La I commissione Affari istituzionali, presieduta da Michele Nannarone, ha ripreso l’esame della proposta riguardante l’individuazione degli organismi collegiali indispensabili per l’anno 2023 (art. 96 d. lgs. n. 267/2000).
L’atto era stato approvato alcune settimane fa dalla stessa commissione; poi dopo il dibattito in Consiglio, nel corso della seduta del 26 giugno, si era deciso di rinviarlo proprio in I commissione al fine di poterlo approfondire anche tramite alcune audizioni.
Le predette audizioni, di rappresentanti delle associazioni di consumatori e studenti, sono state effettuate nel corso dell’incontro del 7 luglio.
Oggi, 14 luglio, la commissione ha approvato un emendamento e quindi l’atto emendato nel suo complesso (in entrambi casi all’unanimità con 12 voti favorevoli) per inserire nell’elenco anche la consulta degli studenti e quella dei consumatori e utenti.
L’ATTO
Rispetto al 2022 (erano sette gli organismi individuati), la proposta originaria (prima della seduta del Consiglio) prevedeva due modifiche. Gli uffici competenti, in particolare, avevano chiesto di confermare cinque organismi collegiali indispensabili per l’anno 2023 (commissione comunale per la qualità architettonica ed il paesaggio; commissione albo d’oro; forum civico della disabilità; consulta delle comunità straniere a Perugia; osservatorio sui rifiuti) e di non confermare, invece, la consulta studentesca e quella dei consumatori e utenti in quanto non operative da diversi anni.
In I commissione, durante la prima trattazione, sono stati anzitutto accolti due emendamenti.
Con il primo, presentato dalla consigliera di Progetto Perugia Cristiana Casaioli, è stato chiesto di aggiungere all’elenco degli organismi indispensabili la consulta della famiglia il cui regolamento è stato approvato con delibera consiliare del marzo 2020.
Con il secondo, presentato dal consigliere del gruppo Misto Nicola Volpi, è stato chiesto di aggiungere all’elenco la consulta dei giovani istituita con delibera dell’agosto 2020.
In ragione dell’accoglimento dei due emendamenti indicati, pertanto, l’elenco degli organismi collegiali indispensabili nella proposta emendata, è anzitutto diventato il seguente:
-commissione comunale per la qualità architettonica ed il paesaggio;
-commissione albo d’oro;
-forum civico della disabilità;
-consulta delle comunità straniere a Perugia;
-osservatorio sui rifiuti.
– consulta della famiglia
– consulta dei giovani.
In apertura della seduta di oggi, 14 luglio, Nannarone ha reso noti i contributi degli assessorati guidati da Gianluca Tuteri, per quel che riguarda la consulta studentesca e per quella dei giovani, e da Cristina Bertinelli e Clara Pastorelli in relazione a quella dei consumatori, tutti favorevoli al mantenimento di tali organismi. Nella nota trasmessa dal vicesindaco Tuteri in particolare si specifica che la Consulta dei giovani si insedierà in data odierna e che l’esistenza della stessa non è ritenuta un impedimento alla costituzione di quella studentesca.
Nicola Paciotti (Pd), reputando utile l’acquisizione delle posizioni degli assessorati ad integrazione di quelle degli ospiti esterni già sentiti, ha confermato di essere favorevole alla modifica dell’atto per reintegrare i due organismi in precedenza esclusi.
Per la capogruppo del Pd, Sarah Bistocchi, bisogna comunque chiedersi come il Comune, dunque un ente pubblico, intenda la partecipazione. Sulla consulta della famiglia – ha proseguito – l’opposizione ha detto sì, mentre la maggioranza ha tentennato su quelle degli studenti e dei consumatori. Per Bistocchi non si capisce la ratio di questo atteggiamento, visto che non può essere “la simpatia” a guidare le istituzioni. E se le due consulte non sono funzionanti bisognerebbe anche chiedersi di chi sia la responsabilità. Ad ogni modo – ha aggiunto la consigliera – in una città universitaria è impensabile pensare di tagliare fuori dal processo partecipativo un segmento della popolazione non rappresentato dalla massima assise cittadina come gli studenti fuori sede. Bistocchi ha anche ricordato che sia lei sia l’attuale sindaco di Perugia hanno fatto parte della consulta studentesca, un tempo attiva e funzionante: la maggioranza che fa capo al sindaco dovrebbe quindi continuare ad assicurare a tutti la stessa libertà di espressione ricordando che il Comune è un ente pubblico e non un circolo privato.
Francesco Vignaroli (Progetto Perugia), preannunciando il nulla osta al mantenimento delle due consulte al centro della discussione, ha ricordato che la consiliatura è stata segnata da un evento come la pandemia che per circa due anni ha imposto allo stesso Consiglio comunale di riunirsi a distanza. Ciò spiega almeno in parte perché certi organismi non sono stati attivati. Sarebbe comunque opportuno rivedere i regolamenti delle consulte per agevolarne l’effettivo funzionamento. A suo avviso, infine, andrebbe riformata anche la procedura che porta alle iscrizioni nell’Albo d’oro: dovrebbe essere il sindaco, e non l’apposita commissione, a proporre i nomi al Consiglio per far sì che il conferimento dell’onorificenza rifletta il più possibile un momento di unità.
Francesca Tizi (M5s) sul punto si è dichiarata non concorde evidenziando tra l’altro che il sindaco già dispone dello strumento del baiocco d’oro. Tornando sull’argomento principale, si è detta contenta che la maggioranza abbia abbandonato quello che pareva un atteggiamento muscolare e di indisponibilità all’ascolto. Se ormai appare ovvio che anche le due consulte rimaste fuori dall’elenco sono organismi indispensabili, resta necessario individuare un sistema che ne assicuri il funzionamento. Per Tizi è la giunta, e quindi i singoli assessori competenti, a doversi impegnare in tal senso: non basta, infatti, riconoscere certi strumenti solo sulla carta.
Secondo Nicola Volpi (gruppo misto), la maggioranza ha dimostrato di tenere alla partecipazione e alle consulte, promuovendo l’inserimento di quelle dedicate a giovani e alla famiglia. Dovendo votare come consiglieri gli organismi indispensabili, tuttavia, dapprima si è preso atto che c’erano consulte non attivate da anni: questa la ratio della precedente decisione. Ora, invece, c’è anche da prendere atto dei contributi pervenuti dalla giunta comunale.
Il dirigente dell’Unità operativa Segreteria organi istituzionali e comunicazione, Emilio Buchicchio, alla luce delle esigenze espresse dai consiglieri, ha avanzato alcune ipotesi di modifica dei regolamenti esistenti per favorire il funzionamento delle consulte in parola. In particolare, il dirigente ha richiamato la procedura di attivazione della consulta per i diritti degli animali, esistente e attiva, come un possibile modello da tenere in considerazione.
Il presidente Nannarone ha quindi posto in votazione l’emendamento che integra l’elenco degli organismi da sottoporre al Consiglio e, successivamente, l’atto emendato.