Cordoglio per la morte di Vanni Capoccia
Cordoglio per la morte di Vanni Capoccia
Martedì 15 luglio Perugia si è svegliata piena di manifesti bianchi. Delle vere e proprie affissioni vuote con solo tre elementi scritti in piccolo ai margini: “Il futuro della città è una pagina bianca”, “Edicola 518”, “1 giugno 2026”.
In concomitanza con l’imminente decennale della sua apertura (avvenuta il 1 giugno 2016) Edicola 518 ha vinto l’avviso pubblico “Laboratorio Creatività Contemporanea – VI edizione”, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, con il progetto “L’edicola che vorrei” che racchiude una serie di iniziative che culmineranno con il restauro fisico del chiosco in occasione della sua riapertura ufficiale, prevista proprio per il 1 giugno 2026.
Il gesto di lancio al pubblico del progetto è fortemente simbolico: centinaia di spazi di affissione destinati all’uso commerciale sono stati comprati da Edicola 518 per essere trasformati in bacheche aperte all’intervento pubblico, poiché sui manifesti si potranno appuntare suggestioni, poesie, polemiche, idee, sfregi e previsioni… tutto quanto possa ricordare alla cittadinanza che nulla è ancora scritto e che il futuro può essere migliore o peggiore del presente, in un processo che ci vede attori protagonisti.
“Il decennale non sarà un momento di autocelebrazione dei nostri successi e neppure di resoconto della nostra attività – racconta Antonio Brizioli, fondatore e curatore del progetto – ma un’occasione per lanciare una riflessione a tutto tondo sullo stato della città, una riflessione che sarà necessariamente aperta a tutti i suoi abitanti”. “Edicola 518 – continua Brizioli – è un esempio virtuoso e unico di riscrittura dello spazio urbano dal basso, che dimostra come la città non sia unicamente nelle mani della spesso miope classe politica né di chi la usa unicamente a scopo di lucro: la città è di chi la vive e chi la vive ha il compito di reimmaginarla ogni giorno”.
Edicola 518 è un piccolo progetto che ha saputo far parlare di sé in lungo e in largo proprio in virtù della sua esemplarità, dimostrando che alla rassegnazione si può rispondere con l’impegno e all’assenza di fondi per la cultura con l’intelligenza imprenditoriale.
Edicola 518 – ormai una vera e propria istituzione nazionale e internazionale grazie alle sue molteplici attività legate all’editoria indipendente, all’arte nello spazio urbano, alla promozione del territorio e al racconto di luoghi, storie e figure fuori dai radar della narrazione mainstream – annuncia con la campagna in oggetto che si entra nel decennale della sua nascita, poiché il chiosco ai piedi delle scalette di Sant’Ercolano è stato aperto dai membri dell’associazione culturale Emergenze il 1 giugno 2016.
Da allora l’associazione è diventata una cooperativa con sei dipendenti e tre spazi attivi nel quartiere Borgo Bello, in quanto all’edicola si sono aggiunti la libreria Paradiso 518 e la vineria Quasi 518, che hanno configurato la parte alta di corso Cavour come un vero e proprio centro culturale diffuso e autogestito, aperto tutti i giorni dell’anno e prodigo di iniziative culturali.
Alla conferenza stampa tenutasi mercoledì 16 luglio sulle scalette di Sant’Ercolano, proprio di fronte al chiosco, hanno partecipato i fratelli Antonio e Alberto Brizioli, cofondatori del progetto, Francesca Gotti e Giovanni Galanello, ricercatori che condurranno indagini sul territorio propedeutiche agli esiti progettuali, Nic Alessandrini, street artist di fama internazionale che ha impreziosito la mattinata con una performance pittorica di sbiancamento dell’Edicola, anch’essa tornata allo stato di tela bianca bisognosa di una riscrittura. Presenti in rappresentanza delle istituzioni il vicepresidente della Regione Tommaso Bori e il vicesindaco del Comune di Perugia Marco Pierini.
Di “coraggio” ha parlato il vicepresidente della Regione e assessore regionale alla cultura Bori “per un progetto di cambiamento partito dal basso che dieci anni fa si è preso carico di uno spazio di mero passaggio trasformandolo a realtà di sosta e permanenza”. “Danno merito di un percorso suggestivo e importante di dieci anni anche gli altri spazi riaperti e le iniziative di socialità e cultura organizzate” ha affermato ancora Bori per poi aggiungere: “E’ bello vedere una generazione che cerca di cambiare i luoghi in cui vive e ora la pagina bianca per il futuro della città di Perugia è quindi giusto che si scriva insieme e dal basso”.
Edicola definita come uno “spazio monumento” dal vicesindaco e assessore comunale alla cultura Pierini ma che “rimane con la sua funzione di presidio sociale”. “Se non c’è presidio e cura non si rigenera una città” ha affermato Pierini per così concludere: “Cercare di progettare un decennale ripartendo da zero e da delle pagine bianche è nelle corde degli organizzatori di questa interessante iniziativa. È poi una immagine molto bella l’idea che la città possa ripartire da uno ‘strummeriano’ futuro non scritto”.
Le iniziative previste da qui alla riapertura saranno numerose, alcune delle quali ancora top secret nel pieno stile provocatorio di Edicola 518. Il prossimo appuntamento è stato lanciato per la settimana 22-28 settembre, quando entrerà in scena Radio Edicola, un punto radiofonico autogestito organizzato insieme ai partner di progetto C.I.R.C.E. (Centro Internazionale di Ricerca sulle Convivialità Elettriche), che per un’intera settimana intervisterà all’interno del chiosco cittadini comuni, operatori culturali, rappresentanti di istituzioni, chiunque vorrà essere coinvolto in questo grande processo di riscrittura urbana, che condurrà sì alla riattivazione del chiosco in una nuova veste decisa attraverso la partecipazione, ma lo farà scuotendo vigorosamente il tessuto urbano così come Edicola fu capace di fare nell’ormai lontano giugno del 2016.
Il progetto è sostenuto da Laboratorio di Creatività Contemporanea, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura.