Si è svolta questa mattina, mercoledì 28 maggio alle 11, presso la Biblioteca Umanistica dell’Università degli Studi di Perugia, in Piazza Morlacchi, la cerimonia di intitolazione di una delle sale della struttura all’intellettuale e scrittrice Clara Sereni scomparsa nel 2018.
L’inaugurazione della targa è stata preceduta dalla presentazione dei 10 finalisti della Sezione Editi della VI edizione del Premio Letterario Nazionale Clara Sereni, promosso con il sostegno di Fondazione Perugia e Centro per le Pari Opportunità della Regione Umbria.
Presenti alla cerimonia Vittoria Ferdinandi, sindaca di Perugia, Francesca Silvestri, coordinatrice del Premio Letterario Nazionale Clara Sereni, Simone Casini, docente di Letteratura italiana presso l’Ateneo perugino, e Sabrina Boldrini, direttrice della Biblioteca Umanistica.
Presente inoltre Anna Sereni, sorella di Clara, studenti dell’Università di Perugia e una classe del Liceo “A. Pieralli” in rappresentanza della Giuria Popolare del Premio.
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Aprendo l’incontro Sabrina Boldrini ha detto che Unipg è onorata di poter ricordare questa importante scrittrice, impegnata nel sociale e molto legata alla città di Perugia.
L’intitolazione è motivo di soddisfazione perché lascia un segno tangibile, visto che da ora in avanti gli studenti che usufruiranno della biblioteca avranno la possibilità di conoscere Clara Sereni e la sua attività.
La sindaca Vittoria Ferdinandi ha definito – in avvio di intervento – la biblioteca umanistica un suo “luogo del cuore”, avendo trascorso al suo interno tante ore di studio in preparazione di ben tre tesi di laurea. “Sono quindi davvero contenta che si sia deciso di intitolare un’aula proprio qui a Clara Sereni, persona straordinaria che è parte dell’arcipelago dei maestri dell’anima”.
La sindaca ha definito l’intitolazione “un gesto importante” perché diventa testimonianza della vita di Clara Sereni e di quanto questa grande donna ha fatto nel corso della sua vita.
Ferdinandi, pur non avendo potuto conoscere di persona Clara Sereni, ha detto di aver toccato con mano l’eredità che lei ha lasciato nella nostra comunità, costruendo tanto a beneficio della collettività. Clara Sereni, infatti, è stata scrittrice, intellettuale, politica e resistente, un’ultimista (come amava definirsi) incapace di voltare lo sguardo nei confronti della marginalità, nonché capace di trasformare l’individuale in collettivo sempre utilizzando un linguaggio universale.
Fu proprio Sereni a coniare il neologismo “casalinghitudine” per esprimere il senso di profonda solitudine dell’universo femminile.
Ma Sereni è stata anche una persona che ha voluto lasciare una precisa testimonianza di vita, partendo da un dolore immenso relativo alla situazione del figlio, trasformato poi in qualcosa di straordinario nel progetto “città del sole”. Questa struttura è infatti l’esempio del fatto che la società ha il compito ed il dovere di garantire gli stessi diritti a tutti, facendo della diversità una ricchezza. In sostanza Clara Sereni, simbolo di umanità, deve essere il punto di partenza affinché quello che stiamo vivendo diventi il tempo del cambiamento culturale. Oggi la sua presenza all’interno della biblioteca umanistica sarà fulgido esempio per i tanti giovani che frequentano questa struttura.
Francesca Silvestri ha detto che “è un grande onore poter intitolare un’aula studio della Biblioteca dell’ateneo a Clara Sereni; un’iniziativa che si inserisce perfettamente nel lavoro che stiamo portando avanti ormai da 6 anni per mantenerne vivo il ricordo e l’insegnamento. Lo facciamo attraverso un Premio letterario a suo nome che dà spazio e visibilità a temi spesso poco considerati, quelli della cosiddetta letteratura civile, al cuore dell’opera di Clara”.
Il prof. Simone Casini ha spiegato che tra le numerose eredità lasciate da Clara Sereni vi è il premio letterario a lei intitolato che rappresenta per i nostri giovani un’importante occasione per conoscere la letteratura del nostro tempo approfondendo i temi civili, tra cui spiccano il sociale, la condizione femminile, il disagio in particolare quello psichico.
Al termine degli interventi Benedetta Tobagi, presidente della commissione specialistica del premio Clara Sereni, con un video messaggio ha annunciato i 10 finalisti della Sezione Editi della VI edizione del Premio Letterario Nazionale Clara Sereni, promosso con il sostegno di Fondazione Perugia e Centro per le Pari Opportunità della Regione Umbria: Antonio Albanese, con La strada giovane (Feltrinelli), Luciano Allamprese, con Esame di coscienza (Atlantide Edizioni), Cosimo Calamini, con Ferro e ruggine (Morellini Editore), Erica Cassano, con La grande sete (Garzanti), Mariarosa Cutrufelli, con Il cuore affamato delle ragazze (Mondadori), Domenico Dara, con Liberata (Feltrinelli), Arianna Farinelli, con Storia di una brava ragazza (Einaudi), Wanda Marasco, con Di spalle a questo mondo (Neri Pozza), Morena Pedriani Errani, con Il cielo sopra a Gaza non ha colori (Giulio Perrone Editore) ed Edoardo Vitale, con Gli straordinari (Mondadori).