Prendersi cura, tra complessità e meraviglia…
Il nido/centro/scuola dell’infanzia (di seguito solo nido/scuola) sono luoghi di vita di vita e di relazione che coltivano al loro interno gli uomini e le donne del domani.
L’educatore del nido e l’insegnante della scuola dell’infanzia sono parti integranti di un sistema di relazioni che hanno un’influenza decisiva per la crescita di ogni bambino e bambina. La “cura” genera possibilità attraverso un atteggiamento relazionale improntato all’attenzione ed alla sensibilità verso i bisogni, all’ascolto attivo e partecipe delle emozioni e dei loro pensieri dei bambini: questo atteggiamento contiene un messaggio di conferma dell’identità di ciascuno. La cura educativa è fatta di gesti, parole, sentimenti, sguardi che confermano “l’avere a cuore” il benessere delle bambine e bambini. La cura è anche nel pensiero dell’adulto e per questo i bambini e le bambine hanno bisogno di stabilire relazioni autentiche e significative. Il nido e la scuola dell’infanzia non sono solo luoghi del fare ma, anche luoghi dove i bambini e bambini devono trovare sicurezza e protezione, un luogo dove vivere e accogliere le emozioni proprie e altrui andando a costruire passo dopo passo la propria identità nell’incontro con l’altro, tra complessità e meraviglia.
AMBIENTE, SPAZI, RELAZIONI
I servizi socio educativi del Comune di Perugia sono un bene comune per la città: rappresentano per questo un investimento di qualità per l’educazione. Il benessere e gli apprendimenti sono al centro di un percorso finalizzato alla formazione globale della persona. Le bambine ed i bambini sono accolti da adulti in ascolto dei loro molteplici bisogni. Grande valore ha la dimensione del lavoro di gruppo inteso, come spazio all’interno del quale si strutturano e acquisiscono forma, tutti gli apprendimenti attraverso l’imitazione, lo scambio, la condivisione, l’individualizzazione, la personalizzazione, la gestione dei conflitti.
Gli spazi sono luoghi educativi, pensati e predisposti per ciascuno e a partire dai bisogni di ognuno.
Gli ambienti, differenti in ogni nido e in ogni scuola offrono spazi strutturati per la cura, il gioco, le esplorazioni e le relazioni.
COMPRESENZA, COLLEGIALITA’, FORMAZIONE
Tutti sono responsabili della progettazione educativa, dell’allestimento e della cura degli ambienti, degli arredi e dei materiali, della comunicazione e del percorso di partecipazione rivolto alle famiglie.
Il gruppo di lavoro, infatti, è “comunità educante”, “spazio tendenzialmente aperto”, fondato sui
valori della “pariteticità” e della “collaborazione”. La capacità di relativizzare la propria visione del mondo consente di passare nel gruppo dalla relazione “io-tu”, alla relazione “io-noi”, ossia al “sentimento di appartenenza”, finalizzato alla costruzione di un sapere ed una identità comune.
Il gruppo di lavoro e “il lavoro di coppia” trasformano la responsabilità individuale in responsabilità collettiva verso la co-responsabilità: la forza ed il sostegno della condivisione danno energia e risorse, consentendo di assumere obiettivi e decisioni operative comuni, a cui, ciascuno contribuisce, per le proprie competenze, attraverso il confronto e lo scambio. L’esplicitazione e la condivisione, da parte dei membri di un gruppo di lavoro dei propri obiettivi è funzionale allo stabilirsi di un “patto pedagogico” interno, che rappresenta il cuore del gruppo, ma anche della progettualità educativa.
L’azione educativa si realizza anche nella progettazione della didattica, degli ambienti, della partecipazione, della formazione del personale. Il personale educativo ha diritto-dovere alla formazione permanente. All’interno dell’orario di lavoro è previsto un monte ore annuale per tutto il personale da impegnare per aggiornamento, formazione e rapporti con le famiglie.
Osservazione, valutazione e intenzionalità educativa
Sono strumenti preziosi e imprescindibili per una progettazione attenta e calata sulle specificità del momento. Il ri-pensare riflessivo sull’esperienza educativa attraverso queste pratiche del gruppo di lavoro arricchisce il servizio e gli educatori che vi lavorano in termini di qualità e consapevolezza delle pratiche agite. La deontologia pedagogica si nutre di riflessività intesa come insieme di saperi multidisciplinari, di competenze comunicativo-relazionali, di consapevolezza critica di sé e dei propri occhiali. Interrogarsi sul proprio operato, individualmente e come gruppo, è un esercizio che predispone alla disponibilità al feedback, al confronto e al cambiamento di prospettiva. Intenzionalità educativa significa essere consapevoli delle proprie azioni, del proprio sguardo, significa ascoltare e parlare con parole pensate, significa non improvvisare ma, dare azione a un pensiero progettuale. I bambini sono così capaci di vedere che capiscono dallo sguardo se noi già li stiamo giudicando e, non più liberi, aggiustano il loro pensiero e le loro risposte a seconda delle nostre reazioni. Ascoltare è lasciare essere l’altro. C’è bisogno di parole per educare, ma le parole buone sono solo quelle che nascono da un ascolto profondo e attento. Solo così l’educatore ci sarà con una parola viva e feconda. Per un ascolto profondo è necessaria la capacità di sentire l’altro, la qualità del suo vissuto, entrando in uno stato di risonanza emotiva che mette l’altro nella condizione di sentirsi sentito.
