La II commissione consiliare permanente Bilancio ha approvato con 7 voti a favore e 5 contrari la proposta della Giunta al Consiglio comunale relativa all’approvazione delle tariffe della tassa sui rifiuti (Tari) anno 2022.
Sono stati sentiti l’assessore al bilancio, la responsabile dell’Ufficio Tari di Gesenu S.p.A., il dirigente Area Risorse e U.O. Gestione entrate e il dirigente dell’U.O. Servizio Finanziario del Comune di Perugia.
Le tariffe, destinate a garantire la copertura integrale dei costi relativi alla gestione dei rifiuti urbani, sono determinate sulla base del Piano Economico Finanziario per il periodo 2022-2025 della gestione del servizio rifiuti del territorio del Comune di Perugia, validato e approvato dall’Assemblea dei sindaci dell’Auri il 18 maggio scorso, dal quale risulta che il totale delle entrate tariffarie di riferimento per il servizio integrato di gestione dei rifiuti nel Comune di Perugia al lordo delle detrazioni è pari a 48.921.282 euro (netto 46.393.427,36). Il totale del Pef da coprire con le tariffe rispetto al 2021 diminuisce di oltre 500mila euro.
È stato ricordato che la materia oggetto di discussione è in costante evoluzione dal punto di vista normativo e che da quest’anno, per la prima volta, il Pef abbraccia un orizzonte pluriennale e riflette l’applicazione del nuovo metodo tariffario definito dall’autorità di regolazione Arera (MTR-2). La metodologia di Arera porta, rispetto al passato, ad una nuova classificazione dei costi del servizio, inserendo nelle voci di costo variabile componenti in precedenza classificate tra i costi fissi. Ciò determina un incremento della quota variabile legata agli occupanti degli immobili delle utenze domestiche e all’attività svolta quanto a quelle non domestiche, a fronte di un decremento generalizzato della componente fissa.
A detta della responsabile Ufficio Tari di Gesenu, ciò favorisce l’efficientamento del sistema poiché sulle componenti di costo variabile è possibile agire con maggiore rapidità per rendere più efficiente
la gestione.
L’amministrazione comunale conferma in ogni caso le agevolazioni per le utenze domestiche riferite ai contribuenti sulla base delle fasce Isee previste dal vigente regolamento (esenzione per Isee fino a 6mila euro, riduzione del 50% per Isee compresi fra 6.001 e 7.500 euro e riduzione del 30% per Isee da 7.501 a 9mila euro).
Per le utenze non domestiche l’eventuale incremento sarà mediamente azzerato per il 2022 grazie alle risorse del D.L. n. 73/2021 non utilizzate alla data del 31 dicembre 2021, destinate a finanziare apposite riduzioni in favore delle categorie economiche interessate dalle chiusure obbligatorie o dalle restrizioni nell’esercizio delle attività per effetto dell’emergenza Covid-19, con particolare riferimento al periodo di emergenza (cessato il 31 marzo). Al riguardo si prevedono i seguenti abbattimenti tariffari, con un minor gettito di circa 300mila euro e circa 2mila utenze interessate:
Num | Categoria tariffaria | Riduzione tariffa % | |
1 | Musei, biblioteche, scuole, associazioni, luoghi di culto | 5% | |
2 | Cinematografi e teatri | 5% | |
