zona Ponte Ponte Pattoli, Ponte Felcino Str. Fosso dell’Infernaccio.

Elena Fruganti (FdI) ha riferito che sempre più spesso nelle aree urbane si riscontra il fenomeno di risalita sul manto stradale di radici di piante insistenti nelle aree limitrofe alla carreggiata, evento che causa la rottura della pavimentazione, la deformazione della superficie con conseguente grave pericolo per il traffico veicolare e per i pedoni, per ciò che riguarda i marciapiedi.

A Perugia fenomeni evidenti si registrano in Strada Fosso dell’Infernaccio, in via Benedetto Croce a Ponte Pattoli, dove i pini che insistono nell’area verde a ridosso del CVA, in un parco giochi molto frequentato da bambini e famiglie, costituiscono un pericolo effettivo ed imminente per la cittadinanza ed infine in Via dell’Ala a Ponte Felcino.

La modalità di intervento più immediata e maggiormente efficace è quella di provvedere quanto prima al parziale abbattimento delle alberature esistenti,

Si potrà poi procedere ad un eventuale rinnovamento del patrimonio arboreo, ricorrendo a piante le cui radici non si estendano in modo dannoso per la sede e le pertinenze stradali.

In ragione di ciò i consiglieri impegnano l’Amministrazione a prevedere un programma di rinnovamento delle alberature di cui siano accertate la morte, la malattia o una condizione di pericolosità, nei tratti stradali cittadini maggiormente interessati dal fenomeno sopra esposto, e con urgenza nelle vie citate nel presente atto: strada Fosso dell’lnferrnaccio, via Benedetto Croce a Ponte Pattoli, Via dell’Ala a Ponte Felcino, provvedendo ad una eventuale graduale sostituzione con specie arboree più adeguate – come ad esempio il leccio – che non espongano le sedi stradali e le loro pertinenze a rischio di deformazione e a periodiche attività di riparazione, a tutela dell’incolumità della cittadinanza e del patrimonio pubblico.

L’assessore David Grohmann ha sostenuto che si tratta di un argomento molto complesso. Ha espresso qualche perplessità tuttavia non ritenendo la proposta la forma corretta per affrontarlo. Ha quindi suggerito di organizzare un incontro pubblico sul tema dove poter audire esperti in materia e coinvolgere la popolazione.

Il consigliere Leonardo Varasano (Progetto Perugia) ha sostenuto che l’odg centra il punto, perché effettivamente si registra una certa pericolosità non solo nelle zone segnalate nell’atto, ma in generale in tutta la città. Occorre quindi affrontare il problema per garantire sicurezza (stradale e pedonale) ma anche per produrre positivi effetti ambientali grazie ad una massiccia opera di piantumazione di esemplari arborei, come accaduto in alcune realtà nel mondo.

L’invito, quindi, è, previa partecipazione, che il Comune adotti uno specifico indirizzo volto a tornare ad investire nel verde, in particolare nella cura dell’esistente e nelle nuove piantumazioni.

Paolo Befani (FdI), secondo presentatore dell’odg, si è detto fermamente convinto della bontà della proposta. Il consigliere, nell’accogliere favorevolmente l’idea della partecipazione lanciata dall’assessore Grohmann, ha tuttavia spiegato che sono la commissione prima e poi il Consiglio comunale i luoghi deputati per fornire un indirizzo preciso all’Amministrazione comunale ed agli uffici.

Ciò che si chiede con l’odg è di rinnovare le alberature costituite, per lo più, da pini lungo i viali, retaggio del passato (periodo del Ventennio); ciò ha rappresentato alla lunga un errore a causa delle radici che cercano l’ossigeno e, quindi, creano problemi all’asfalto ed alla sicurezza. Ciò che si vuole ottenere, quindi, è che si mettano a dimora nuove alberature, prediligendo specie più consone alla conformazione della città (es. leccio, tiglio ecc.).

Al termine della discussione, l’odg è stato rinviato ad una prossima seduta al fine di poter procedere con le audizioni.

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