Mozione sul caso del cooperante Alberto Trentini detenuto in Venezuela

Nella seduta del Consiglio comunale del 3 marzo, è stata presentata da Lucia Maddoli per i gruppi di maggioranza. Bocciata l’urgenza

date
03 marzo 2025
- Alessandra Borghi
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Prima di avviare i lavori, il Consiglio comunale, nella seduta del 3 marzo, su invito della presidente Elena Ranfa ha osservato un minuto di silenzio in memoria di due personalità recentemente scomparse: Nello Spinelli, già amministratore delegato di Minimetrò spa, e l’avvocata e senatrice Graziella Tossi Brutti.

 

Lucia Maddoli (Orchestra per la Vittoria) ha poi chiesto la parola per portare all’attenzione una mozione urgente dei gruppi di maggioranza che chiede l’intervento del Governo per il rientro in Italia di Alberto Trentini, cooperante italiano detenuto in Venezuela.

 

“Di Trentini – ha spiegato Maddoli – fermato dalle autorità venezuelane mentre si trovava in missione con l’Ong Humanity e Inclusion per fornire aiuti umanitari a persone con disabilità, non si hanno più notizie dal 15 novembre 2024. Secondo le poche e informali informazioni ricevute, sarebbe stato trasferito a Caracas pochi giorni dopo il fermo e risulta attualmente detenuto senza che gli sia stata formalmente contestata alcuna imputazione. Nessuna rappresentanza diplomatica italiana è riuscita a parlargli, nonostante ripetuti tentativi, né è riuscito a mettersi in contatto con la famiglia”. L’auspicio – ha concluso Maddoli – è che Perugia possa unire la sua voce a quella di altri Comuni che stanno facendo pressione per la liberazione.

 

Leonardo Varasano (Progetto Perugia) si è espresso sull’insussistenza dell’urgenza dell’atto.

Fabrizio Ferranti (Perugia per la sanità pubblica) ha invece affermato che l’urgenza risiede nella stessa situazione di fatto di cui tratta l’odg, ossia “la detenzione senza norma” in cui si trova Trentini.

In sede di votazione l’urgenza è stata respinta: la mozione seguirà l’iter ordinario che prevede il passaggio in commissione.

 

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