Ecco i “Consultori familiari 2.0”

Si tratta degli sportelli multidisciplinari che offriranno servizi gratuiti alle donne e alle famiglie fino al terzo anno di vita del bambino in sei punti della Zona sociale 2

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06 febbraio 2025
- Redazione
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Informazioni per le famiglie, supporto psicologico e genitoriale, orientamento e consulenza per l’allattamento, mediazione familiare e culturale, supporto all’inserimento lavorativo delle donne e per il disbrigo di pratiche quotidiane.

 

Sono numerosi i servizi gratuiti che arricchiranno l’offerta di quattro consultori (a Madonna Alta, Ponte San Giovanni, Ponte Felcino e Ellera di Corciano) e che saranno fruibili anche presso il Centro per le famiglie in via Diaz (Madonna Alta) e la sede dell’associazione Libera…mente Donna in via Santini (Elce). Tutto grazie all’apertura di sportelli con équipe multidisciplinari (composte tra l’altro da psicologi, educatori, assistenti sociali, mediatori culturali, ostetriche etc.) previsti dal progetto “Consultori familiari 2.0”, promosso dal Comune di Perugia in qualità di capofila della Zona sociale 2, che abbraccia anche i territori di Corciano e Torgiano.

 

La presentazione è avvenuta stamani alla sala della Vaccara di Palazzo dei Priori. Erano presenti la sindaca Vittoria Ferdinandi, l’assessora alle politiche sociali Costanza Spera e i rappresentanti dei numerosi partner di progetto e della Usl Umbria 1 – Distretto del Perugino con cui è stato siglato un accordo di collaborazione. Più in dettaglio hanno preso la parola Francesca Fiandra, responsabile Area Professionale Ostetrica Usl Umbria 1 e Roberta Alagna, dirigente psicologa e referente di progetto per la Usl Umbria 1, Liana Cicchi del Consorzio Auriga, Roberta Migliarini, dirigente Area Servizi alla persona del Comune di Perugia, Rosalinda Babini dell’associazione Il giardino della salute, Maurita Lombardi per Libera…mente donna, Alessia Pauselli della cooperativa sociale Arca di Noè, Annina Botta per Acli e Chiara Burini responsabile di progetto del Consorzio Auriga.

 

Il progetto sperimentale, che ha l’ambizione di poter essere replicato sul territorio regionale, punta ad accompagnare in modo completo le famiglie dalla gravidanza al terzo anno di vita del bambino attraverso servizi volti alla prevenzione di fattori di rischio legati alla maternità e che mirano in generale al benessere anche attraverso una campagna informativa mirata.

Le azioni finalizzate a valorizzare i consultori familiari e a potenziare gli interventi sociali in favore delle famiglie contano su 269.565 euro assegnati alla Zona sociale 2 dalla Regione Umbria a valere sul Fondo ministeriale per le politiche per la famiglia. Tra i risultati attesi, la creazione di una rete di servizi facilmente accessibili e la riduzione degli accessi ai servizi specialistici attraverso il potenziamento degli interventi di prevenzione.

 

La denominazione “Consultori familiari 2.0” sottolinea la volontà di aggiornare le esperienze fatte con il progetto del 2021 (“Percorso Nascita”), che già ha portato a realizzare un servizio multidisciplinare a sostegno delle famiglie a livello educativo, sociale e culturale. Una novità risiede anzitutto nel metodo: il Comune di Perugia ha pubblicato un avviso per selezionare i soggetti del Terzo settore con cui creare un partenariato finalizzato sia alla co-progettazione sia alla co-gestione del progetto. Si tratta del Consorzio Auriga (con i consorziati Asad soc. coop. soc., Borgorete soc. coop. soc., Nuova Dimensione soc. coop. soc., Polis soc. coop. soc.) in qualità di capofila dell’associazione temporanea di scopo nata con Acli – sede provinciale di Perugia – Aps, Arca di Noè soc. coop. soc., Il giardino della salute Aps, Associazione Libera…mente Donna Ets.  Successivamente è stato siglato anche un accordo di collaborazione con la Usl Umbria 1- Distretto del Perugino affinché le sedi dei consultori ospitassero le attività di progetto, e quindi servizi aggiuntivi e personale specializzato.