3 | Autorimesse e magazzini senza alcuna vendita diretta | ||
4 | Campeggi, distributori carburanti, impianti sportivi | 5% (limitatamente a Campeggi e Impianti sportivi) | |
6 | Esposizioni, autosaloni | ||
7 | Alberghi con ristorante | 5% | |
8 | Alberghi senza ristorante | 5% | |
9 | Case di cura e riposo | ||
10 | Ospedali | ||
11 | Uffici, agenzie | ||
12 | Banche ed istituti di credito, studi professionali | ||
13 | Negozi abbigliamento, calzature, libreria, cartoleria, ferramenta e altri beni durevoli | 5% | |
14 | Edicola, farmacia, tabaccaio, plurilicenze | 5% (con esclusione delle farmacie) | |
15 | Negozi particolari quali filatelia, tende e tessuti, tappeti, cappelli e ombrelli, antiquariato | 5% | |
16 | Banchi di mercato beni durevoli | 5% | |
17 | Attività artigianali tipo botteghe: parrucchiere, barbiere, estetista | 5% | |
18 | Attività artigianali tipo botteghe: falegname, idraulico, fabbro, elettricista | ||
19 | Carrozzeria, autofficina, elettrauto | ||
20 | Attività industriali con capannoni di produzione | ||
21 | Attività artigianali di produzione beni specifici | ||
22 | Ristoranti, trattorie, osterie, pizzerie, pub | 5% | |
23 | Mense, birrerie, amburgherie | 5% | |
24 | Bar, caffè, pasticceria | 5% | |
25 | Supermercato, pane e pasta, macelleria, salumi e formaggi, generi alimentari | ||
26 | Plurilicenze alimentari e/o miste | ||
27 | Ortofrutta, pescherie, fiori e piante, pizza al taglio | ||
28 | Ipermercati di generi misti | ||
29 | Banchi di mercato genere alimentari | ||
30 | Discoteche, night club | 5% |
Sono inoltre confermate le percentuali di riduzione della quota variabile della tariffa (da un minimo del 4% a un massimo del 20%) per le utenze non domestiche in funzione dei quantitativi dei rifiuti urbani effettivamente avviati al riciclo e quelle per le utenze domestiche che conferiscono rifiuti in forma differenziata presso i centri di raccolta con incentivi fino a 35 euro.
Infine, vengono previste riduzioni per il disagio ambientale per un importo di circa 120mila euro per le utenze ubicate nei perimetri degli impianti di smaltimento di Ponte Rio, Pietramelina e Borgo Giglione, rispettivamente nella misura del 50% (Ponte Rio) e 35% (Pietramelina e Borgo Giglione) per le utenze domestiche in fascia rossa, e del 30% (Ponte Rio) e 15% (Pietramelina e Borgogiglione) per le utenze non domestiche in fascia arancione.
Le tariffe sono quindi state così determinate:
TARIFFE UTENZE DOMESTICHE
COMPONENTI NUCLEO FAMILIARE | PARTE FISSA (€ x Mq/anno) | PARTE VARIABILE (€/anno) |
1 | 1,42 | 90,61 |
2 | 1,55 | 169,62 |
3 | 1,68 | 188,47 |
4 | 1,81 | 207,32 |
5 | 1,93 | 231,96 |
6 | 2,03 | 255,16 |
Le tariffe delle singole utenze derivano dalla combinazione della parte fissa (graduata in funzione della superficie e del numero di componenti del nucleo familiare) e variabile (graduata in funzione del numero dei componenti del nucleo).
TARIFFE UTENZE NON DOMESTICHE
CATEGORIA | DESCRIZIONE CATEGORIA | PARTE FISSA | PARTE VARIABILE |
01 | MUSEI, BIBLIOTECHE, SCUOLE, ASSOCIAZIONI, LUOGHI DI CULTO | 2,83 | 2,30 |
1-b | SCUOLE DI OGNI ORDINE E GRADO, UNIVERSITA’ | 1,94 | 0,99 |
