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“Stop the Bomb”, delineate le tappe del percorso che sfocerà nella Marcia della Pace 2025
L’incontro e la fiaccolata promossi in via della Viola domenica 23 febbraio sono serviti a realtà associative e istituzionali per condividere le prossime tappe. Presenti anche la sindaca Vittoria Ferdinandi, la presidente del Consiglio comunale Elena Ranfa e la consigliera con delega alla Pace Lucia Maddoli
Domenica 23 febbraio, “Stop the bomb, fermiamo le guerre, la pulizia etnica e la corsa al riarmo”, iniziativa organizzata a Perugia presso la Casa dell’Associazionismo con il patrocinio del Comune e della Provincia, ha visto la partecipazione, tra gli altri rappresentanti delle istituzioni, della sindaca Vittoria Ferdinandi, della presidente del Consiglio comunale Elena Ranfa e della consigliera Lucia Maddoli con delega alla pace.
Dopo un incontro di analisi e di impostazione del lavoro comune da mettere in campo in vista della prossima Marcia della pace Perugia-Assisi, in programma il 12 ottobre, attraverso la sinergia sempre più stretta fra realtà associative e istituzionali umbre, in tanti hanno assistito alla proiezione, in collaborazione con Cinegatti, del film “From Ground Zero” prodotto da Michael Moore, antologia di 22 corti con storie da Gaza candidata all’Oscar per la Palestina. Infine, nel chiostro della Casa dell’associazionismo, si è svolto l’evento finale della fiaccolata contro tutte le guerre come ulteriore momento di sensibilizzazione e riflessione.
La sindaca Ferdinandi, anche come delegata Anci per la pace, ha ringraziato la Fondazione PerugiAssisi, il suo presidente Flavio Lotti e tutti coloro che contribuiscono a organizzare momenti dedicati alla promozione della pace. “Momenti davvero necessari – ha detto la sindaca – visto che stiamo assistendo a un pericoloso processo di normalizzazione della guerra, come se si trattasse di un’opzione ineluttabile, mentre la pace sembra sempre più scomparire da ogni orizzonte, come se non fosse una necessità da costruire ogni giorno”. “Le istituzioni – ha proseguito Ferdinandi – devono tornare a essere consapevoli che senza pace non esistono giustizia sociale, scuole, lavoro, niente di ciò per cui gli amministratori e i politici ogni giorno lavorano. Soprattutto, dobbiamo ricordare che la non violenza, come insegnava Capitini, è il futuro dell’umanità e non esiste possibilità di scindere il fine dai mezzi: non possiamo dunque essere costruttori di pace attraverso le armi e la morte, ma, prima di tutto ricostruendo una capacità di dialogo e negoziazione”.
“Le iniziative di ‘Stop the Bomb’ hanno confermato l’esistenza e la vitalità, in Umbria, di una rete che vuole far sentire la voce, forte e chiara, di chi è contrario a tutte le guerre e propone di rimettere al centro le soluzioni diplomatiche, il multilateralismo, il dialogo e la cooperazione, ovvero metodi e valori che sono sempre stati sintetizzati dall’Onu – affermano anche la presidente Ranfa e la consigliera Maddoli -. Ciò per non disgregare il sistema uscito dalla seconda guerra mondiale e che rappresenta l’unica alternativa a un mondo altrimenti allo sbando. Il Consiglio comunale di Perugia, a questo proposito, non a caso aveva approvato un ordine del giorno per stimolare l’amministrazione a impegnarsi sui valori a fondamento delle Nazioni unite e anche a collaborare fattivamente all’organizzazione dell’assemblea dell’Onu dei Popoli, che quest’anno sarà riproposta alla sala dei Notari alla vigilia della Marcia 2025. Un evento che contribuirà a rimettere la nostra città e la nostra regione al centro della riflessione e dell’impegno per la pace”.