“Come prima sindaca donna di Perugia – ha affermato la sindaca Vittoria Ferdinandi – sento questo giorno come un traguardo, ma anche come il punto di partenza di un percorso che dovremo continuare ad affrontare nei prossimi anni, ricordando che ogni politica a favore delle donne rimanda alla complessità della società in cui viviamo. In un momento in cui le amministrazioni locali soffrono per i tagli e per quadri normativi che non garantiscono a sufficienza la possibilità di strutturare le politiche e i servizi di cui le nostre comunità hanno bisogno, ci si misura con quella che io chiamo la fatica inderogabile della coerenza. Siamo cioè chiamati a perseguire gli obiettivi declinati in campana elettorale avvertendo costantemente la frustrazione del reale. Per questo ringrazio l’assessora Spera per la capacità di fissare obiettivi e realizzarli. Abbiamo iniziato a lavorare sull’essenza di luoghi fondamentali come i consultori, spazi che ci ricordano che i valori affermati dalle battaglie del passato non sono mai acquisiti una volta per tutte. Questi spazi mi fanno pensare quanto sia necessaria una intera comunità per accompagnare e sostenere la donna che si confronta con la maternità, il grande mistero della vita. Grazie alla coprogettazione c’è la possibilità di sfruttare l’intelligenza collettiva per allargare al massimo lo sguardo di cura di cui la donna e la famiglia hanno bisogno. Così, inserire in un consultorio sportelli di orientamento al lavoro significa fare politiche di giustizia sociale, ma anche di sviluppo e di tenuta della comunità facendo percepire alla donna che non è sola e che la scelta della maternità non è una rinuncia a tutto il resto. Faremo di tutto per creare un settore pubblico che non lasci sole le donne, le donne madri, le donne non madri e le giovani generazioni, che spesso non hanno più contatto con il loro corpo e rischiano di scivolare in percorsi terribili e pericolosi senza essere accompagnate”.

 

“Questo progetto – ha detto l’assessora Costanza Spera – si caratterizza per una maggiore capillarità territoriale e una più ampia varietà di servizi messi a disposizione delle famiglie rispetto a ‘Percorso Nascita’. Ci rivolgiamo a un target potenziale di più di mille nuclei familiari, di cui il 20 per cento con vulnerabilità, visto che già la progettazione passata aveva interessato quasi 1.300 nuclei. Aspetto fondamentale è anche quello della formazione del personale finalizzata alla realizzazione delle azioni, tra cui ci saranno la raccolta di informazioni per le famiglie con figli in riferimento alla dimensione educativa, sociale, culturale e del tempo libero; il sostegno alle competenze genitoriali; la consulenza e il sostegno psicologico alle donne in difficoltà di fronte alle scelte procreative; l’individuazione di fattori di rischio per la depressione post partum; l’home visiting come strumento di prevenzione primaria. Il piano di servizi integrati elaborato grazie alla coprogettazione per noi costituisce un primo passo per rivalorizzare il ruolo dei consultori. Non solo: il confronto con una pluralità di operatori del terzo settore, dell’associazionismo e del mondo della sanità si è rivelato uno strumento di grande utilità per individuare le soluzioni da mettere in campo. Questa, pertanto, sarà una modalità operativa che utilizzeremo per migliorare e potenziare in servizi anche in altri ambiti con l’idea di assicurare una presa in carico a 360 gradi. Auspico che tale impostazione possa essere colta da altre zone sociali dell’Umbria”.

 

“Il Comune di Perugia, quale capofila della Zona Sociale n. 2, ha scelto di utilizzare lo strumento dell’Amministrazione condivisa attivando una procedura di co-progettazione con enti del Terzo Settore – ha aggiunto la dirigente Roberta Migliarini -. Tale scelta trova fondamento nei principi di sussidiarietà, trasparenza, partecipazione e sostegno dell’impegno privato nella funzione sociale. Attraverso tale strumento, a differenza di quanto avviene nelle procedure di appalto, in cui i progetti vengono valutati secondo una logica competitiva, le proposte progettuali vengono analizzate soprattutto in base alla loro capacità o meno di rispondere all’esigenze della comunità locale. La governance delle attività di co-progettazione è prevista attraverso la costituzione di una Cabina di regia, con funzioni strategiche e di indirizzo, e di un Tavolo di attuazione della co-progettazione. Si è cercato anche di raggiungere il maggior numero di destinatari ricorrendo all’home visiting, un servizio svolto oltre che dall’Ente partner, anche dalla competente struttura della Usl Umbria 1-Distretto del Perugino, con cui è stato recentemente stipulato un accordo di collaborazione che prevede, tra le altre cose, il trasferimento di 17mila euro per l’acquisto di due auto, proprio per facilitare questo servizio”.

