L’alimentazione come filosofia di pace di Aldo Capitini

L’incontro alla società del Gotto il 15 novembre

date
12 novembre 2025
- Redazione
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La rassegna Conversazioni in città, a cura della società del Gotto, prosegue sabato 15 novembre alle 17.30 in via Enrico dal Pozzo 47 con l’incontro “L’alimentazione come filosofia di pace di Aldo Capitini pacifista e vegetariano”. Un racconto a due voci, con Alberto Stella e Mario Martini Fondazione Centro Studi A. Capitini e Rita Boini giornalista-Socia del Gotto

Aldo Capitini fu vegetariano militante, una scelta che aveva a che fare col suo profondo rispetto per la vita umana e animale. Capitini diventò vegetariano nel 1932 quando cominciavano a soffiare venti di guerra.

Per Capitini gli animali non devono essere più visti come strumenti di uso e consumo dell’uomo, ma devono diventare soggetti degni di rispetto. Una pratica e una teoria che portano Capitini a fondare nel 1952 la Società vegetariana, insieme a Edmondo Marcucci, uno dei suoi stretti collaboratori, anch’egli umbro, di Sigillo. L’annuncio della fondazione della Società vegetariana venne dato a Perugia, nel settembre 1952, al termine del congresso del Centro per la nonviolenza, dedicato allo studio e alla pratica della nonviolenza verso gli animali e il mondo vegetale. La nuova associazione fu anche riconosciuta dall’International Vegetarian Union, che ha sede a Londra, fu rispettata a livello internazionale ed ebbe riconoscimento a Perugia in alcuni circoli intellettuali e dalla Chiesa valdese della città. �Alla morte di Capitini nel 1968 la Società vegetariana si trasferì a Milano, dove nel 1970 cambiò nome e divenne Associazione vegetariana italiana, mantenendo e onorando i principi di Capitini.

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