1-c | SEDI DI ENTI E ASSOCIAZIONI IMPEGNATE IN ATTIVITA’ DI INTERESSE CULTURALE, SOCIALE ED
ASSISTENZIALE |
1,22 | 0,98 |
02 | CINEMATOGRAFI E TEATRI | 3,83 | 3,09 |
03 | AUTORIMESSE E MAGAZZINI SENZA ALCUNA VENDITA DIRETTA | 2,33 | 1,90 |
04 | CAMPEGGI, DISTRIBUTORI CARBURANTI, IMPIANTI SPORTIVI | 2,16 | 1,95 |
06 | ESPOSIZIONI, AUTOSALONI | 4,66 | 3,72 |
07 | ALBERGHI CON RISTORANTE | 5,44 | 4,63 |
08 | ALBERGHI SENZA RISTORANTE | 5,33 | 4,45 |
09 | CASE DI CURA E RIPOSO | 9,32 | 7,19 |
10 | OSPEDALI | 9,27 | 7,44 |
11 | UFFICI E AGENZIE | 7,33 | 5,93 |
12 | BANCHE, ISTITUTI DI CREDITO E STUDI PROFESSIONALI | 7,16 | 5,73 |
13 | NEGOZI ABBIGLIAMENTO, CALZATURE, LIBRERIA, CARTOLERIE, FERRAMENTA, ALTRI BENI DUREVOLI | 6,66 | 5,34 |
14 | EDICOLA, FARMACIA, TABACCAIO, PLURILICENZE | 6,83 | 5,46 |
15 | NEGOZI PARTICOLARI QUALI FILATELIA, TENDE, TESSUTI, TAPPETI, CAPPELLI, OMBRELLI, ANTIQUARIATO | 6,66 | 5,34 |
16 | BANCHI DI MERCATO BENI DUREVOLI | 8,82 | 7,09 |
17 | ATTIVITÀ ARTIGIANALI TIPO BOTTEGHE: PARRUCCHIERE, BARBIERE, ESTETISTA | 3,50 | 3,76 |
18 | ATTIVITÀ ARTIGIANALI TIPO BOTTEGHE: FALEGNAME, IDRAULICO, FABBRO, ELETTRICISTA | 3,55 | 2,89 |
19 | CARROZZERIA, AUTOFFICINA, ELETTRAUTO | 3,72 | 2,95 |
20 | ATTIVITÀ INDUSTRIALI CON CAPANNONI DI PRODUZIONE | 3,00 | 2,38 |
21 | ATTIVITÀ ARTIGIANALI DI PRODUZIONE BENI SPECIFICI | 3,00 | 2,38 |
22 | RISTORANTI, TRATTORIE, OSTERIE, PIZZERIE, PUB | 9,38 | 9,10 |
23 | MENSE, BIRRERIE, AMBURGHERIE | 9,38 | 9,10 |
24 | BAR, CAFFE’. PASTICCERIA | 8,66 | 8,22 |
25 | SUPERMERCATO, PANE E PASTA, MACELLERIA, SALUMI E FORMAGGI, GENERI ALIMENTARI | 8,10 | 6,52 |
26 | PLURILICENZE ALIMENTARI E/O MISTE | 8,10 | 6,52 |
27 | ORTOFRUTTA, PESCHERIE, FIORI E PIANTE, PIZZA AL TAGLIO | 11,77 | 9,42 |
28 | IPERMERCATI DI GENERI MISTI | 8,99 | 8,28 |
29 | BANCHI DI MERCATO GENERI ALIMENTARI | 13,87 | 12,11 |
30 | DISCOTECHE, NIGHT CLUB | 4,77 | 3,32 |
In sede di discussione, i consiglieri hanno chiesto chiarimenti su aspetti tecnici. Diversi, inoltre, i rilievi della minoranza, dalla mancanza di un sistema efficiente come il porta a porta in diverse zone ad alta densità abitativa, all’assenza in commissione dell’organo di revisione. È stata in particolare lamentata l’impossibilità di farsi un’idea sull’impatto globale della manovra in assenza di dati generali, anche solo di massima, sul quantum degli aumenti e delle diminuzioni determinati dalle nuove tariffe.
Secondo la responsabile Ufficio Tari, su 131.927 utenze totali (di cui 116.422 domestiche e 15.505 non domestiche), 5.118 non conosceranno variazioni. Di quelle domestiche, in particolare, andranno incontro a variazioni tariffarie 112.360 utenze e per 44.424 la tariffa sarà maggiore della precedente. L’effetto finale dell’applicazione del metodo Arera risulta complesso da determinare al momento anche per l’esigenza di tenere conto delle riduzioni tecniche e sociali su ogni singolo utente.
Esponenti della maggioranza hanno ritenuto esaustiva l’esposizione da parte degli ospiti, mentre dalla minoranza sono state ribadite perplessità anche riguardo a possibili consistenti rincari (alla luce di notizie di stampa) per determinate categorie di utenti.