La III commissione consiliare permanente Urbanistica, presieduta da Cristiana Casaioli, ha trattato nel corso della seduta del 28 settembre due atti.
E’ stato approvato con 4 voti a favore e 9 astenuti l’ordine del giorno presentato dalla consigliera Francesca Tizi (M5S) su: Realizzazione di stalli di sosta e rastrelliere dedicate al parcheggio di biciclette e monopattini sul territorio comunale.
Ricordando le strategie per la mobilità sostenibile previste nei Pums, Tizi ha evidenziato che tra gli interventi previsti dal Programma di sviluppo urbano sostenibile di Perugia (Perugia.zip), da realizzare nell’ambito del Progetto Agenda Urbana, era previsto l’ampliamento dell’offerta del servizio di Bike Sharing, nonché la creazione di nuovi itinerari ciclopedonali.
La capogruppo riferisce altresì che l’utilizzo della bicicletta è ormai un fenomeno in crescita in Italia ed in Europa e che la complessa viabilità di Perugia non deve essere vista come un ostacolo allo sviluppo della “mobilità dolce”, anche perché la giustificazione di una città tutta in salita è ormai superata dalle bici con pedalata assistita.
I benefici nell’utilizzo delle biciclette a scapito dell’auto sono molteplici: Tizi elenca la riduzione delle emissioni di anidride carbonica e di altri inquinanti nell’atmosfera, la diminuzione del carico del traffico urbano e l’incremento della sua scorrevolezza, i vantaggi per la salute dei cittadini ecc.
La consigliera ha poi posto l’accento sul fenomeno del cosiddetto “cicloturismo” che anche in Umbria sta facendo segnare numeri in costante aumento anche grazie alle caratteristiche peculiari del territorio regionale.
In questo scenario, la città di Perugia, capoluogo di regione, deve essere al passo con i tempi, integrata in questi circuiti e offrire servizi adeguati ai turisti che visitano la città con le loro biciclette.
A fronte di un trend positivo in termini di acquisto di biciclette da parte degli italiani – continua Tizi – a Perugia i dati del 2022 rivelano una città che fa fatica a mettersi al passo con le altre città, a causa della carenza delle infrastrutture. Il capoluogo umbro risulta ancora tra le ultime città in Italia a impegnarsi per la realizzazione di percorsi, servizi e iniziative legate alla bicicletta. Non risulta agevole, tra l’altro, reperire in città adeguate strutture metalliche di ancoraggio alle quali assicurare le biciclette attaccandole al telaio e non solo alle ruote: serve individuare sul territorio comunale degli spazi per realizzare stalli di sosta e rastrelliere dedicate a biciclette.
In relazione a ciò Tizi, con l’odg, chiede di impegnare l’Amministrazione a individuare, in stretta collaborazione con la polizia locale, apposite aree dove installare cicloposteggi, con congri numeri di rastrelliere per lo stazionamento di biciclette, sia tradizionali che elettriche, monopattini elettrici, nonché individuare e realizzare idonee aree di sosta per motocicli, da localizzare in prossimità degli uffici, delle scuole e delle Università, delle strutture pubbliche e dei principali nodi di trasporto pubblico, nonché delle piste ciclabili e dei percorsi verdi, osservando quali principi di riferimento per gli stalli la visibilità, l’accessibilità e la sicurezza, anche con rispetto delle persone con problemi motori o portatori di handicap. Si dovrà avere particolare cura nella scelta degli stalli con prodotti che si inseriscano nel rispetto del decoro urbano, impreziosendo così l’arredo delle aree nelle quali verranno installati.
Paolo Festi di Fiab ha spiegato di aver formulato la richiesta per avere maggiori stalli in città più volte, essendo una condizione necessaria per sviluppare una maggiore ciclabilità a Perugia. Inoltre ha riferito di aver inviato all’Amministrazione un progetto che indica quali modelli di rastrelliere siano maggiormente adatti al bisogno dovendo trattarsi di infrastrutture sicure ed adeguate per proteggere biciclette di valore.
Ha auspicato quindi l’accoglimento della richiesta dando priorità a quei luoghi di particolare interesse e frequentazione da parte dell’utenza (es. ospedale) ed agli accordi con le principali aziende della città affinché nelle loro sedi possano trovare spazio ulteriori rastrelliere.
Infine Festi ha invitato a recepire la normativa che impone, nelle nuove concessioni edilizie, una quota di stalli per biciclette nei parcheggi dei condomini.
La dirigente Margherita Ambrosi ha fornito un quadro dello stato dell’arte, spiegando che, in attuazione del Pums, sono stati concentrati finanziamenti per lo sviluppo della rete ciclabile; ciò sta avvenendo ed avverrà per stralci funzionali nell’area di Ponte San Giovanni (4,5 km), ove è prevista anche una velostazione presso la stazione ferroviaria e delle rastrelliere, nell’area intorno al polo unico ospedaliero (anche in questo caso sono previste rastrelliere), e lungo il percorso del Brt (sono previste 7 velostazioni). In quest’ultimo caso si sta studiando l’opportunità di installare anche rastrelliere presso le fermate.
Si tratterà in tutti i casi di rastrelliere della tipologia suggerita da Fiab.
La comandante della polizia locale Nicoletta Caponi, visto il riferimento ad essi fatto nell’odg, ha spiegato che i monopattini già oggi possono parcheggiare sugli stalli riservati ai ciclomotori. Da un’analisi generale emerge una carenza di spazi per ciclomotori, soprattutto per quelli “chiusi” (cosiddette “macchinine”) in forte aumento numerico. A tal proposito si sta valutando di uniformare quelle aree (ad esempio lungo via Indipendenza o in piazza Italia) oggi diversificate per categorie per il parcheggio di ciclomotori e motocicli.
