La I commissione consiliare Affari Istituzionali, presieduta da Michele Nannarone, nella seduta del 3 dicembre ha approvato all’unanimità la proposta di delibera, presentata dal consigliere Riccardo Mencaglia (FdI) relativa alla modifica degli artt. 29 (permessi rosa e genitoriali) e 33 (uso del permesso) del vigente regolamento ztl.
La proposta fa seguire all’accoglimento da parte della Commissione urbanistica dell’odg dello stesso Mencaglia su parcheggi rosa.
Per ciò che concerne l’art. 29 l’atto proponeva di modificare i commi 1-2-3 inserendo il termine “rosa” accanto ad “aree blu” e di ampliare la durata del permesso dall’attuale sesto mese del neonato ai due anni del bambino.
Per quanto riguarda invece l’art. 33, la proposta prevedeva innanzitutto di aggiungere al comma 4 il termine “permessi rosa”. Viene inoltre integrato il comma 7 nel seguente modo:
“Negli stalli di sosta riservati alle donne in gravidanza, alle neo mamme o ai papà, la mancata autorizzazione o l’uso improprio del permesso danno luogo ad una sanzione amministrativa pecuniaria da 87 a 344 euro. Nei medesimi stalli, la mancata osservanza da parte di coloro che ne hanno diritto, dei limiti e delle condizioni indicate nell’autorizzazione dà luogo ad una sanzione amministrativa pecuniaria da 42 a 173 euro”.
Era stato infine proposto l’inserimento di un nuovo comma 8, che così recita:
“In caso di decadenza dei requisiti necessari per il rilascio del permesso, l’Ufficio preposto decreta l’immediata revoca dello stesso, disattivando contestualmente il transponder e successivamente notificando l’ordinanza di restituzione, unitamente al contrassegno cartaceo. Decorsi inutilmente 30 gg. dalla richiesta, si procede all’incameramento della cauzione”.
E’ stata sentita la comandante della polizia locale, Nicoletta Caponi, che ha espresso parere favorevole rispetto all’art. 29, poiché si tratta di adeguamento alla norma di legge. Quanto all’art. 33, ha rilevato l’esigenza di eliminare il riferimento ai transponder, non più usati. Suggerite anche altre modifiche formali, accolte dal proponente.
Successivamente la I commissione ha discusso la proposta di delibera, presentata dalla capogruppo del Pd Sarah Bistocchi, relativa all’introduzione di un regolamento sul divieto di utilizzo di petardi, botti e materiali pirotecnici sul territorio comunale.
Ha spiegato Bistocchi che soprattutto nel periodo delle festività vengono utilizzati, anche in maniera pericolosa e indiscriminata, materiali pirotecnici di ogni genere, compresi quelli vietati. Tali materiali ingenerano, in alcune circostanze, danni alle cose (incendi ecc.), alle persone ma soprattutto agli animali, visto che questi ultimi sono particolarmente sensibili all’intensità sonora. Ritenendo che sia compito dell’amministrazione tutelare l’incolumità pubblica nonché il benessere degli animali con la proposta Bistocchi chiede di approvare il regolamento indicato composto di due articoli.
Il primo vieta l’utilizzo di petardi, botti e artifici pirotecnici su tutto il territorio comunale.
Il secondo prevede sanzioni pecuniarie, per le violazioni, da 75 a 500 euro, fatta salva la denuncia, ove il fatto costituisca reato, all’Autorità giudiziaria, nonché il sequestro dei materiali.
Luca Valigi (Lega), aprendo il dibattito, ha ricordato che nella consulta comunale dei diritti per gli animali è già stato fatto un passaggio con le associazioni. In quella sede sono emerse considerazioni in rapporto alle quali il consigliere ritiene opportuno proporre integrazioni all’atto. Valigi ha sottolineato, in particolare, che sta aumentando sempre più la consapevolezza che i botti possono arrecare danni agli animali e pregiudicare l’incolumità pubblica. Va valutato, però, anche l’aspetto della tutela del commercio, cioè degli operatori del settore. Le modifiche che intende proporre attengono anche alla possibilità di valorizzare tipi di fuochi che esplodendo non fanno un vero e proprio botto. Altra questione da analizzare e su cui le associazioni concordano – ha detto – riguarda l’esigenza di un’adeguata campagna di sensibilizzazione rivolte ai proprietari di animali, che spesso non adottano le giuste modalità per tutelare l’animale; quindi ha chiesto un breve rinvio per procedere a una migliore definizione del testo.
