Il Festival Schola Cantorum entra nel vivo

Mercoledì 16 aprile, nel pomeriggio, la Marcetta della Pace in corso Vannucci a cui hanno già aderito circa 500 bambini delle scuole di Perugia

date
15 aprile 2025
- Redazione
share-facebookshare-xshare-linkedinshare-telegramshare-whatsappicon-share
Condividi

Si è aperto ieri il festival Schola Cantorum, organizzato dall’Associazione La Banda degli Unisoni con il patrocinio del Comune di Perugia.

 

Alla sua prima edizione, Il festival è un contenitore di esperienze formative dove dialogano realtà musicali ed educative diverse, che hanno così l’opportunità di scambio, crescita e condivisione, e l’apertura delle attività è stata affidata a una tavola rotonda a cui hanno preso parte grandi nomi dell’educazione musicale che ne hanno approfondito diversi aspetti.

 

Dopo i saluti dell’assessora all’istruzione del Comune di Perugia Francesca Tizi e di Ilenia Filippetti, dirigente Unità operativa Servizi Educativi del Comune di Perugia, ha parlato Anna Maria Freschi, didatta della musica e percussionista, che ha esaminato il ruolo dell’educazione musicale nel benessere e nella formazione dei bambini. Successivamente l’intervento di Fabrizio de Rossi Re, compositore e docente di Didattica della Musica presso il Conservatorio di Musica di Perugia, si è focalizzato sulla composizione e sull’improvvisazione musicale come strumenti per crescere. Poi Antonio Pantaneschi, direttore d’orchestra e docente di Didattica della Musica presso il Conservatorio di Musica di Perugia, ha approfondito l’importanza del suonare insieme non solo nell’apprendimento musicale, ma anche come strumento sociale e umano. Infine Tullio Visioli, compositore, flautista e didatta, ha esplorato il mondo della vocalità infantile come mezzo espressivo e funzionale.

 

Come assessora ai servizi educativi e scolastici del Comune di Perugia, Francesca Tizi ha espresso la convinzione che “l’educazione musicale non sia un di più, ma una necessità. La musica, nelle scuole, non è solo una disciplina da apprendere: è uno strumento potentissimo per crescere, per scoprire sé stessi e per entrare in relazione con gli altri”. “Abbiamo scelto di sostenere con convinzione il progetto Schola Cantorum e la Banda degli Unisoni – ha aggiunto Tizi – perché rappresentano un esempio concreto di come la cultura possa essere accessibile, partecipata e trasformativa, fin dalla prima infanzia. Il nostro impegno come amministrazione è quello di creare contesti scolastici ed educativi in cui l’arte, la creatività, la bellezza non siano marginali, ma cuore pulsante del percorso di crescita. E la musica, con la sua capacità di nutrire l’anima, di coinvolgere corpo e mente, è al centro di questa visione”.

 

L’appuntamento successivo ha visto alla Sala dei Notari i giovani musicisti degli Archi del Mariotti che sotto la direzione di Alessia Monacelli hanno eseguito un repertorio che ha spaziato dal barocco alla musica del ‘900, seguiti dall’Orchestra Giovanile Bonazzi Lilli, diretta da Natalia Benedetti, che si è esibita in brani tratti da note colonne sonore. Il concerto si è concluso con l’esecuzione congiunta di Yellow Submarine dei Beatles, suonata dall’orchestra Bonazzi Lilli e cantata dai giovani musicisti del Liceo Musicale Mariotti.

 

Il 15 e il 16 aprile Schola Cantorum entra ancora più nel vivo con laboratori per le scuole e concerti, per poi concludersi mercoledì pomeriggio con la Marcetta della Pace in Corso Vannucci a cui hanno già aderito circa 500 bambini delle scuole di Perugia.

share-facebookshare-xshare-linkedinshare-telegramshare-whatsappicon-share
Condividi