Quanto all’installazione delle rastrelliere la comandante ha sottolineato che ciò appare plausibile purché non avvenga in aree delicate dal punto di vista della circolazione stradale (es. Porta Pesa).
La consigliera Lucia Maddoli (IPP) ha sottolineato che quello della mobilità sostenibile è un tema strategico; pertanto ha detto di concordare con l‘odg utile per far sì che la bici possa diventare un vero e proprio mezzo di trasporto. A tal proposito ha sostenuto che tutte le istituzioni devono fornire un contributo concreto con azioni di contrasto all’inquinamento ed ai cambiamenti climatici, magari promuovendo proprio questa forma alternativa di trasporto che fa bene alla salute.
Infine ha rilanciato la proposta di creare una consulta per la mobilità attiva.
La consigliera Cristiana Casaioli (Progetto Perugia) ha concordato con l’idea di implementare l’infrastrutturazione a sostegno della mobilità ciclabile, che rappresenta una delle sfide del pums. Come detto dalla dirigente, infatti, lo sviluppo di questa mobilità è stato portato avanti dall’Amministrazione sulla base di una precisa programmazione. Essa prevede di potenziare le infrastrutture ciclabili della città secondo un concetto di ricucitura dell’esistente e del nuovo.
Pur avendo apprezzato lo spirito dell’odg, pertanto, Casaioli ha sostenuto che proposte come quella contenuta nell’odg non debbano essere avulse dal contesto generale, ma inserirsi nella progettazione avviata dal Comune di Perugia, partendo dalle aree ove la richiesta è maggiore.
Tizi in replica ha sostenuto che l’Amministrazione ha avuto nove anni di mandato per progettare, senza che a ciò siano seguiti risultati concreti.
Lorenzo Mattioni (Lega) ha preannunciato un voto di astensione alla luce delle rassicurazioni fornite dalla dirigente su questo tema.
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Successivamente è stato approvato all’unanimità l’ordine del giorno presentato dal consigliere Pici (Perugia Civica): Richiesta assegnazione stalli riservati al personale della Sezione di Polizia Stradale Perugia.
Pici, illustrando l’atto, ha riferito che la Sezione Polizia Stradale di Perugia ha sede in via Ruggero d’Andreotto ove attualmente prestano servizio 49 poliziotti e 3 impiegati dell’Amministrazione Civile dell’Interno.
I compiti affidati alla sezione sono la vigilanza delle principali arterie della provincia, la prevenzione e l’accertamento di tutte le violazioni al Codice della Strada e di tutte le leggi in materia di circolazione stradale. La Polizia Stradale si occupa inoltre dei rilievi in caso di incidenti stradali e nella repressione dei reati commessi alla guida dei veicoli. Effettua controlli nell’ambito del trasporto merci e persone, interviene in soccorso all’utenza della strada in caso di necessità, verifica, segnala ed interviene in caso di anomalie e/o pericoli lungo le principali strade.
Dalla Sezione Polizia Stradale di Perugia dipendono i 4 Distaccamenti Polizia Stradale presenti nella provincia: Foligno (12 unità), Città di Castello (13 unità), Todi (14 unità) e Castiglion del Lago (9 unità).
L’attuale sede della Sezione si trova all’interno del centro urbano di Perugia ed è di fatto priva di parcheggi, atteso che il garage sottostante l’edificio e i pochi spazi all’interno del perimetro recintato debbono necessariamente essere utilizzati per i veicoli di servizio. Per questo i dipendenti di questo Ufficio di Polizia sono costretti a cercare nelle vie limitrofe il parcheggio per la propria auto, spesso dovendola lasciare a buona distanza dal posto di lavoro.
Il quadrante orario mattutino è quello che impiega un maggior numero di dipendenti in quanto oltre al personale pattugliate e della sala operativa vi è, in questa fascia giornaliera, l’attività burocratica e di ricevimento dell’utenza, in particolare per l’ufficio verbali e l’ufficio infortunistica. Inoltre i peculiari compiti della Polstrada impongono la necessità di assicurare un rapido impiego per il personale reperibile che è chiamato ad intervenire nei casi di incidente stradale con esito mortale.
Per quanto su esposto con l’odg Pici chiede all’Amministrazione di valutare l’opportunità di riservare in via Ruggero D’Andreotto, altezza civico 29, numero 4 stalli al posteggio delle auto dei dipendenti della Sezione Polizia Stradale di Perugia per evitare che la mancanza di parcheggi abbia ripercussioni sul delicato servizio a cui la Polizia Stradale è preposta.
Luca Malossi, segretario regionale del Siulp, dopo aver spiegato quali sono i compiti e le caratteristiche della polizia stradale, ha evidenziato che al momento il problema dei parcheggi intorno alla sede di via D’Andreotto si pone soprattutto con riferimento ai casi di reperibilità. Il personale reperibile, infatti, per sua natura viene chiamato ad intervenire nei casi di estrema urgenza; l’assenza di stalli riservati in tali ipotesi rappresenta una criticità significativa.
La comandante Nicoletta Caponi ha riferito di aver effettuato alcuni sopralluoghi nell’area al fine di valutare la situazione. Da ciò è emerso che l’unica soluzione plausibile è la seguente: nella bretella che collega via Fasani a via d’Andreotto è presente una piccola area di parcheggio (8-9 veicoli) posta di fronte all’attività commerciale Lombardi ad oggi lasciata al libero posteggio. Lì è ipotizzabile intervenire riservando circa 4 posti “a monte” alla polizia stradale ed i restanti “a valle” alla libera fruibilità.