Secondo Fabrizio Croce (Idee persone Perugia), si solleva un tema interessante, ma con tantissimi risvolti. Il consigliere ha invitato a considerare l’aspetto artistico-artigianale dei fuochi d’artificio, che ha anche generato lavoro nel nostro Paese. Da anni – ha detto – è noto che si possono realizzare spettacoli luminosi senza eccessivo rumore. L’amministrazione – è stata quindi la sua proposta – deve introdurre una nuova cultura dell’intrattenimento luminoso, sostituendo gli spettacoli rumorosi con altri tipi anche meno costosi.
Cristiana Casaioli (Progetto Perugia) ha notato che la massima espressione della tradizione dei fuochi d’artificio si ha in occasione del periodo natalizio, ma le aziende di settore lavorano tutto l’anno in connessione con altri eventi. Quella trattata, quindi, non è una questione relativa solo al periodo natalizio. Né si può approvare un regolamento a ridosso del Natale – è opinione della consigliera – quando già le attività economiche hanno fatto una programmazione in base alle previsioni di vendita in questo periodo, specie dopo due anni di chiusura e contrazione dei consumi. Per arrivare a un regolamento servirebbe anzitutto un’azione culturale per favorire l’uso di fuochi di altra natura. Quanto alla tutela della salute degli animali, la consigliera ha sostenuto che la responsabilità sia prima di tutto in capo ai proprietari e quindi vanno promossi comportamenti corretti da parte degli stessi.
Maria Cristina Morbello (M5s) ha detto che l’odg è stato esaminato dalla consulta per i diritti degli animali anche alla presenza del garante e ha fatto una sintesi di quanto emerso. La tematica, in particolare, ha trovato d’accordo tutti i componenti della consulta: la salvaguardia degli animali e dell’ambiente è fine comune e condiviso. È stata riconosciuta, comunque, anche l’esigenza di tenere conto della salvaguardia delle aziende del settore e di garantire quindi un equilibrio.
Lorenzo Mattioni, capogruppo Lega, ha espresso a nome del gruppo la volontà di tutelare entrambi gli interessi coinvolti, cioè tutela degli animali e salvaguardia degli operatori economici del settore, e ha chiesto di invitare in commissione anche i rappresentanti di questi ultimi.
Giacomo Cagnoli (Forza Italia) ha sostenuto che una nuova disciplina va introdotta con estrema delicatezza, mentre, alla luce del testo proposto, si rischia di intervenire solo a tutela di uno degli interessi in gioco, lasciando indietro attività produttive che, tra l’altro, nel nostro territorio sono eccellenze nazionali.
Francesco Vignaroli (Progetto Perugia) ha condiviso quanto detto da Croce, richiamando il fatto che la tradizione dei fuochi artificiali è almeno centenaria in Italia. Oltre agli interessi confliggenti citati, cioè la tutela degli animali e quella delle aziende, ha sostenuto che ne esiste un altro anche superiore, cioè la cultura e la tradizione del nostro Paese. Quindi ha preannunciato una posizione contraria “se il testo resta questo che dice di vietare fuochi di ogni genere su tutto il territorio comunale”. Quello in discussione – ha poi ricordato – non è un odg, ma una proposta di deliberazione consiliare che, se approvata, diventerà regolamento e quindi norma vincolante; pertanto “bisognerebbe fare attenzione a introdurre divieti che difficilmente potrebbero ottenere un parere tecnico favorevole”.
Valigi ha precisato che l’obiettivo è cercare di contemperare tutte le esigenze e che le associazioni concordano su questo. Quindi ha letto alcune proposte di emendamento relative alla valorizzazione di fuochi senza botto, se non del tutto silenziosi, e a una campagna di sensibilizzazione sui corretti comportamenti da tenere per salvaguardare gli animali.
Casaioli ha proposto di invitare in commissione le aziende interessate per attivare il processo culturale a cui ha fatto riferimento Croce e per far sì che il regolamento sia preceduto da un ragionamento complessivo visto che l’amministrazione è chiamata a contemperare tutti gli interessi.
Croce ha preso ancora la parola proponendo che l’amministrazione si autoregoli scegliendo di utilizzare solo fuochi di prima fascia, senza botto, e sensibilizzando la popolazione verso un uso etico di questi prodotti.
Morbello ha precisato che la sua posizione personale rispecchia comunque quella della consulta degli animali.
La proponente Bistocchi, dal canto suo, ha sostenuto che servono altri passaggi e altro tempo, non solo per limare il testo, ma anche, se possibile, per ampliare i punti di vista.
La seduta è stata quindi aggiornata.