 

“La Usl Umbria1, come partner del progetto, ha definito e concordato gli obiettivi con il Comune con il coinvolgimento del terzo settore tenendo conto delle attività già garantite dai servizi consultoriali (DPCM del 24-01-2017) e accogliendo la proposta di inserimento di personale proveniente dall’associazionismo negli spazi degli stessi all’interno di percorsi di integrazione con il personale già presente; questo in una prospettiva di potenziamento di servizi, come quelli consultoriali, determinanti per la prevenzione della salute della donna e l’assistenza alla famiglia, alla maternità e alla paternità responsabile, nel periodo della gravidanza e nei primi mille giorni, fase in cui si pongono le basi per uno sviluppo armonico del bambino; una particolare attenzione verrà data all’intercettazione di situazioni di violenza domestica e di genere. La cornice di coprogettazione ha arricchito sia il progetto che i singoli professionisti e ha portato anche alla costruzione di un percorso formativo congiunto con la finalità di potenziare le competenze degli operatori nelle diverse aree in un’ottica interdisciplinare e di rete”. Questo il contributo di Barbara Blasi, direttrice Distretto del Perugino Usl Umbria 1.

 

“Il Consorzio Auriga, come capofila di progetto, ha risposto al bando per la co-progettazione degli interventi, nell’ambito del progetto finanziato dalla Regione Umbria a valere sulle risorse del fondo per le Politiche della famiglia – anno 2023, finalizzati a valorizzare i consultori familiari e potenziare gli interventi sociali in favore delle famiglie. È stato importante e necessario intraprendere questo percorso con altre cooperative e associazioni operanti nel nostro territorio con cui abbiamo sin da subito aperto una proficua collaborazione con un arricchimento reciproco. I tavoli di co-progettazione hanno visto la presenza del Comune di Perugia e della Usl Umbria 1, con cui abbiamo aperto confronti e un processo di integrazione dei diversi servizi che hanno gli stessi obiettivi, legati al benessere della persona e del nucleo familiare, in ottica di prevenzione e di empowerment soprattutto del mondo femminile. L’obiettivo finale è quello del  potenziamento dei  consultori attraverso attività che possano accompagnare i genitori nel percorso di nascita dei loro figli dando informazioni sui servizi dedicati ai primi 1000 giorni di vita, integrando le professionalità con figure nuove come l’educatore e l’operatore di segretariato sociale; il nostro radicamento territoriale e la rete di collaborazioni con i diversi attori del territorio saranno strumenti efficaci per rimuovere le barriere che spesso ostacolano l’accesso ai servizi”. Così Liana Cicchi, presidente Consorzio Auriga.

 

“L’Associazione Il Giardino della salute si occupa da anni di sostegno ostetrico e psico-educativo alle nuove famiglie nel periodo che va dalla gravidanza ai primi 1000 giorni di vita. Nella nostra esperienza abbiamo potuto notare che il contesto del gruppo favorisce l’empowerment delle donne e conseguentemente delle famiglie, permettendo di uscire dall’isolamento sociale, favorendo la creazione di una rete informale di supporto; per questo motivo, anche all’interno del progetto, ci occuperemo della creazione di gruppi di sostegno per la diade e la triade genitori-figli, sia in gravidanza che nel dopo parto. Stiamo lavorando affinché alla chiusura dei corsi in gravidanza possiamo accompagnare le coppie, sia quelle dei Corsi pre-parto nei Consultori che nei corsi del nostro progetto Consultori 2.0, a visitare il reparto di Ostetricia dell’ospedale di Perugia. Dopo il parto, al ritorno dall’ospedale, saremo a disposizione per effettuare incontri a domicilio vista l’importanza dell’Home visiting, per i benefici che apporta l’essere sostenuti in questo delicato momento che vede da una parte l’accudimento del neonato/neonata e il riequilibrio della nuova famiglia”. Così Rosalinda Babini, presidente Associazione Il Giardino della salute.

 

“Arca di Noè – ha spiegato Alessia Pauselli, referente di progetto della Coop. Soc. Arca di Noè – è una Cooperativa sociale che porta avanti nel territorio di Perugia progetti a sostegno dell’empowerment femminile. L’avviso emesso dal Comune di Perugia per il potenziamento delle attività sociali nei consultori ci è sembrato da subito in linea con l’ottica di empowerment e di rafforzamento delle reti e delle relazioni sociali per un maggior benessere della comunità che adottiamo nei nostri progetti e servizi. All’interno del progetto Consultori 2.0 ci occuperemo di consulenza e supporto all’inserimento e reinserimento lavorativo delle madri successivamente alla gravidanza, impostando dei percorsi che partano dai desideri e dalle competenze delle donne, mettendo in luce il ruolo importante del lavoro e dell’indipendenza economica nel percorso verso una effettiva parità di genere. Inoltre, grazie alla nostra esperienza di lavoro in contesti di accoglienza e di migrazione, adotteremo un approccio transculturale e ci occuperemo dell’attività di mediazione linguistico-culturale, per leggere e attenzionare i bisogni delle cittadine e dei cittadini migranti del nostro territorio, che nel momento delicato della nascita di una figlia o di un figlio, possono trovarsi più soli perché lontani dalle proprie comunità e paesi di origine”.

 

“L’Associazione Libera…mente donna di Perugia partecipa a questo progetto mettendo a disposizione la sua expertise e le sue professioniste per sostenere le donne che si rivolgono ai consultori del Perugino. Il momento della gravidanza e della crescita del bambino nei primi anni rappresentano momenti di vulnerabilità per le donne, tanto che l’Istat ci dice che per il 5,7% delle donne la violenza inizia durante la gravidanza e per l’11,8% è aumentata in quel periodo. La violenza riguarda tutte e prevenirla significa ascoltare le donne, renderle consapevoli della situazione che stanno vivendo e dare loro la possibilità di riconoscere i primi segnali di rischio. Le donne avranno uno spazio sicuro in cui potersi confrontare con le operatrici antiviolenza rispetto alle relazioni che stanno vivendo, riceveranno supporto per accrescere la propria consapevolezza e autodeterminazione, anche e soprattutto in questa delicata fase di vita. L’associazione mette a disposizione anche le proprie professioniste psicologhe per rispondere alle specifiche esigenze emotive delle donne che emergono durante la gestazione e le prime fasi di vita dei bambini e delle bambine. L’intervento psicologico in questo momento è importante per garantire il benessere delle future madri che si apprestano ad affrontare una sfida esistenziale complessa che troppo spesso, in mancanza di interventi psico-educativi che tengano conto della salute psicologica della donna non trascurando il contesto culturale in cui il ruolo di madre viene definito, rischiano di compromettere l’autonomia femminile. La gravidanza e la ristrutturazione della coppia e della famiglia che conseguono la nascita sono infatti elementi di rischio per la salute mentale di qualsiasi donna e, turbando l’equilibrio della coppia stessa, possono esacerbare o portare alla luce dinamiche di violenza di genere spesso invisibili, pertanto il disagio psicologico in queste fasi è una spia importante e non trascurabile”. Questo l’intervento di Maurita Lombardi, presidente di Libera…mente Donna.

 

“I nuclei familiari – ha detto Annina Botta, presidente Acli – soprattutto quelli neocostituiti rappresentano uno snodo significativo per le comunità di riferimento. Proprio per questo motivo, occorre sostenere e supportare in maniera multidimensionale i nuovi nuclei familiari. Nell’ambito del progetto Consultori Familiari 2.0 le Acli Provinciali di Perugia svolgeranno un ruolo fondamentale nel fornire informazioni essenziali alla partecipazione alle diverse azioni e attività di progetto. Al contempo, i nostri operatori, orienteranno i nuclei familiari ai “servizi utili” per il sostegno al reddito (carta nuovi nati, assegni familiari…), al rilascio dell’Isee e faciliteranno l’accesso ai servizi della P.A”.

 

“L’obiettivo principe di questa co-progettazione – ha ribadito Chiara Burini, responsabile di progetto per il Consorzio Auriga – è mettere in campo interventi di prevenzione e promozione del benessere delle famiglie che, nell’ambito del percorso nascita e crescita, consentano alle mamme e ai genitori di avere un’informazione mirata sui servizi dedicati e necessari nei primi 1000 gg di vita del bambino e della bambina e di accedervi facilmente. Per questo le azioni pensate saranno diverse, quali:

– accoglienza ed ascolto agli sportelli all’interno dei Consultori

– accoglienza ed ascolto agli sportelli anche in altre sedi: Centro per le famiglie, Sede dell’Ass. Libera…mente donna

Dall’accoglienza ci sarà un orientamento verso i servizi pubblici e verso i servizi di progetto, in base ai bisogni raccolti, che potranno dare luogo a:

– Consulenze individuali: psicologiche, di supporto genitoriale, di orientamento e supporto ostetrico, di ascolto e accoglienza in situazioni a rischio di violenza, di orientamento e inserimento lavorativo;

– Gruppi psico-educativi per la diade mamma-bambino e per la triade, oltre che gruppi per le coppie genitoriali;

– Gruppi per il sostegno educativo genitoriale: sia in percorsi strutturati in più appuntamenti (Percorsi crescita), sia con incontri settimanali nei vari territori su tematiche centrali nella vita educativo-genitoriale nei primi 1000 giorni di vita del bambino e della bambina;

– Implementazione dei Percorsi nascita per le donne in gravidanza, come per esempio il sabato mattina nel Consultorio di San Marco;

– Laboratori per il sostegno genitoriale, pensati come momenti di incontro in cui fare qualcosa insieme che possa incrementare le competenze genitoriali con spontaneità e leggerezza;

– Mediazione culturale;

– Mediazione familiare.

Tutto questo attraverso una collaborazione continua con i servizi del territorio”.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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