Il Baiocco d’oro omaggia i titolari di tre attività storiche del centro

A Palazzo dei Priori il riconoscimento del Comune di Perugia è stato conferito a Paolo, Massimo e Roberto Marucchini, Umberto Olmati e Antonietta Terradura. La sindaca: “Così diamo valore a uno dei nostri patrimoni inestimabili: il commercio di prossimità”

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01 febbraio 2025
- Alessandra Borghi
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Il Baiocco d’oro omaggia i titolari di tre attività di lungo corso del centro storico. La cerimonia si è svolta nella sala della Vaccara alla presenza della sindaca Vittoria Ferdinandi e dell’assessore Andrea Stafisso (sviluppo economico e commercio). A ricevere uno dei più alti riconoscimenti del Comune di Perugia sono stati Paolo, Massimo e Roberto Marucchini, titolari dell’omonimo negozio di elettrodomestici e materiale elettrico che per 130 anni è rimasto aperto in via dei Priori, Umberto Olmati, alla guida dell’Antica Latteria di via Baglioni quest’anno al traguardo dei cento anni, e Antonietta Terradura de Il gomitolo di via Alessi che invece ha aperto i battenti 50 anni fa. Presenti anche i proponenti: rispettivamente, il presidente Valerio Marinelli in rappresentanza della Società Operaia di Mutuo Soccorso, il vicepresidente Alessandro Granieri per il Consorzio Perugia in Centro e Cristiana Schippa a nome di un gruppo di clienti de Il gomitolo.

 

“Questi sono i primi Baiocchi d’oro conferiti dalla nostra amministrazione – ha detto la sindaca -. Riceviamo numerose segnalazioni e proposte, ma abbiamo scelto di accogliere anzitutto quelle che ci consentono di sottolineare il valore delle attività del centro storico. Il conferimento di un premio ha sempre un significato simbolico e in questo caso è quello della restituzione, della gratitudine e della riconoscenza. In un momento in cui si parla molto di serrande che si abbassano, inoltre, siamo chiamati a riflettere proprio su ciò che tali attività rappresentano: non solo luoghi che forniscono prodotti o servizi, ma spazi di ascolto, riconoscimento, incontro, aiuto e presidio sociale, un’opportunità per fare esperienze molto distanti dalla spersonalizzazione del consumo standardizzato. Per questo a nome dell’amministrazione ringrazio Paolo, Massimo, Roberto, Umberto e Antonietta per essersi spesi per la nostra comunità”.

 

“Il centro storico – ha proseguito Ferdinandi – per restare vitale e competitivo ha bisogno di una identità forte e chiara, fondata sulle eccellenze e sulla qualità, senza presentarsi come fotocopia dei centri commerciali. Come amministrazione faremo il possibile per definire adeguate politiche di sostegno al commercio di prossimità e per migliorare aspetti come l’accessibilità dell’acropoli, ma ricordiamoci che per preservare tante realtà preziose dobbiamo essere i primi a sceglierle”. Secondo la sindaca, infatti, “è fondamentale capire che il commercio di prossimità rappresenta un patrimonio imprescindibile che viene messo a rischio prima di tutto dalle nostre abitudini di consumo quotidiano, dal modo in cui scegliamo di comprare”.

 

Le motivazioni dei riconoscimenti – Questa la motivazione del riconoscimento alla famiglia Marucchini: “Titolari di un esercizio commerciale che vanta 130 anni di attività, tramandato di padre in figlio e di figlio in nipote, hanno seguìto e fatto parte della storia e dei costumi della nostra città. Pionieri, a Perugia, del commercio al dettaglio legato all’elettricità, sono diventati un punto di riferimento del paesaggio fisico e sociale del centro cittadino. Instancabili lavoratori, fedeli alle tradizioni ma anche aperti al progresso e all’innovazione, i Marucchini hanno posto particolare attenzione e cura alle esigenze dei tempi dei propri clienti, fornendosi di nuovi prodotti, svolgendo anche il lavoro di elettricisti e specializzandosi, man mano, nell’impiantistica”.

 

Nella pergamena che accompagna l’onorificenza per Olmati si legge: “Nei suoi cento anni di attività, L’Antica Latteria è divenuta un punto di ritrovo per generazioni di concittadini e di turisti di ogni nazionalità, un luogo intimo e caratteristico che ci parla di storia e tradizione, di gusto e di valori. Sosta d’obbligo per chi attraversa o visita il centro storico della nostra città, accoglie e coccola gli avventori con la cortesia di Umberto, imprenditore tenace e coraggioso e la squisitezza della sua celeberrima panna, unanimemente apprezzata”.

 

“Con un filo colorato ha unito passione, creatività e maestria artigianale – riporta invece la pergamena consegnata a Terradura -. Con cinquanta anni di storia, Il Gomitolo è un piccolo grande mondo al femminile nel cuore della nostra Città, dove trovare tutto ciò che serve per realizzare i nostri piccoli capolavori. Ma è anche un luogo accogliente e ricco di umanità ed empatia, dove ritrovare il piacere di ascoltare e di raccontarsi, di condividere esperienze e sempre preziosi consigli”.

 

 

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Alle cerimonie di consegna dei Baiocchi d’oro è seguito un confronto con la stampa sul tema del centro storico.

“Questa giornata – ha affermato l’assessore allo sviluppo economico e al commercio, Andrea Stafisso – vuole rendere giustizia al valore sociale dei negozi del centro, di cui ha saputo restituire appieno la bellezza. In questo modo è emerso che il commercio di prossimità conserva molti fattori di competitività, malgrado le difficoltà che ovunque vive. Come amministrazione intendiamo capire i trend e mettere a fuoco le problematiche specifiche del territorio. Misure come le scontistiche nei parcheggi gestiti da Saba, introdotte lo scorso dicembre, sono un esempio di prime azioni puntuali. Ma ci sono interventi di più ampio respiro a nostro avviso necessari, quali una mappatura delle attività che restituisca una conoscenza precisa dell’esistente per ogni piazza e ogni via del centro (ad esempio riguardo categorie merceologiche, tipologie di locazioni, etc.). Sarà un primo step per cercare di capire in che direzione andare per migliorare l’offerta complessiva e su come creare economie di agglomerazione (ad esempio vie dell’artigianato e altri distretti). Poi è necessario mettere in campo nuovi strumenti per una programmazione degli eventi capace di renderli armonici rispetto alle attività economiche che operano in questa zona tutto l’anno. Serve altresì una riflessione sugli spazi in cui calarli, perché il centro, va ricordato, è fatto anche di borghi. Faremo inoltre valutazioni per l’aggiornamento delle normative regolamentari, come ad esempio quella in materia di occupazione del suolo pubblico”.

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