DOCUMENTAZIONE
La documentazione è lo strumento che rende visibili i processi creativi di conoscenza delle bambine e dei bambini e degli adulti. La documentazione è un tratto fondamentale, parte integrante e strutturante l’esperienza educativa di bambine e bambini e adulti al nido e alla scuola dell’infanzia comunale. In ogni nido e scuola si scelgono e si utilizzano modalità, strategie e strumenti di documentazione molteplici e differenti: diario di bordo, diari personali, immagini fotografiche e riprese video… Ogni strategia documentativa offre ai genitori la possibilità di cogliere alcuni frammenti della quotidianità e di conversare con i propri figli sulle esperienze rese visibili e condivisibili. È l’attività di raccogliere documenti del lavoro che si svolge con i bambini e bambine. I documenti consentono di ripensare e riprogettare l’azione educativa nel suo svolgersi, differenziando i percorsi in relazione alle diverse soggettività in gioco, intrecciando e rendendo complementari e interdipendenti l’insegnamento e l’apprendimento individuale e del gruppo. Le famiglie firmano un modulo per l’utilizzo interno delle immagini fotografiche e video in cui compare il proprio bambino/a
COORDINAMENTO PEDAGOGICO E GRUPPI DI LAVORO
Il gruppo di coordinamento del Comune di Perugia è composto da quattro coordinatori pedagogici, di cui uno svolge anche la funzione centrale e di rete.Il coordinatore è la figura garante la qualità dei servizi educativi. Promuove e cura le esperienze che i bambini e le bambine vivono all’interno dei contesti educativi, sostiene i gruppi di lavoro e favorisce alleanze educative tra famiglie e servizi. Lo sguardo del coordinatore pedagogico supera i confini del singolo servizio in cui opera per osservare l’insieme del sistema al fine di contribuire alla costruzione di comunità educanti in interazione per il benessere delle bambine e dei bambini.
Il gruppo di lavoro all’interno dei servizi educativi è costituito da:
-educatori professionali: garantiscono con il loro pensiero e le loro azioni la qualità effettiva dei servizi educativi al fine di offrire spazi e contesti di crescita per tutti i bambini; sono artefici dei processi di inclusione, coesione e costruzione della meraviglia. Promuovono attraverso la quotidianità la scoperta e l’atteggiamento curioso dei bambini, coltivando stupore e connessioni tra il mondo affettivo- relazionale e quello cognitivo.
-esecutori tecnici: garantiscono i momenti fondamentali del pranzo, della colazione e della merenda, impastando con amore i piatti offerti in tavola.
-personale ausiliario: occupandosi dell’igiene e del riordino degli spazi si occupano di garantire ambienti dignitosi e sempre a disposizione per i bambini.
PARTECIPAZIONE
Nella costruzione del progetto educativo sono coinvolti molti attori: bambine e bambini, educatori, insegnanti, personale ausiliario, coordinatore pedagogico, famiglie. La partecipazione è una dimensione che riguarda tutti in modo specifico e differenziato in base ai ruoli con il fine comune di creare luoghi di crescita e benessere che vadano a costruire nel tempo una rinnovata cultura dell’infanzia.
Quali sono le occasioni di partecipazione?
-comunicazione quotidiana
-colloquio individuale che è possibile richiedere in qualsiasi momento agli educatori/insegnanti, da realizzare fuori dall’orario di lavoro diretto con le bambine ed i bambini
-incontri di sezione
-laboratori a tema
-incontri di approfondimento con esperti
-occasioni di festa
-incontri tematici o eventi aperti alla cittadinanza
-mostre ed esposizioni
-documentazioni esposte
-comitato di genitori
SALUTE
Nei contesti comunitari la salute è una responsabilità sia dei servizi educativi sia delle famiglie che, preoccupandosi della salute del proprio figlio, si prendono cura della salute della collettività. Il tema della salute è co-gestito con i servizi sanitari secondo le normative vigenti che le scuole e i genitori sono tenuti a conoscere e con cui sono vincolati a rapportarsi. I servizi svolgono, un ruolo educativo molto importante per quanto riguarda il concetto di salute, sia abituandoli a comportamenti corretti, sia accompagnandoli a individuare e riconoscere i propri bisogni e a gestirli in autonomia, rispettando i tempi e le possibilità individuali.
ALIMENTAZIONE
Le cucine dei nostri nidi e delle nostre scuole sono interne. Al nido, una cura particolare è rivolta al momento dello svezzamento, con attenzione alle diete personalizzate. A questo proposito esiste un apposito menu di riferimento predisposto dalla ASL.
Il pasto al nido e alla scuola dell’infanzia viene concepito come azione di forte valenza educativa e formativa, un nucleo centrale nel progetto pedagogico, che il personale educativo predispone e gestisce seguendo precise ed intenzionali strategie educative, con finalità specifiche per ciascun gruppo di bambini. Educatrici ed insegnanti promuovono quotidianamente una cultura del cibo e dell’alimentazione che possa legare il gusto, l’accoglienza e la convivialità all’apprendimento, alla scoperta e allo sviluppo di competenze.
LE STRUTTURE DEL COMUNE
Di seguito la descrizione di ogni servizio attraverso le parole del gruppo di lavoro con relativa photo-gallery
Nido d’infanzia L’Orsacchiotto
Nido d’Infanzia Il Grillo Parlante
Centro per bambine e bambini L’albero di tutti
Nido d’infanzia Tiglio 1 e Tiglio 2
Nido d’Infanzia La Filastrocca
Nido d’Infanzia Pinocchio
Nido d’Infanzia Bottega della Fantasia
Nido d’Infanzia Cinque Granelli
Nido d’Infanzia Fantaghirò