Parere favorevole sul rendiconto 2024

In seconda commissione l’atto ha registrato i voti favorevoli dei consiglieri di maggioranza

date
23 aprile 2025
- Redazione
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La seconda commissione Bilancio, presieduta da Nicola Paciotti, ha discusso e approvato a maggioranza (9 favorevoli e 5 astensioni) il rendiconto relativo all’esercizio 2024 e i relativi allegati.

 

Il documento (proposta al Consiglio n. 3286 del 7 aprile) era stato illustrato nella precedente seduta dall’assessora Alessandra Sartore (https://perugiacomunica.comune.perugia.it/presentato-il-rendiconto-in-seconda-commissione).

 

Parere favorevole, sempre a maggioranza (9 favorevoli e 5 astensioni), è stato espresso anche su un emendamento presentato dalla sindaca Vittoria Ferdinandi per la sostituzione di alcuni documenti (in particolare, per correggere il prospetto relativo all’elenco analitico delle risorse vincolate e per sostituire quello relativo all’elenco analitico delle risorse accantonate nel risultato di amministrazione). Una modifica, come spiegato dall’assessora Sartore, che ha partecipato alla seduta insieme al dirigente dell’Unità operativa Servizi finanziari e Gestione entrate, Stefano Baldoni, essenzialmente formale finalizzato ad apportare correzioni di carattere tecnico a due prospetti allegati.

 

Aperto il dibattito, Edoardo Gentili (FI) ha chiesto approfondimenti rispetto a notizie comparse il 3 aprile sui social e sulla stampa secondo cui sarebbero stati recuperati “nelle pieghe del bilancio” 28 milioni, tutte “risorse non spese”. Il consigliere ha chiesto in particolare di sapere in che modo siano state liberate tali risorse e se si tratti di fondi liberamente utilizzabili per investimenti, aumento dei servizi, abbassamento della Tari e altro.

 

Leonardo Varasano (Progetto Perugia), riconoscendo la correttezza dell’assessora Sartore per aver sempre confermato che la situazione di bilancio ereditata dall’attuale amministrazione è sana, a sua volta ha criticato il tipo di comunicazione fatta sui social riguardo le risorse recuperate.  Varasano, in base alla risposta ricevuta dagli uffici a seguito di formale richiesta circa la provenienza di tali somme, ha in sostanza affermato che esse discendono dalle gestioni degli anni immediatamente precedenti.

 

Margherita Scoccia, sostenendo che le disponibilità in questione sono legate anche agli importanti investimenti fatti dalla precedente amministrazione, ha chiesto quali sono stati i progetti chiusi e rendicontati che hanno consentito di liberare risorse.

 

Sul punto, Sartore ha ricordato che i progetti da cui sono state svincolate risorse in conto capitale sono indicati in un allegato e tra questi c’è il Piano di recupero urbano (Pru) di via Oberdan. In vista della riprogrammazione delle risorse svincolate, l’assessora ha ribadito l’invito a segnalare interventi ritenuti necessari, dal sociale alla sicurezza alla parte fiscale all’edilizia scolastica, e ha assicurato che il lavoro fatto per liberare risorse sarà continuato.

 

Sartore ha comunque ricordato che il testo unico degli enti locali detta precise regole. In particolare l’articolo 187, secondo comma, sancisce che la quota libera dell’avanzo di amministrazione dell’esercizio precedente può essere utilizzato con provvedimento di variazione di bilancio per cinque finalità indicate in ordine di priorità (copertura dei debiti fuori bilancio, provvedimenti necessari per la salvaguardia degli equilibri di bilancio di cui all’articolo 193 ove non possa provvedersi con mezzi ordinari, finanziamento di spese di investimento, finanziamento delle spese correnti a carattere non permanente, l’estinzione anticipata dei prestiti). A suo avviso, sarebbe opportuno destinare risorse anche per chiudere mutui risalenti e ridurre così l’indebitamento dell’ente.

 

Secondo Marko Hromis (Pd), nessuno in maggioranza ha mai disconosciuto di aver ricevuto in eredità un bilancio sano da cui ripartire; ora si tratta di decidere insieme come spendere le risorse.

 

Varasano ha ripreso la parola chiedendo al dirigente come mai non sia emerso in precedenza che c’erano progetti fermi per motivi di rendicontazione. Una domanda inopportuna, secondo Francesca Pasquino (Pd), se rivolta ai dipendenti, visto che la politica all’epoca non aveva rilevato una situazione su cui era possibile agire.

 

Antonio Donato (M5s) ha ribadito che i bilanci sono sempre il risultato della gestione di più amministrazioni e per questo non è mai stato disconosciuto il buon lavoro fatto in passato. A fronte di un quadro positivo, secondo il consigliere, ci sono comunque motivi per ritenersi soddisfatti e per concentrarsi sul migliore impiego possibile delle risorse.

 

Anche Nilo Arcudi (Perugia civica) ha espresso apprezzamento per l’approccio di Sartore, definito “serio, responsabile e pragmatico”. Il consigliere, ritenendo legittima la precedente domanda di Varasano, ha comunque chiarito che il lavoro dei dipendenti del Comune è sempre stato ritenuto fondamentale e proprio lo spirito di comunità ha consentito di superare fasi difficili in passato, inclusa quella segnata dalla presenza di un disavanzo molto consistente. Arcudi ha infine criticato la prassi di pubblicare post su temi non affrontati preliminarmente nelle sedi istituzionali deputate, pur riconoscendo che i risultati attestati dal rendiconto sono positivi e aprono spazi di crescita e sviluppo per la comunità.

 

Anche Fabrizio Ferranti (Perugia per la sanità pubblica) e Lorenzo Mazzanti (Pensa Perugia) hanno condiviso l’auspicio che si possa procedere insieme al fine di utilizzare al meglio le risorse.

 

Varasano e Gentili hanno ritenuto di precisare che la chiusura dei progetti è un fatto tecnico e non politico in quando dipende dai rup.

 

Il dirigente (al Comune di Perugia dal 2021) ha spiegato di aver individuato già nel 2022 una consistente quota vincolata da oltre cinque milioni priva di dettaglio. Con un lavoro durato più di un anno, è stato possibile “scomporre” questo ammontare e capire quali risorse non spese erano confluite in tale quota. Quindi, attraverso una interlocuzione con gli uffici competenti, sono state individuate le risorse che era possibile liberare. Un lavoro complesso, soprattutto – è stato detto – quando si tratta di somme molto risalenti nel tempo, per cui quest’anno c’è stato più tempo per esaminare nel dettaglio le singole partite. Il dirigente ha ulteriormente precisato che, al di là della questione delle risorse “liberate”, gli equilibri correnti di bilancio ordinario restano in difficoltà a fronte dei tagli (per oltre 2 milioni) che si sono accumulati negli anni e di una spesa corrente ricorrente in continua crescita.

 

In conclusione, Varasano si è dichiarato soddisfatto della risposta ricevuta dal dirigente, da cui si evince che il recupero delle somme necessitava di approfondimenti e tempo.

 

 

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