Si è svolto nel corso della mattinata del 5 giugno in sala dei Notari il convegno “l’inclusione fa grandi (le) imprese” Percorsi di Inclusione Socio-Lavorativa visti da vicino, organizzato dal Comune di Perugia, in qualità di ente capofila della Zona Sociale n. 2
Il convegno è stata occasione importante di riflessione e di approfondimento sugli aspetti metodologici ed operativi che hanno caratterizzato, in questi ultimi venti anni, le attività svolte dal Servizio di Accompagnamento al Lavoro (SAL).
Il Servizio di Accompagnamento al Lavoro (SAL) è un servizio dei Comuni di Perugia, Corciano e Torgiano gestito dal raggruppamento temporaneo d’impresa delle Cooperative Sociali Frontiera Lavoro, Borgorete e Asad che, sulla base delle opportunità lavorative presenti sul territorio, elabora progetti differenziati e personalizzati di inclusione sociale e lavorativa per persone esposte al rischio di esclusione sociale in stretto raccordo con il Centro per l’Impiego in collaborazione con la rete dei Servizi Sociali, Socio-sanitari dell’A.USL Umbria1 e del Ministero della Giustizia con il coinvolgimento attivo della persona.
Il SAL opera attraverso un’équipe di operatori sociali esperti nell’area della mediazione e dell’accompagnamento al lavoro in grado di seguire e monitorare per tutta la durata del Progetto il processo di inserimento lavorativo.
Nell’accogliere i numerosi presenti, l’assessore Edi Cicchi ha parlato di momento, da un lato, celebrativo perché il sal, servizio del Comune di Perugia in collaborazione con le cooperative, compie 20 anni. Periodo in cui sono stati seguiti percorsi importanti dal punto di vista dell’inserimento lavorativo nel rispetto ed in ottemperanza ai principi dettati dalla Costituzione. Ciò ha consentito a molte persone che provengono da situazioni molto particolari di intraprendere propri specifici percorsi di vita.
Ricordando che questo servizio viene portato avanti in partnership con molteplici soggetti, l’assessore ha sottolineato l’importanza della rete, fondamentale quando si parla di persone perché consente, lavorando insieme, di costruire percorsi e fornire una protezione dando un sostegno concreto alle stesse nell’ambito di un percorso complesso.
Cicchi non ha nascosto un po’ di preoccupazione: sotto questo punto di vista ha evidenziato che la politica (soprattutto nazionale e regionale ma anche comunale), deve essere capace di guardare avanti non rispondendo alle esigenze della società solamente con l’erogazione di bonus che hanno il difetto di far rimanere da sole le persone. Ciò che serve, invece, è mettersi insieme per fornire percorsi di accompagnamento: una comunità, quindi, attenta ai bisogni dei cittadini e che si mette a disposizione per far crescere gli utenti nel loro percorso di vita.
L’assessore ha poi rivolto una serie di ringraziamenti: innanzitutto alla Fondazione Perugia per il sostegno economico in favore di progetti rivolti soprattutto ai giovani, e poi le cooperative ed i servizi comunali che hanno saputo “cucire” attorno alle persone dei percorsi socio-occupazionali personalizzati, partecipati e globali.
“Mi auguro che questo ventesimo compleanno sia utile per sviluppare delle riflessioni sul tema ma anche per trovare una sempre maggiore attenzione verso questi percorsi che consentono alle persone di camminare da sole valorizzandole e producendo valore economico”.
Tanti gli interventi in aula.
Beatrice Boco (assistente sociale e referente tecnico Sal per la zona sociale 2) ha parlato del servizio di accompagnamento al lavoro come strumento di inclusione sociale e pari opportunità, mentre Daniela Rossi, coordinatrice dell’equipe sal ha relazionato su “il ruolo strategico dei tutor sal”.
Poi spazio alla tavola rotonda con Maria Biondo, direttrice Udepe, Francesca Cagnoli responsabile p.o. sociale di asl, Elio Biccini di Arpal e del rappresentante della fondazione Perugia.
Una parte del convegno è stata dedicata all’ascolto di esperienze e di testimonianze raccontate direttamente dalle persone beneficiarie di percorsi di inclusione sociale e lavorativa e alla consegna di un attestato di merito alle aziende che hanno favorito l’emancipazione e l’affermazione della dignità della persona attraverso il lavoro, riconoscendo valori, risorse e differenze a prescindere dalla sua condizione sociale, culturale e di provenienza.
Anche il sindaco Andrea Romizi, nel suo intervento, ha posto l’accento sull’importanza della rete che in questi anni ha ben funzionano visto che c’è stata la capacità degli attori principali di andare al cuore della questione, ognuno con le competenze di propria spettanza.
L’obiettivo centrale di questa rete sono e devono rimanere le persone, attraverso un approccio “deformalizzato”. Romizi ha sottolineato che sono molteplici i progetti in atto che vedono il Comune di Perugia in prima linea: tra i tanti quello rivolto ai detenuti di Capanne che stanno andando avanti con risultati positivi nel segno del sostegno e della partecipazione.
Il sindaco ha ringraziato tutti i presenti per l’impegno e la passione con cui portano avanti il loro lavoro, come traspare dalle parole espresse durante gli interventi.
Nel confermare l’importanza dei “tirocini” per come rappresentati, il sindaco ha tenuto a precisare come in questa partita sia importante la capacità di recuperare un’autonomia ed il mettersi in gioco, ma anche quanto sia centrale il tema delle relazioni.
Un buon compleanno quindi ai sal ed a chi ha saputo costruire questa storia: gli uffici comunali, arpal, asl, caritas e le associazioni del terzo settore, nonché le aziende del territorio che stanno consentendo a tanti cittadini di vivere questa esperienza interpretando al meglio il senso della civiltà che permea la città di Perugia